capitolo 38

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HUSK

Ho male dappertutto. Non ricordo nulla di quello che mi è successo.
Sono in un posto... strano, diverso.
Il bianco mi acceca.
-Oh no, non è possibile... sono passati anni, pensavo non succedesse più...-
-Sera! È un'altro redento!-
-Emily, non possiamo continuare così, il Paradiso non deve sovrappopolasi di redenti. Non esiste una seconda chance per tutti.-
-E invece sì.-
Due angeli mi fissano mentre sono a terra.
Uno mi porge la mano.
-Sono Emily, benvenuto in Paradiso! Lo adorerai. Come ti chiami?-
Paradiso? Che cazzo ci faccio qui?
-Non... capisco. Perché mi trovo qui? Sto sognando?-
L'angelo ride.
-Nella tua "vita" all'inferno hai superato tutte le prove che hai avuto con eccellenza. Ti sei sacrificato per salvare un'anima e ora ti meriti proprio una bella vita. Sei un nuovo angelo!-
Angelo? Sono più che confuso.
-Non ricordo molto.-
-Oh, tranquillo, ti ritornerà la memoria appena ti abituerai a questo posto, so che sei un po' sconvolto. Tu non preoccuparti!-
-Invece noi dobbiamo iniziare a farlo...- sussurra l'altro.
-Puoi andare a farti un giro, dove vuoi. Qui puoi fare come ti pare, se hai bisogno non esitare a cercarmi.-
-O-ok.-
Sono... in Paradiso?
Apro le porte e mi guardo intorno.
Tutto era luminoso e ognuno portava gioia da tutti i pori. Un posto spensierato direi, analizzando quello che c'era intorno a me.

Mi faccio un giro per orientarmi.
C'erano molti arcobaleni, colori e tanti negozi.
Ero allibito. Sono in Paradiso?

Però è vero. Sono davvero migliorato, ho imparato ad amare e soprattutto a saper vivere la mia vita.
La memoria della mia morte ritorna offuscata.
Crymini e sua madre. Melanie voleva ucciderla. Io la ho salvata. Mi sono sacrificato per la mia bambina.
Quella puttana deve stare fuori dalla vita di mia figlia.
Non la deve toccare.
Non avrei mai sopportato di doverla vedere morire davanti ai miei occhi.
Lei è da pochi anni qui in hotel, non so se lei sarebbe andata in Paradisoal posto mio.
Perfino io pensavo di sparire nel nulla.

Passano giorni... non ho un posto dove stare, quindi utilizzo il tempo che ho per scoprire tutto quello che c'è qui. Devo dire, non è niente male.

Qualcuno mi viene addosso.
Qualcuno di incappucciato. Avrei detto fosse un ladro.
-Mi dispiace, scusa.-
Quella voce...
Riconoscerei QUELLA voce tra mille, la voce che mi è mancata di più di tutte, quella che ho sempre voluto sentire ogni singolo giorno.
Lui è qui, davanti a me. Angel...
-Io... ehm no, aspetta... Husk...-
Rimaniamo a fissarci.
Non sapevamo cosa dire.
I suoi occhi si riempiono di lacrime.
Gli sorrido.
-Sei qui...-
Mi abbraccia.
Angel è qui, sta bene, sta bene. Lo ho ritrovato, è qui.
-Mi sei mancato da morire Husk.- dice con la voce tremante.
-Anche tu, ti ho pensato ogni singolo giorno, ero sicuro fossi qui e ora ci sono pure io.-
Mi bacia. Cazzo, mi ero dimenticato di quanto fosse bello baciarlo.
Mi bagna delle sue lacrime.
Erano di gioia. Piango con lui.
Lo ho ritrovato.

Dopo che ci stacchiamo Angel mi guarda.
-Aspetta.-
Mi prende per mano e mi trascina via in un posto dove siamo soli.
-Cosa ci fai qui? Vuoi dirmi che sei morto anche tu?-
Annuisco.
-È una storia piuttosto brutta. Preferisco raccontartelo più tardi. Visto che ora  abbiamo tutto il tempo del mondo.-
Gli sorrido.
-Cazzo, non ci credo che sei qui. Io... Io.-
Lo abbraccio.
-Ho capito.-
Ricambia.
-Ehi, noto che hai cambiato stile.- Dico ammirando dalla testa ai piedi.
Il suo rosa si è trasformato in un azzurro chiaro. Era davvero molto bello.
-Lo so, mi sono letteralmente ritrovato così. Cambiamo tutti dall'inferno al paradiso, non hai visto Pentious.-
-Cosa? Vuoi dirmi che c'è anche lui?-
-Lo ho trovato un po' come tu hai trovato me, però è stato molto più inquietante. Pensavo mi volesse rapire.- ma guarda te -Aspetta, non stiamo qui. Dobbiamo sbrigarci.-
-Sbrigarci?-
Inizia a correre e io lo seguo.
Perchè sembrava dovessimo nasconderci?
Stiamo giocando a nascondino? Non sto capendo.

The price of love: huskerdustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora