t r e d i c i

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- b e t h -

"Potresti alzare il naso da quel libro, oddio, e io che pensavo di essere un nerd." si lamentò Ashton mentre scorrevo tra le pagine del mio libro di storia.

"Scusami, studio quando sono di cattivo umore." mi morsi il labbro e chiusi il libro.

"Sei davvero strana." mormorò Ashton.

"Lo sono, ma non studio solo, ascolto musica qualche volta." alzai le spalle.

"Qualche volta, seriamente?" Ashton ruotò gli occhi. Si alzò, afferrando il telefono dal bancone.

"Sì, quando finisco i libri da leggere mi piace ascoltare musica. Luke non pensa io abbia buoni gusti musicali." risi freddamente.

"Non può essere così grave." rise Ashton. Mi alzai dalla sedia e iniziai a seguire Ashton fuori dal negozio

"Non lo è. Ascolto Ed Sheeran, Panic! At The Disco, e i Bastille." dissi ad Ashton.

"I Panic! At The Disco sono bravi, non ho mai davvero ascoltato le canzoni di Ed, e direi che i Bastille sono a posto." alzò le spalle lui.

"Quindi anche tu pensi che io non abbia buoni gusti?" mi imbronciai, sedendomi al sedile del passeggero della macchina di Ashton.

"No, penso solo che ti perdi tanta buona musica." alzò le spalle.

"Tipo cosa?" chiesi, mentre Ashton accendeva la macchina.

"Tipo, The 1975, Arctic Monkeys, All Time Low, Blink-182, Of Mice And Men, The Cab, Fall Out Boy, Green Day, Nirvana, no? Devi espandere i tuoi orizzonti." iniziò Ashton, ma stavo bene con le mie due band, e Ed Sheeran.

Ash parlò durante tutto il tragitto fino a casa delle sue dannate band, non lo ascolai perché era davvero troppo. Parcheggiò la macchina ed uscì con me. Non mi dispiaceva avere compagnia, era carino avere persone intorno. Prima di Luke, non uscivo con nessuno. Era strano e nuovo, ma era piacevole.

Ashton mi seguì dentro casa e nella mia stanza. Mi buttai sul letto e sospirai.

"Ti va di fare qualcosa sta sera?" chiesi ad Ashton, tentando di sedermi.

"Credo di si, cosa vuoi fare?" rise Ash, sedendosi sul letto accanto a me.

"Non lo so, stiamo qui a guardare un film." alzai le spalle.

"Va bene." rispose Ashton, sorridendomi

***

"Ashton, questo è il secondo film d'azione che guardiamo, perché non possiamo guardarne uno per ragazze?" mi lamentai.

"Perché quelli fanno schifo." rise Ashton. Era quasi mezzanotte, e avevamo appena finito di guardare un secondo film

"E se dicessi che i film d'azione fanno schifo?" feci un sorrisino, avvicinandomi ad Ashton.

"Non oseresti." Ashton assottigliò gli occhi, e io ridacchiai.

"I film d'azione fanno schifo, i film d'azione fanno schifo." canticchiai.

"Zitta prima che ti zittisca io." mi avvisò lui.

"E come faresti?" sorrisi compiaciuta.

"Farei chiudere la tua bocca usando la mia." Ashton alzò un sopracciglio e mi rivolse un sorrisino.

"Davvero?" sorrisi maliziosa. A quel punto, non mi importava di Luke, non mi importava che fossero passati solo cinque giorni da quando mi aveva detto di amarmi. Non mi importava di aver speso le ultime due settimane a essere giù di morale per Luke. Ero stufa.

"Davvero." rispose Ashton, mordendosi il labbro inferiore.

"I film d'azione," iniziai, "fanno schifo-" come detto, Ashton mi zittì usando le sue labbra. Posò le labbra sulle mie velocemente, ridendo nel bacio. Ricambiai sorridendo.

"Non sapevo ridacchiassi mentre baci." risi una volta che le nostre labbra si separarono.

"Solo quando bacio una bella ragazza." Ashton mi guardò negli occhi, connettendo ancora le nostre labbra. Questa volta non potei fare a meno di pensare che Luke stava male in questo momento, e io ero qui a baciare un ragazzo (davvero attraente). Mi sarebbe importato la settimana precedente, ma da allora, qualcosa era scattato in me, ed ero stanca di pensare a ragazzi sconsiderati.

Una volta che io e Ashton smettemmo di baciarci, sospirai di felicità.

"Mi è passata, Ash." dissi felice.

"Cosa?" chiese lui.

"Luke." sorrisi.

- l u k e -

"Dannazione." mi presi la testa tra le mani.

Michael mi venne incontro, fulminandomi con lo sguardo, ancora.

"Sei davvero un coglione, lo sai?" mi aggredì Michael.

"Amico, mi sono appena svegliato, che cosa potrei aver fatto per irritarti?" ruotai gli occhi, prendendo l'aspirina da Michael.

"Ti sei scopato Jenna Fields ieri notte, idiota." urlò.

"Abbassa la voce, ho la testa che mi sta uccidendo." gemetti.

"Bene." mi sibilò contro lui.

"Aspetta,  quindi non era un sogno o qualcosa del genere?" gli chiesi

"Era reale, idiota." disse, chiaramente arrabbiato.

"Merda, ora devo uscire con quella stronza." mormorai.

"Cosa significa che devi uscire con lei?" Michael assottigliò gli occhi.

"Non posso essere conosciuto per andare a letto con le ragazze, non di nuovo." sospirai.

"Sei nauseante, Luke. Te la sei scopata, ora dei affrontare le conseguenze." iniziò.

"Non sei mio padre." incrociai le braccia e mi voltai dall'altra parte.

"Potrei esserlo, ti comporti come un ragazzino." mormorò Michael, andando via.

Non mi piaceva la situazione, stare lontano da Beth. Non mi piaceva bere e scopare ragazza. Sarebbe dovuto essere un nuovo inizio, non una ripetizione dell'Australia. Gemetti e mi misi la testa tra le mani. Dovevo fare qualcosa. Tirai fuori il telefono dalla tasca e composi il numero di Beth. Andò subito alla segreteria telefonica, quindi o il suo telefono era spento o non voleva parlarmi.

"Uh.. ciao Beth. Sono, um, Luke, e so che probabilmente non vuoi parlarmi perché ho fatto un casino e ieri notte ho peggiorato le cose, io volevo, uh, volevo solo dirti che mi dispiace. E mi dispiace che ci sia voluto così tanto per realizzare che hai tirato fuori il meglio di me, e sono un idiota quindi.. uh, richiamami quando vuoi, scusami." dissi alla segreteria telefonica. Attaccai il telefono e mi strofinai le tempie.

Dovevo chiamare Jenna Fields.



mr. punk rock - l.h. au (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora