Dadda's pov
Come apro gli occhi vedo subito il soffitto. Vuol dire che ho dormito a pancia in su. Mi giro prima a destra per vedere l'orario. Sono le 12:45. Poggio di nuovo il telefono sul comodino e mi giro dal lato apposto per abbracciare il mio ragazzo. Quando allungo le braccia però mi accorgo che il suo lato è vuoto.
Apro gli occhi definitivamente e lo cerco per la stanza con lo sguardo. Sento un rumore in bagno. Un qualcosa è caduto e poi sento mormorare un
"-Merda!-". Hahahaha che carino, gli è caduta una cosa e visto che ha fatto rumore si è preoccupato che poteva svegliarmi."Vabbè, tanto ero già sveglio" dico tra me e me mentre mi tolgo le coperte da addosso per alzarmi.
Appena in piedi, mi dirigo verso il bagno. La porta è in legno scuro e scorrevole ed è un po' aperta.-Ei buongiorno- dico mentre apro piano la porta. Simo salta dallo spavento e fa un gesto che mi desta sospetti: porta il polso destro dietro la schiena in un nano secondo, come se stesse nascondendo qualcosa. Ma io l'ho visto il polso...
-Scusa, non volevo svegliarti- dice frettolosamente.
Io sono intanto sbiancato per l'immagine del polso di Simo in loop. Il polso è gonfio e ci sono dei segni viola e rossi. Sento i brividi farsi strada per il mio corpo e gli occhi pungere. Dopo aver fissato il vuoto per un po' guardo la mia mano. Glielo ho fatto io...-Simone...sono stato io vero? Ieri sera...- dico sentendo le lacrime riempirmi gli occhi. Comincio a vedere tutto sfocato, così chiudo gli occhi e quando li riapro, dopo un secondo, sento le lacrime scorrere per le mie guance. Mi concentro di nuovo su Simone che abbassa lo sguardo.
-Io non...io...- riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro. Vedo Simo alzare lo sguardo e incrociarlo con il mio. Ha gli occhi lucidi anche lui.
-Simone...io...scusa...non- comico a mormorare parole sconnesse continuando a singhiozzare. Lui viene verso di me e mi abbraccia, stringendomi forte.Restiamo abbracciati un sacco. In realtà, lui mi stringe fino a quando io non smetto di singhiozzare, perché io non lo tocco. È come se avessi paura di fargli male. Poi, si tira indietro quel poco che basta per unire le nostre labbra in un bacio. Io ricambio ovviamente ma rimango sempre immobile. Di solito porto le mani sui suoi fianchi, invece, questa volta rimango fermo con le braccia lungo il mio corpo. Lui, invece, ha le mani sulle mie guance per asciugarmi le lacrime.
Dopo essersi accorto che io ho quasi paura di toccarlo e sfiorarlo prende le mie mani e le porta sui suoi fianchi.
-Dadda io non ho paura di te, non eri tu ieri notte, non volevi farmi male e non lo farai mai, io ti conosco. Non devi avere paura di farmi male- mi dice con le lacrime agli occhi ma con il sorriso che mi tranquillizza. Gli sorrido anche io e così ci diamo un'ultimo bacio veloce perché adesso il polso di Simone ha più urgenza.-Vado alla farmacia qui davanti e ti prendo il ghiaccio istantaneo, torno sub-
-Aspetta- mi dice interrompendomi prendendomi la mano. Io mi giro immediatamente verso di lui. Mi sorride e mi dà un bacino sulle labbra.
-Ci andiamo insieme- mi dice sorridendo sull'ultima parole. Io gli sorrido a mia volta.
-Va bene- rispondo alla domanda che non mi ha fatto esplicitamente però sono sicuro che voleva la mia conferma e approvazione.Con le mani intrecciate scendiamo giù velocemente e raggiungiamo la farmacia che si trova proprio davanti all'hotel dove stiamo alloggiando. Attraversiamo rapidamente la strada e poi entriamo.
-Buongiorno, come posso aiutarvi-
-Ci servirebbe del ghiaccio, tipo quello istantaneo, da mettere sul polso- dico mentre Simo alza il braccio per mostrarlo alla farmacista.
-Ragazzi io vi consiglio di andare in ospedale per fare una lastra, con il ghiaccio non risolvete nulla...però se volete intanto ve lo posso dare-
-Oh, okay va bene grazie- risponde Simone dopo essersi accorto che io sto fissando un punto a caso del pavimento.
STAI LEGGENDO
solo tu ed io |daddaxawed|
Fanfictione così dal nulla (nn tanto dal nulla) due semplici migliori amici si innammorano...