護摩
GOMA
[rituale del fuoco]L'espressione di Souta aveva vanificato l'arrabbiatura, e risi fino a farmi venire male alla pancia. Anche se il suo impulsivo eroismo mi aveva fatto guadagnare un Walter alle calcagna, una parte di me era grata a Souta.
Lo smartphone mi indicò l'arrivo di un nuovo messaggio.
SENSEI♥: Cambialo subito!!!
IO: Mai (risata malefica)
SENSEI♥: Se ti blocco non saprai mai la verità, quindi ti conviene farlo
Trattenni il respiro. Leggere che sapeva della mia incursione in mansarda mi aveva colta alla sprovvista. Avevo sentito il pavimento franare sotto i piedi, invece la sua reazione era stata placida; quasi ci avesse riflettuto a lungo. Liberai il fiato.
IO: Ero indecisa tra Legolas, Liu Kang e Soutana
SENSEI♥: Soutana? Cos'è un nuovo maschio di carne in scatola?
IO: Souta + bandana
Toccò a lui sbellicarsi dalle risate. Gli occhi a mandorla diventarono due archi, gli zigomi si sollevarono quanto il petto, e la catena di denti bianchi si mostrò in tutta la sua luce. Era bellissimo, e finii per fantasticare su quanto avrei voluto non ci fossero barriere tra noi. Quel desiderio mi fece prendere le cuffie Redmi, sedere sulla panca, e attivare la chiamata.
Souta smise di ridere, alternando lo sguardo dal cellulare a me. Poi prese anche lui delle cuffie wireless, e accettò la chiamata.
«Moshi moshi».
Sorrisi. Era la prima volta che sentivo quello strano modo di dire "Pronto" da una persona che non fosse il personaggio di un anime. Ma non fu solo per quello. Sorrisi perchè ero felice di sentire la sua voce dopo un intero pomeriggio ad ascoltare le prediche di papà e le minacce di Walter se solo avessi rivolto la parola a Souta ancora una volta.
«Tu come mi hai salvata?».
«Mi hai chiamato per questo?», trascinò la sedia ergonomica e si sedette di fronte alla finestra. «Ho scritto il tuo nome».
«Noioso».
«Faresti meglio a emularmi».
«Ci ho già provato col Kyokushin Karate ma non ha funzionato».
«Stavi andando bene, invece».
Mi mancavano le lezioni, la nostra vicinanza, l'asticella della mia autostima che saliva, il suo profumo, e il contatto delle sue mani sul mio corpo. Mi schiarii la voce, e mi scusai per la mansarda. Cambiare argomento bloccò quei ricordi sul nascere.
«Mi dici perchè l'hai fatto?», lo disse tra il severo e il curioso.
«Sasuke. Aveva rubato una cosa a cui tengo e sono andata a recuperarla».
Souta alzò un sopracciglio. «E come hai trovato lo scatolone?».
«Oh, quello è stato un caso».
Ci fu silenzio, pochi istanti in cui spostammo gli sguardi dai rispettivi volti al nulla.
«Orchidea Nera Del Fuoco», mormorò, e io lo guardai. «Diventa nera dopo la fioritura come se fosse carbonizzata». Si prese un attimo in cui respirò. «Ti ricordi quando ti ho detto che a volte i fiori ci dicono la verità sotto forma di menzogna?».
«Sì».
«A otto anni hai visto i tuoi genitori smettere di amarsi. Io ho visto i miei bruciare. Mentre tu soffiavi per spegnere le candeline... io ho appiccato un incendio».
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LACRIME NEL LATTE
RomanceDa quando i genitori di Lily Claflin si sono separati, la sua vita si è colorata di nero. Lily conosce il dolore. Lo ha provato sulla sua pelle, nell'anima. Il nero la confonde tra le ombre, rendendola invisibile. Ma non per il suo carnefice. A quas...