Capitolo 17 | The doomed fate.

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L'atmosfera nella sala della Fortezza Rossa era tesa quando Rhaenyra e Daemon giunsero a corte

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L'atmosfera nella sala della Fortezza Rossa era tesa quando Rhaenyra e Daemon giunsero a corte.
Era trascorso molto tempo da quando Daea non aveva più visto i loro genitori e a dirle il vero, non le mancavano affatto. In realtà non erano lì a corte per lei, ma bensì per un altro motivo: difendere il diritto di successione al trono di Driftmark del suo fratello bastardo Lucerys Velaryon.

Dato che Lord Corlys Velaryon, era stato gravemente ferito durante un ennesimo conflitto nelle Stepstones e appariva in pericolo di vita, si presentò così la questione della successione in Casa Velaryon.
Suo fratello minore, Vaemond, si appellò allora al sovrano dei Sette Regni re Viserys I per essere nominato suo erede, sostenendo che mio fratello Lucerys fosse illegittimo e quindi non degno di succedere al nonno sul seggio di Driftmark, come invece avrebbe dovuto avvenire per via della linea di discendenza diretta di Ser Laenor.

Ovviamente nè Rhaenyra o Daemon si erano preoccupati per la loro figlia, che di certo non era la preferita della principessa, almeno non più.
Rhaenyra provava più affetto per i suoi tre bastardi e i due figli avuti con suo zio, piuttosto che della sua prima figlia scomparsa per molto tempo.
Daea sapeva che ormai, il rapporto non i suoi genitori si era spezzato per sempre. Una madre e un padre che la amavano di certo non l'avrebbero allontanata dalla corte solo per evitare che i loro fratelli dessero in compagnia di una delirante pazze.

Quel giorno i Targaryen insieme ai Velaryon si riunirono nella sala del trono, dove Otto Hightower, facendo le veci del re, si trovava ai piedi del Trono di Spade. Dopo aver ascoltato le istanze di entrambi le parti, fu pronto ad assecondare la richiesta di Vaemond, che chiese di poter succedere al fratello ma, proprio quando Rhaenyra cominciò a parlare a nome di Luke, dichiarandolo legittimo erede di Laenor e quindi di Corlys, le porte della stanza si aprirono.

«Re Viserys della Casa Targaryen, Primo del Suo Nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signore dei Sette Regni e Protettore del Reame.»

Venne annunciato il re, che nonostante fosse malato e dolorante, a malapena in grado di camminare e molto sofferente, entrò nella sala del trono, spiazzando tutti i presenti.
Aiutato da Daemon, arrivò faticosamente a sedersi sul Trono di Spade e dichiarò che Lucerys era il legittimo erede di Driftmark, ponendo fine alla disputa e frustrando il tentativo degli Hightower di trovare un forte alleato nella Casa Velaryon.

Infuriato per non aver ottenuto quanto voleva, Vaemond si scagliò allora contro di noi, quelli che chiamava "i figli bastardi" della principessa Rhaenyra, privi di sangue Velaryon, accusandola apertamente di infedeltà e adulterio.

«Quelli... sono dei bastardi!» puntò il dito contro Rhaenyra. «E la loro madre è una puttana!»

Daemon, a quel punto, sfoderò la sua spalla decapitandolo davanti a tutti.
Dall'altro lato della sala Aegon apparve disgustato, Helaena si voltò e Aemond guardò la sua principessa. Vide sul volto di Daea disgusto: i suoi genitori l'avevano vista schierata dal lato opposto e non l'avevano nemmeno invitata a raggiungerli, come se lei non fosse più parte di loro.

MORGHUL | Aegon & Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora