la Bestia

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*Zestial pov*
Nella stanza riverberano i lamenti e i grugniti di una voce femminile. C'è un rumore sordo a malapena percettibile in sottofondo, come se fossimo sott'acqua.

Sono riverso al suolo. O almeno, suppongo di esserlo. Ancora non riesco ad aprire gli occhi.

Mentre la coscienza torna lentamente ad impossessarsi di me, finalmente riesco a riconoscere la voce a cui appartengono quei singhiozzi: Carmilla.

Quella Bestia, cosa le ha fatto? Se si azzarderà a torcerle anche solo un capello, io...! Io...cosa potrei fare?

Socchiudo a fatica gli occhi, ed insieme alla capacità di formare pensieri più coerenti, mi attanaglia pure il dolore.

Oramai, pure un mio singhiozzo malcelato si è fatto largo nella stanza.
"Zest-..."
Udendo la mia voce, mi chiama, ma si interrompe con fare strozzato.

Riesco con fatica a muovere la testa verso la fonte della sua voce, il mio viso imperlato da sudore freddo.

Il suo corpo è riverso a terra, i capelli arruffati e un occhio chiuso.
Il ventre, aperto da uno squarcio, fa colare per terra sangue e intestini, contraendosi e contorcendosi ad ogni respiro affannato.

I suoi vestiti, o quello che ne resta, sono strappati e sbrindellati, buttati per terra pochi metri più avanti e inzuppati del suo sangue. Non voglio nemmeno pensare a cosa le ha fatto quel mostro...

Mi sforzo di risponderle, in un tentativo cieco di rassicurarla che sono qui. Ma dalla gola secca mi esce a malapena un rantolo.

La Bestia deve avermi somministrato qualcosa di molto potente, e ad alta dose. Pensa, ignora il dolore e concentrati. Sei un esperto di veleni, un maestro della chimica, puoi risalire ad un antidoto.

Movimento inibito, febbre, perdita di coscienza...ci sono così tante sostanze in grado di produrre tali effetti, che non credo di poterne identificare una senza uno studio in laboratorio...

Le prime che mi vengono in mente sono gamma-butirrolattone e anfetamine, o magari anche butandiolo.

Potrebbe aver fatto una miscela unendo fenciclidina e gamma-idrossibutirrato, e chissà quale altra sostanza.
Più ne ha messe, più mi ha reso difficile riconoscerle.

Tuttavia, una cosa è certa: sa come dosarle bene per renderci indifesi senza ucciderci. Indubbiamente, ha studiato.

"...fre...ddo..."
Ha ragione, fa molto freddo. O forse è anche questo un effetto di ciò che ci ha iniettato. Per lei, che ha perso tanto sangue, deve essere ancora peggio.

Con uno sforzo immane, estendo un braccio fino ad una fessura del pavimento, infilandoci le unghie. Mi aiuto con il braccio e con le gambe per scivolare verso di lei.

È quando cerco di spingermi con i piedi, che me ne accorgo. Me ne manca uno...
Per questo devo ringraziare le droghe che ancora circolano nelle mie vene, se il dolore non è poi così atroce.

Ripeto i passaggi con l'altra mano, e raggiungo le sue prossimità. Mi tolgo con fatica il mantello, adagiandolo sul suo corpo.

"No...tienilo"
Protesta con voce rotta, senza muoversi. Sempre così orgogliosa e testarda.

"Non vi é tra le mie scelte una assai semplice quanto porti conforto"
Fatico a parlare, con la bocca addormentata e formicolante, ma fintanto che riesco a farmi capire andrà bene.

"Clara...e Ode-"
Si interrompe, tossendo
"-sai qualcosa?"
Da quando sono arrivato, non siamo mai riusciti a parlare liberamente. Nei momenti in cui non ero svenuto, la Bestia era presente e non era quindi saggio conversare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02 ⏰

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