capitolo 33

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CRYMINI

È passata ormai una settimana dalla morte di Angel Dust. Tutti sono tristi e non c'è più la gioia che c'è sempre nell'hotel.
È tutto così vuoto.
Non ho mai visto papà così distrutto. In questi giorni lo vedo a malapena e quando c'è spiaccica due parole in croce.
Sapevo che avrebbe reagito male, ma non pensavo così male.
Mi spiace tanto vederlo così, ma prima o poi si riprenderà, avrà bisogno del suo tempo.
Siamo io, Charlie e Vaggie insieme sedute sul divano.
-Possiamo fare qualcosa per Husk? Non può stare tutto il tempo chiuso in camera a fare il depresso, lo so che è una perdita grande per lui ma non vuol dire che deve passare le sue giornate così.- si oppone Vaggie.
-Vaggie, ha bisogno del suo tempo. Mi dispiace che non voglia stare con noi, ma lo posso capire.-
Io rimango ad ascoltarle.
Certo non ho mai avuto un grande rapporto con Angel, però so che era un tipo apposto.
-Mi è venuta un'idea.-
Le ragazze si girano verso di me.
-Se facessimo... uhm, una specie di cerimonia in suo onore? Giusto per augurare il tempo che ha passato qui. Come avete fatto con Sir Pentious, no?-
Charlie sorride.
-È un'ottima idea, voglio organizzare tutto quanto! Deve essere perfetto.
Mi aiutate?-
-Certo.- risponde Vaggie per me.
-Bene, allora dopo andiamo a fare un bel giretto per trovare le cose perfette. Crymini, vuoi avvisare tuo padre? Non so quanto ci potremmo mettere, ma voglio che sappia di questa idea che ti è venuta. Sei un piccolo genietto.-
Le sorrido.
Mi alzo dal divano e salgo le scale per arrivare davanti alla camera di papà.
Esito un po' nel bussare. C'era un silenzio cadaverico, ed è difficile romperlo.
Mi faccio coraggio e porto la mia mano sulla porta dandogli dei colpi per nulla decisi.
-No.-
Cosa vuol dire no!?
-Sono io, posso entrare?-
-Sì.-
Apro la porta con cautela.
Eri lì, al centro della stanza a guardare il soffitto.
Mi avvicino e mi siedo sul letto affianco a lui.
Aveva gli occhi gonfi, e sembrava stanco.
-Hai dormito?-
Sapevo già la risposta.
-No.-
Infatti. Era orribile vederlo così devastato. Ho provato a parlargli ma è stata la sua settimana di rabbia, tristezza e dolore.
Non mi stupisco del fatto che la camera è in disordine, con sedia e scrivania scaraventata a terra.
Gli prendo una mano. Era ferita.
-Senti, so che sei devastato per Angel Dust, e mi dispiace tantissimo. Ma devi affrontare la cosa. Fra qualche giorno abbiamo deciso di fare una festicciola in suo onore. Spero che tu voglia venire. Ma se non te la senti non importa.-
Mi guarda.
-Cry, non so se ce la farò. Ho paura di dirgli addio.-
-Ce la farai. Ce la hai sempre fatta.-
Non mi sorride, ma dal suo sguardo capisco che gli abbia tirato un pizzico su il morale.
Non so se poteva migliorare la situazione e darglielo adesso, ma penso che sia il momento giusto.
Tiro fuori il pezzo di carta perfettamente piegato con qualche dettaglio rosa dalla tasca dei miei pantaloni.
La appoggio sulle mie gambe e la guardo.
-Ehi, vorrei darti una cosa che una persona speciale ha chiesto a me di portartela. Con questa spero potrai capire quello che dovrai fare e farai. Tanto da riordinarti le idee. Tieni.-
Gli porgo il foglio, ma non è un semplice foglio.
È una lettera.

HUSK
Afferro il foglio che mi porge Crymini.
-Ti voglio bene, prendi il tuo tempo.-
-Grazie.-
Mi stampa un bacio sula guancia ed esce dalla stanza.
Rimango da solo. In silenzio.
Decido di aprirla.
È una lettera.
Una sua lettera...

Husk...
La calligrafia, è la sua.
Angel mi ha scritto una lettera.
Non ho il coraggio di continuare. Sono paralizzato. Non faccio più nulla da quando lui non c'è più.
Devo farcela.
La riapro lentamente.
Tiro fuori tutta l'aria che avevo nei polmoni.
Inizio a leggere.

Husk,
Se stai leggendo questo, sicuramente non ci sono più. Non starò più con il mio Husky, ma da qualche altra parte.
Non so esattamente dove sarò in questo momento, e non so se lo saprai mai.
Volevo dirti con questo che anche se non ci sono più, i sentimenti che provo per te rimarranno gli stessi. Sono innamorato di te, e anche se non potremmo stare insieme fisicamente, rimarrai per sempre nella mia mente, nel mio cuore, sigillato.
Nella mia vita non ho mai dato tanta importanza alle persone, visto che non  potevo avere relazioni a causa della mia famiglia.
Ma una cosa me la ricordo.
Dalla finestra di camera mia si poteva vedere una piazza, e potevo osservare tutti i bambini che passavano e giocavano.
La cosa che mi impressionata di più è stata che ogni giorno veniva un maghetto per un paio di ore a far vedere i suoi spettacoli di magia. Il mio maghetto...

Gli ho visti tutti, almeno fino a quando mia madre non è stata uccisa.
La droga mi aiutava a stare meglio, ma poi qui, all'inferno, ho trovato qualcuno di migliore che mi rendesse felice.
Per questo te ne sono grato, e spero che sarai felice pure tu, che trovi la gioia anche senza di me, te la meriti.
Ti amo ♡

                                               Anthony♡

Finisco di leggere.
Non ho parole per esprimere il mix di sentimenti che mi si è formato.
Angel mi aveva visto.
Angel mi conosceva.
Sorrido mentre le lacrime continuano a scendere. Di nuovo.
Ma queste sono diverse
Forse riuscirò a ritrovare la felicità...





The price of love: huskerdustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora