capitolo 11

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ANGEL

La nostra storia è andata tutta rosa e fiori. Ormai era chiaro. Finalmente eravamo l'uno dell'altro.
Stavamo tutti i giorni insieme, notte pure. Ventiquattrore su ventiquattro.
È stata la relazione più bella di sempre.
Non sono mai stato così felice.
Valentino è da qualche parte disperso nel mondo e io sono qui, in hotel con Husk.
Ma il mese si è trasformato in settimane e le settimane in giorni.
Il tempo è passato troppo in fretta.
Abbiamo tutti e due ansia su cosa possa succede appena finirà il nostro tempo.
La nostra vita insieme è una clessidra.
Ma una frase nella mia testa mi è venuta in mente: TIME IS OVER.
Il tempo è finito, finito, finito.
Oggi è l'ultimo giorno.
Siamo noi due, sul mio letto, seduti a guardarci. Non serviva parlare, la sofferenza era tra ognuno di noi.
Ci guardiamo con sogni infranti e cuori spezzati. Lui era riuscito a riattaccare con tanta cura i frantumi del mio cuore. Ma inutilmente.
-Forse abbiamo sbagliato, non dovevamo farlo.- dice.
Io lo guardo.
-Eravamo sicuri non potesse funzionare tra noi. Non possiamo.-
-Perchè proprio a noi?- dico con voce spezzata.
Mi accarezza il viso con una mano.
-Questi, sono stati i giorni più belli di tutta la mia intera esistenza, ti voglio ringraziare per questo. Ma tu devi fare il tuo lavoro, cioè andare a farti altra gente. Se dobbiamo stare insieme voglio che siamo il tutto di tutti e due.-
I miei occhi cominciano a lacrimare.
Lui mi prende le mani.
-Lo so, sarà difficile, ma dobbiamo tornare come prima. Solo semplici amici.-
Appoggio la testa sul suo petto bagnadolo con le mie lacrime.
Mi abbraccia.
-Questa, è la nostra ultima notte. Deve essere la più speciale di tutte. La notte più indimenticabile. Mi hai ridato la capacità di amare. E Angel cazzo, ti amo da morire. Ho sopportato tante cose, ma stare senza di te sarà la peggiore. Dobbiamo riuscirci.-
Ha detto, che mi ama. Lui mi ama.
Porto le mie labbra sulle sue e cominciamo a baciarci. A spogliarci. A goderci la nostra ultima notte.
Piena di baci, lacrime e amore. Tutto questo finirà.

                                    ***

Appena mi sveglio mi ritrovo da solo, sul mio letto.
Sopportare è difficile, anzi impossibile.
Mi alzo dal letto e raccolgo i miei vestiti prima di indossarli.
Vado davanti allo specchio, ho la faccia distrutta.
Accendo il telefono. Un vocale da Valentino.
-Hey baby, spero che hai passato bene le tue "vacanze", ma oggi ritorni a lavoro eh? Non dimenticartelo, arriva qui alle 10. A dopo, Angie.-
Sbuffo. Mi alzo e scendo giù dalle scale.
Husk non c'è nella zona bar.
-Hey, Angel!- dice Charlie.
La ignoro ed esco dall' hotel.
Cammino le strade che ormai non facevo da un bel po'. Sto morendo.
Appena arrivato nella torre delle Tre V, mi accoglie Valentino.
-Hey, stronzetto, non ci si rivede da un po'.-

HUSK

Vedo da lontano Charlie preoccupata, mentre io sono a riordinare le bottiglie di Whisky.
-Husk, posso farti una domanda?-  mi chiede avvicinandosi a me.
-Sì, dimmi.-
-Angel è strano, quando lo ho salutato stamattina sembrava... scosso. Ne sai qualcosa?-
Queste parole mi stanno facendo sentire piuttosto uno schifo.
-No, non sono cazzi miei.-
-Ma...-
-Puoi andartene? Sto lavorando e mi stai infastidendo.-
-Oh, ok scusa.-
Ho bisogno di aria, devo andarmi a fare un giro. Tanto qua nessuno prende drink tranne Angel...
Esco dall'hotel e mi dirigo verso il bar.
Mi siedo sulle sedie girevoli.
-Qualcosa di forte, perfavore.-
-Subito.-
Appoggio i gomiti sul bancone e metto la testa sulle mie mani.
-Serata bevo per dimenticare?-
Mi giro. Una ragazza mi fissa.
La guardo attentamente. È una iena antropomorfa, proprio come me...
-Piacere, sono Crymini, tu?-
-Husk.-
Era un bella ragazza. Fuori ha l'aspetto femminile, ma dal viso si può notare che è piuttosto giovane.
-Bene, Husk. Cosa ti porta qui, in questo posto di disperazione. Guarda, qui sono tutti tristi e si ubriacano. Sei uno di loro?-
Non volevo confidarmi con una sconosciuta, quindi andrò sul generico.
-Più o meno.-
-Bene, anche a me è successo qualcosa. Passo molto tempo qui ma non bevo. Il mio ragazzo mi ha tradito, quel pezzo di merda.  Ho ucciso sia lui che l'amante, ero pure uno sbocco, non sai. Probabilmente il tipo era un prostituto, e quindi ho dato fine al suo show. Ora sono decisamente sola.-
La guardo incuriosito. È un tipo piuttosto misterioso.
-Vuoi dirmi che non hai una casa?-
-Da quando ho ucciso il mio tipo, direi di no.-
-Oh, beh io vivo in un hotel, solo perchè solo obbligato, il proprietario della mia anima mi obbliga a servire lì drink.-
-Adoro, i baristi... sono molto sexy- dice toccandomi il braccio.
Mi ritraggo lentamente.
-Penso che devo tornare, ci vediamo in giro.-
-Ciao, Husky.-

VALENTINO

Guardo quella merdina di Angel recitare.
-Oh... vieni... papino.-
Ok, voglio sapere che cazzo ha nella sua testa piena di merda.
-Angel, stai recitando di merda, o ti svegli da solo o ti sveglio io.-
-Scusa.-
-Ricominciamo dalla prima parte. Take 15.-
Mi avvicino a Travis.
-Arrivo subito, puttanella. Devo chiedere una cosa a Vox, se Angel recita ancora come sta facendo adesso non farti problemi a picchiarlo eh.-
-Oh, sì certo, capo.-
Mi allontano e salgo le scale fino ad arrivare nella stanza di Vox.
-Ehi, bello.- gli dico.
-Val, strano che tu sei qui quando giù stai facendo le riprese. Di cosa hai bisogno?-
-So che tu hai le telecamere in tutta la città, giusto?-
-Giusto.-
Accendo la mia canna.
-Ho bisogno di sapere che cazzo ha in testa quella troia di Angel, quindi mi faresti accedere in tutti i posti? Devo trovare la sua specie di fidanzatino, quello a cui avevo sparato.-
-Ehm, dammi un secondo.-
Accende le videocamere e guardo gli schermi che riprendono la città. Hotel, Tre V, bar, bar, città, piazza, bar.
-FERMO!- gli ordino.
Si blocca al bar.
La testolina del gatto del cazzo è davanti all'uscita di quel posto e non è solo.
-Allora?-
Inizio a ridere.
-So benissimo cosa devo fare.-

The price of love: huskerdustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora