Daea Targaryen scomparve per sette anni sul dorso del drago Vermithor, abbandonó Roccia del Drago da ragazza e vi tornó da giovane donna, ma qualsiasi cosa le fosse successo l'aveva cambiata per sempre.
La storia che ebbe con i principi Aegon e Aem...
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⚠️ TW: scene di sesso descritta esplicitamente e dettagliata.Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni e sono consenzienti in tutto e per tutto delle loro azioni. In merito alle nuove linee guida della piattaforma sono costretta a segnalarvi il capitolo, in caso non lo vorreste leggere per la tematica trattata. ⚠️
Aemond la guardò, il suo respiro si era fatto pesante mentre osservava Daea, distesa davanti a lui. Per la prima volta, si sentiva pronto. Pronto a lasciarsi andare completamente a lei, a rivelarsi nel modo più intimo possibile. Le sue cicatrici, i suoi demoni, tutto sembrava svanire sotto la forza di quel momento, sotto l'intensità di quel legame che si era ormai impossessato di entrambi. Si chinò su di Daea, le labbra tremanti per la tensione emotiva che avvertiva. Il suo sguardo incontrò quello di lei, che brillava di una dolcezza infinita e di una profonda comprensione.
«Daea...» sussurrò con voce roca, mentre le sue dita scivolavano delicatamente lungo il viso di lei. «Io... non ho mai voluto questo con nessuno. Ma con te... è diverso: voglio, desidero, bramo tutto di te, dolce Daea»
Le sue labbra trovarono finalmente quelle della sua principessa in un bacio profondo e appassionato che sembrava spezzare tutte le barriere che avevano costruito fino a quel momento. Le mani di Aemond si muovevano lente e delicate, sfiorando la pelle di Daea come se fosse qualcosa di prezioso. Ogni tocco era carico di sentimento, di desiderio, ma anche di una dolcezza che raramente mostrava. Lei lo guardava, con fiducia e amore, accogliendo ogni carezza, ogni movimento.
«Io voglio donarti ogni parte di me» le sussurrò. «Affinchè tu possa prenderti cura e guarirle, rendendomi tuo.»
«Sei sicura?» sussurrò Daea, gli occhi che cercavano nel suo una conferma, anche se il loro legame parlava già da sé. Aemond annuì, le mani che scivolavano lungo la schiena di Daea, avvolgendolo con delicatezza e forza allo stesso tempo. «Sì, byka. Sono sicuro. Sono tuo, ora e per sempre.»
Quelle parole risuonarono nel cuore di Daea come un giuramento, un legame indissolubile che andava ben oltre il semplice desiderio fisico. Finalmente si sentiva pronto, pronto a condividere ogni parte di sé con lei, pronto a lasciarsi andare. «Spogliami» sussurrò Daea. «Spogliami dai miei abiti, dalle mie paure e dalle mie insicurezze. Io farò così con te, Aemond»
Iniziarono a spogliarsi a vicenda, c'era una nuova intimità tra loro, un'intesa che andava oltre il semplice desiderio. Era un legame profonda, forgiata dalle cicatrici e dal dolore che entrambi avevano vissuto. Quando le labbra di Aemond si posarono sul collo di Daea, sentì il battito accelerato del cuore di lei contro la sua pelle, e capì che anche lei lo desiderava quanto lui desiderava lei.
«Zio...» sussurrò sentendo le dita abili del principe slacciarle l'abito. «Non c'è niente al mondo che desidero più di te» si lasciò spogliare dal suo Aemond, le mani calde di lui le tolsero l'abito e quando rimase in quella leggera sottoveste il respiro di lui le si mozzò. L'aveva già vista nuda e vulnerabile, ma in quei gesti c'era di più: Daea si stava donando a lui e lui soltanto.
