Daea, seduta accanto ad Aemond, prese un profondo respiro, come se cercasse di raccogliere il coraggio per raccontare una storia che la tormentava. Con la voce leggermente tremante, iniziò a parlare. «Aerea Targaryen... la figlia di Rhaena Targaryen e Aegon il Senza Corona. Quando era solo una ragazzina, prese Balerion il Terrore Nero e volò via. Nessuno sapeva dove fosse andata... fino a quando non tornò, quasi un anno dopo.»
Aemond ascoltava in silenzio, i suoi occhi fissi su Daea, comprendendo la sua paura. Aveva udito sulla storia e di come lei, fosse morta di febbre. Non capiva che cosa ci fosse di strano in quella storia fino ad allora quando la sua principessa gli svelò la verità. «Quando Aerea tornò a Roccia del Drago...» continuò Daea. «Era cambiata. Non era più la stessa ragazza. Il suo corpo era devastato... pieno di ferite, bruciature e qualcosa di ancora più orribile. I maestri non riuscivano a capire cosa le fosse successo, finché non scoprirono... che qualcosa di orrendo viveva dentro di lei. Serpenti di fuoco, vermi... creature che si nutrivano del suo sangue e della sua carne. Le creature la consumavano dall'interno, fino a quando non... morì per colpa loro. Fu bruciata tra le fiamme, purificata dal fuoco, come se solo il fuoco potesse liberarla da quell'orrore. Balerion, il suo drago era profondamente ferito e traumatizzato.»
Daea si interruppe, sentì brividi sul suo corpo come se quelle stesse creature in quel momento si trovassero sopra la sua pelle.
«Io... io ho paura, Aemond. Temo che lo stesso male sia dentro di me. Quella cicatrice... quel serpente di fuoco... e tutto quello che ho visto e sentito. Non so cosa mi stia accadendo, ma temo che possa essere lo stesso destino di Aerea...»
Daea si allontanò leggermente da Aemond, fissando il vuoto davanti a sé mentre cercava le parole giuste per spiegare quello che le tormentava la mente. «Ho iniziato a leggere libri su viverne e vermi di fuoco» confessò, la voce bassa ma decisa. «Ho trovato racconti antichi, teorie... C'è chi crede che dal loro incrocio siano nati i draghi. Quelle creature... potenti, pericolose... forse sono i nostri antenati più antichi.»
Aemond la guardò con attenzione, incuriosito da questa rivelazione. Nonostante le numerose ore passate a studiare la storia e la mitologia di Valyria, questa teoria non gli era mai stata così chiara. «Non so perché ho questo legame con i draghi» continuò Daea, il suo sguardo ora rivolto a lui. «È una cosa che ho sempre avuto, fin da quando ero bambina. Non è qualcosa che ho scelto o che ho imparato. È come se fosse radicato dentro di me, come il sangue che noi condividiamo nelle vene.»
Fece una pausa, cercando di capire se Aemond potesse veramente comprendere la profondità di ciò che stava dicendo. «So che alcuni Targaryen sono sognatori, che vedono il futuro nei loro sogni o hanno visioni di cose che nessun altro può vedere. Forse è qualcosa di simile, ma il mio dono è diverso. I draghi mi ascoltano... mi sentono e io sento loro. È come se fossimo connessi in un modo che non riesco a spiegare.»
Aemond la osservava intensamente, cercando di cogliere il significato profondo delle sue parole. «Forse il tuo legame con i draghi è qualcosa che va oltre ciò che conosciamo, qualcosa di antico e potente.»
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MORGHUL | Aegon & Aemond Targaryen
Fiksi PenggemarDaea Targaryen scomparve per sette anni sul dorso del drago Vermithor, abbandonó Roccia del Drago da ragazza e vi tornó da giovane donna, ma qualsiasi cosa le fosse successo l'aveva cambiata per sempre. La storia che ebbe con i principi Aegon e Aem...