Prologo.

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❝ Follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta

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Follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene il fiato aspettando di vedere su quale faccia cadrà.

Roccia del Drago, Westeros.

La principessa Daea Targaryen venne alla luce nel 112 CA, dall'unione di Rhaenyra e Daemon Targaryen. Nacque a Roccia del Drago, in una notte di luna piena. Le onde si infrangevano rumorosamente contro le scogliere e i venti soffiavano con vigore, i draghi che riposavano sotto il castello stridevano e ruggivano, come se percepissero l'avvenimento.

Dalle mura del castello, le urla di Rhaenyra echeggiavano potenti e disperate.
All'interno delle stanze reali, i Maestri erano in fermento, assistendo la principessa nel suo sforzo. Daemon Targaryen, con il volto segnato dalla tensione, stava accanto a lei stringendole la mano con forza, tentando di trasmetterle il suo coraggio.

«Resisti» le sussurrò con voce tremante ma determinata. «Sei forte come un drago, e nostro figlio o nostra figlia lo sarà altrettanto.»

Rhaenyra, con il sudore che le imperlava la fronte e i capelli incollati alla pelle, gli restituì uno sguardo fulmineo, dettato dallo sforzo. «Oh Dei vi prego! Fatelo uscire!» rispose, stringendo i denti per sopportare il dolore.

«Forza altezza, ci siamo quasi!» gridò il Maestro.
«La vedo, la vedo!» continuò affrettato. «Altezza dovete spingere più che potete, un'ultimo sforzo!» la incitò la balia. «Non ci riesco!» urlò la principessa stremata.

Le ore sembravano interminabili, ma infine, con un grido che risuonò nella stanza, la creatura venne afferrata. Il Maestro guardò la balia, che avvolsero il neonato in un telo.
«È una femmina!» esultarono. «È... silenziosa» commentó Daemon preoccupato guardando Rhaenyra, che stremata temeva il peggio.

Tutti si sarebbero aspettati che la bambina piangesse, al contrario, la piccola nacque in un silenzio inquietante, osservando il mondo con i suoi grandi occhi viola, profondi come l'abisso del mare. Aveva i capelli d'argento, brillanti come la luna che splendeva alta nel cielo, una caratteristica distintiva della sua discendenza valyriana.

«È... è viva?» domandò la principessa. «Viva, sana e forte, altezza» rispose la balia affrettandosi a pulire e avvolgere la piccola in morbide coperte di seta.
Anche se la sua nascita era stata segnata dal silenzio, nessuno poté negare la felicità di quel momento.

Poco dopo la bambina fu messa tra le braccia della madre, che la strinse al suo petto. «La più bella di tutte le principesse dei Sette Regni» aveva dichiarato la Delizia del Reame con un sorriso sincero.
Esausta ma colma di gioia, accarezzò il viso della neonata.
«Benvenuta al mondo» mormorò con dolcezza. Il fatto che non pianse inquietò i presenti. Rhaenyra, tenendola tra le braccia, la trovò incantevole e non pensò più a niente.

Daemon si sedette accanto a Rhaenyra, guardando la sua primogenita. «Il nostro sangue scorre in lei» disse, con un misto di orgoglio e tenerezza. «Il vero sangue del drago.»
Il principe canaglia si avvicinò, prendendo con delicatezza la neonata tra le braccia. «Bella e forte come un Dio.» esordì.

MORGHUL | Aegon & Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora