Capitolo 27 | The Azor Ahi.

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⚠️ TW: morte, sangue, guerra, sofferenza

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⚠️ TW: morte, sangue, guerra, sofferenza. Da qui in poi iniziano gli spoiler sul libro "Fuoco e Sangue" che si spera di vedere adattati fedelmente nella stagione 3. Tra cui la battaglia del Gullett. Ovviamente alcuni avvenimenti ai fini della storia sono stati cambiati per permettermi di dargli la svolta secondo la quale ho ideato il tutto. ⚠️

La Triarchia aveva attaccato la Flotta di Lord Corlys Velaryon e distrutto Driftmark saccheggiandola. Le città libere di Lys, Myr e Tyrosh erano scese in campo proprio come da richiesto da Aemond in qualità di principe reggente. Durante la battaglia che seguì i draghi ebbero la meglio, ma le morti e i danni furono numerosi. Tra i caduti ci fu il figlio maggiore, il bastardo di Rhaenyra, Jacaerys Velaryon e il suo drago Vermax.  Era ormai chiaro che i Neri, sebbene avessero reclutato dei bastardi per poter cavalcare i draghi rimasti liberi, non avrebbero avuto vita lunga o modo di far sedere la falsa regina sul trono di spade.

Il vento sferzava il volto di Aemond Targaryen mentre le possenti ali di Vhagar riempivano l'aria di un frastuono minaccioso. Dopo la disfatta di Riposo del Corvo, l'esercito dei Verdi si era riorganizzato, raccogliendo le forze rimanenti per prepararsi a un'avanzata decisiva verso Harrenhal. Aemond e Ser Criston Cole guidavano un'armata di quattromila uomini, composta principalmente da fanteria, marciando lungo la Strada del Re. Il viaggio verso nord sarebbe durato almeno due settimane.

La loro destinazione era Harrenhal, il castello maledetto delle Terre dei Fiumi, dove Aemond sperava finalmente di affrontare Daemon Targaryen e porre fine a una delle minacce più grandi per la causa dei Verdi. La pioggia e il fango rallentavano l'avanzata, ma ogni passo e ogni giorno passato sotto le intemperie alimentava la sua rabbia crescente. Avrebbe potuto volare avanti e raggiungere Harrenhal in poche ore, ma decise di restare con il suo esercito. Daemon era astuto, e Aemond voleva essere lì per affrontarlo qualora avesse tentato un attacco a sorpresa.

Dopo diciannove giorni di marcia, giunsero finalmente a Harrenhal, solo per trovarlo deserto. Non c'era traccia di Daemon né del suo drago. Nessun segnale di combattimenti recenti. Solo le mura silenziose e le torri nere come l'ossidiana che si stagliavano contro il cielo grigio. Il castello sembrava deridere Aemond con il suo silenzio, e la sua frustrazione divenne insopportabile.

Con un fragore, Vhagar atterrò, ruggendo con potenza tra le rovine. Aemond scese dal suo dorso e sguainò la spada, furente. I resti della Casa Strong, con volti segnati dal terrore, si trovavano sull'uscio del castello, inermi davanti alla furia del principe. Senza esitazione, Aemond decise che qualcuno doveva pagare per l'assenza di Daemon, e la colpa cadde sui Strong, che secondo lui avevano tradito la loro causa.

«Uccidili tutti» ordinò, freddo e implacabile. La sua spada luccicava alla luce cupa del giorno, mentre i suoi soldati eseguivano il comando con precisione spietata. Ser Simon Strong, il castellano di Harrenhal, si fece avanti, gli occhi pieni di disperazione.

«Principe Aemond, vi prego! Noi non abbiamo tradito! Non abbiamo fatto nulla per meritare questa punizione!» implorò Ser Simon, cadendo in ginocchio. Aemond lo fissò con disprezzo, la voce gelida. «Il vostro tradimento è evidente. Daemon Targaryen è scappato, e qualcuno lo ha avvertito. Chi meglio dei Strong, che conoscono ogni segreto di questo castello, avrebbe potuto farlo?»

MORGHUL | Aegon & Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora