Capitolo 2 | Aemond Targaryen, an eye for a dragon.

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Poco tempo dopo, alle porte delle famiglie Targaryen e Velaryon bussò la tragedia: la moglie di Daemon Targaryen, Laena Velaryon, incinta ebbe delle complicazioni durante il parto e il marito, incapace di decidere su chi salvare, lasciò a lei la s...

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Poco tempo dopo, alle porte delle famiglie Targaryen e Velaryon bussò la tragedia: la moglie di Daemon Targaryen, Laena Velaryon, incinta ebbe delle complicazioni durante il parto e il marito, incapace di decidere su chi salvare, lasciò a lei la scelta. La donna decise di morire come un cavaliere di draghi, uscì dall'abitazione e si trascinò dolorante fino a Vhagar e comandando al drago di incenerirla. Vhagar a malincuore, esitò, ma alla fine percependo il suo dolore bruciò Laena viva davanti a Daemon.

In quella triste occasione, per celebrare il funerale di Laena, le due famiglie si riunirono nel castello di Alta Marea, nell'isola di Driftmark. Quel giorno la pioggia cadeva leggera, un velo grigio che avvolgeva la giornata in un manto di tristezza. Il cortile era gremito e l'aria era carica di dolore e tensione. In un angolo si trovavano Laenor con Rhaenyra e i suoi figli: Daea, Jace, Lucerys e Joffrey. Non appena Daea vide, Daemon, suo padre sorrise.  Accanto a loro, Baela e Rhaena, tenevano le mani della loro nonna Rhaenys e lontano, vicino alla scogliera, si trovano il re, Alicent e i suoi figli: Aegon, Helaena e Aemond. I loro sguardi erano freddi e distanti, come se la regina avesse ordinato loro di non provare ad avvicinarsi ai figli di Rhaenyra.

Il funerale di Laena fu triste, la sua salma nella bara fu gettata in mare e Vaemond Velaryon pronunciò il necrologio della nipote con voce ferma, ma piena di dolore.

Daea si guardava intorno, non capendo perché Aemond non era corso da lei a salutarla. Non aveva voglia di parlare con nessuno, se non che con lui. Aemond, guardava Helaena, la principessa teneva tra le mani una farfalla e Aegon, il fratello maggiore beveva già il quinto o forse il sesto calice di vino.

«Lei si sente sola, vorrebbe compagnia, ma è così sola e fragile» sussurra Helaena guardando la farfalla. «E io dovrei sposare questa... pazza?» esclamò Aegon. «Forse preferirei sposare la muta, almeno lei sta zitta»

Aemond guardò il fratello, sentendo rabbia dentro di lui. «Devi rispettarla, un giorno lei sarà la futura regina» difese la sorella come sempre. «Se nostra madre ci promettesse, io farei il mio dovere e la sposerei» continuò ancora. «Quindi ti scoperesti tua sorella? Mi lasceresti la muta?»

Aegon, che era conosciuto per essere un ragazzo dai modi rozzi e volgari, non perse tempo a umiliare il fratello minore. «Dovresti portare rispetto, Daea è l'unica non bastarda tra i figli di Rhaenyra» i suoi occhi si spostarono verso la principessa, seduta da sola. Le mancava molto, avrebbe voluto andare da lei e parlarle, ma sapeva che non poteva. Alicent, sua madre, glielo aveva vietato. Daea alzò lo sguardo incrociò gli occhi viola di Aemond e sorrise lievemente, Aemond non ricambiò.

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Dopo il funerale di Laena Velaryon a Driftmark, quella notte, Daea non riusciva a dormire. Continuava a pensare ancora e ancora, temendo che Aemond ora la odiasse. Si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra, guardando silenziosa verso l'oscurità della notte. Sulla spiaggia, Ali d'Argento e Vermithor dormivano tranquillamente, le loro grandi sagome scure che si stagliavano contro il cielo notturno. Osservava con affetto i suoi draghi quando, all'improvviso, Vermithor scattò. La furia di bronzo si alzò in piedi, ruggendo verso il cielo. Daea seguì il suo sguardo e vide la luna oscurarsi. Alzò gli occhi e vide Vhagar volare maestosamente nel cielo, con una figura sul suo dorso. La cosa che la sconvolse di più fu riconoscere il Principe Aemond in sella al leggendario drago di Visenya Targaryen.

MORGHUL | Aegon & Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora