n o v e

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Ci sono sempre quei giorni in cui senti che qualcosa andrà male.

Quando il cielo è grigio, e non ricevi messaggi dal tuo ragazzo.

Quando le persone a scuola smettono di sussurrare, come se tutto si fosse fermato.

Pensai che forse avessero finito con i pettegolezzi, ed era così, per fortuna. Ma quando una brutta cosa finisce, ne inizia un'altra.

Mentre camminavo in corridoio, nessuno mi guardava, si stavano tutti facendo gli affari loro, era bello.

Mi appoggiai al mio armadietto, aspettando Luke, ma mentre mi guardavo intorno, realizzai che Luke stava parlando con quel Michael che ignorava poche settimane prima. Andai da lui e gli picchiettai la spalla. Lui si voltò verso di me e mi baciò velocemente, tirandomi vicino a lui.

"Chi è?" chiesi piano. Guardai il ragazzo con i capelli verdi. Sapevo già chi era, ma mi sembrava fosse meglio chiederlo.

"Sono Michael." il ragazzo mi sorrise.

"Stavo parlando con Michael perché ho scoperto che anche lui suona la chitarra." spiegò Luke.

"Oh, bello. I chitarristi sono davvero sexy, ma mi piacciono di più i batteristi." dissi a Luke, sapendo che l'avrei fatto arrabbiare, anche se non conoscevo nessun batterista.

"Mi pare che che quel senior, Ashton Irwin, suoni la batteria, se le cose tra voi due non dovessero funzionare." disse Michael.

"Mi prendi in giro." gemette Luke. Ridacchiai, appoggiandomi a lui.

"Non succederà nulla con Ashton, calmo." dissi a Luke, passando i libri sull'altro braccio.

Luke grugnì in risposta.

"Passo sta sera, ma ora devo andare." Luke disse rivolto a Michael, e mi trascinò via.

"Dove vai sta sera?" chiesi a Luke, entrando nell'aula di inglese.

"A casa di Michael, a quanto pare ci piacciono più o meno le stesse band. Viene anche un altro suo amico." sorrise Luke.

"Sono fiera di te, ti stai facendo degli amici." scherzai.

"Ha ha." disse Luke impassibile.

Presi posto con Luke al mio posto, e iniziammo ad ascoltare l'insegnante parlare di qualche classico che avremmo dovuto leggere, cosa con cui non avevo problemi, amavo leggere.

Il resto della giornata fu normale, eccetto l'assenza di sussurri, che apprezzavo, ma era strano. Salutai Luke baciandolo, uscii da scuola e tornai a casa.


- l u k e -

Beth corse da me, mentre uscivo da scuola.

"Divertiti sta sera." disse e mi baciò veloce.

"Lo farò, ciao Beth." le dissi mentre saltava in macchina. Uscii dal cortile della scuola e iniziai a dirigermi verso casa mia.

Quando arrivai a casa, mia mamma era seduta in cucina, con un libro davanti.

"Luke, ho bisogno che tu vada a prendere tua sorella a scuola." mi disse.

"Okay, più tardi ho bisogno di usare di nuovo la macchina." risposi, andando verso il frigo.

"Per cosa?" chiese mia mamma, chiaramente non interessata.

"Vado a casa di un amico." risposi, prendendo una lattina.

"Hai un nuovo amico?" squittì mia mamma, quasi troppo entusiasta.

"Sì. Dove sono le chiavi?" mi guardai intorno, ma non le vedevo.

"Accanto alla porta." rispose lei. Andai all'entrata, afferrai le chiavi ed uscii di casa.


***


"Ciao Lukey." Bella saltò in macchina.

"Ciao Bella." risi io.

"Come sta la tua fidanzata?" ridacchiò Bella. Alzai gli occhi al cielo.

"Sta bene." risi io sommessamente.

"Perché non è qui?" si imbronciò Bella.

"Sto iniziando a pensare che ti piaccia la mia ragazza più di quanto ti piaccio io." sottolineai.

"E' davvero carina." disse lei.

"Lo so Bel, lo so." sorrisi dolcemente.

Quando arrivai a casa, portai Bella dentro e salutai mia mamma.

"Torna per le 10!" mi urlò dietro mia mamma mentre uscivo dalla porta.

Entrai in macchina e andai a casa di Michael. Viveva in una piccola casa con un giardino davanti e un portico. Parcheggiai la macchina e camminai fino alla sua porta. Dopo aver bussato, Michael rispose quasi immediatamente.

"Ciao." salutai. Michael mi fece un cenno e mi condusse dentro e poi giù per una rampa di scale, nel suo seminterrato. C'era un altro ragazzo lì, che sembrava asiatico, ma non ero sicuro lo fosse.

"Lui è Calum. Cal, lui è Luke." ci presentò Michael.

"Ciao." salutò Calum goffamente.

"Ciao." salutai io.

"Sei il nuovo ragazzo dall'Australia, giusto?" chiese Calum. Alzai gli occhi al cielo.

"Già." sospirai.

"Sei fidanzato con quella ragazza, quella nerd totale, quale è il suo nome-"

"Beth." grugnii io.

"Sì, non esce molto, ho sentito. Legge e studia per le verifiche. Non è il tipo di ragazza con cui mi aspettavo di vederti." disse Calum con nonchalance. Non conoscevo questo ragazzo da neanche cinque minuti, e mi stava già dando sui nervi.

"Con quale tipo di ragazza ti aspettavi di vedermi?" sibilai. Sembrava che Michael stesse per dire qualcosa, ma si fermò.

"Magari quella ragazza, Jenna Fields. Farebbe aumentare la tua popolarità. Quella Beth, la abbassa." alzò le spalle Calum. Lo fulminai con lo sguardo.

"Perchè pensi che mi importi della mia popolarità?" ringhiai.

"Si vedeva dal modo in cui sei arrivato. Tutto vestito di nero con quello stupido beanie, e stupidi occhiali da sole, e quello stupido piercing al labbro che hai. Sei per il look da cattivo ragazzo punk. L'ho capito, ma quella ragazza non sta davvero aiutando. Volevi rimanere nell'ombra ma essere comunque popolare, e tutto ciò che sta facendo quella ragazza e bloccarti dal farlo. Sto solo dicendo questo." spiegò Calum. E ora avevo i brividi, perché è quello che stavo cercando di fare, finché non ho incontrato Beth, con i suoi occhiali, il suo corpo così piccolo, il suo atteggiamento snob, e ogni altra cosa che mi piaceva di lei. Calum aveva ragione. Beth mi stava bloccando dal fare quello che avevo pianificato all'inizio.

Tirai fuori il telefono dalla tasca, e composi un nuovo messaggio per Beth.

Non sono sicuro che le cose tra noi possano funzionare.

Michael osservò da sopra la mia spalla il messaggio. Lanciò un'occhiataccia a Calum e iniziò a giocare con le sue dita.

"Non inviarlo." Michael praticamente mi pregò. Il mio dito passò sopra il tasto di invio per un secondo. Poi feci qualcosa di cui probabilmente mi sarei pentito più tardi.

Inviai.




mr. punk rock - l.h. au (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora