capitolo 27

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ANGEL
Mi alzo dal letto. Husk non c'è più. Beh giustamente, sono le 10 30 del mattino e sono ancora quì. Mi stiracchio alzandomi da letto.
Mi metto la maglietta ma nè mi trucco nè mi pettino. La mia voglia è pari a 0, lo farò dopo.
Scendo le scale ma mi blocco perchè sento una forte fitta al petto. Mi accascio a terra. Cazzo, è insopportabile. Inizio a perdere... sangue.
Colpa dei punti. Cerco di alzarmi e scendo lentamente le scale che mi rimanevano. Husk è sul divano, quando mi nota traballante corre verso di me.
-Angel! Cosa succede?-
-Niente di grave, sta tranquillo ho solamente qualche dolore niente di che.-
-Ma stai perdendo sangue!-
-Ho perso qualche punto.-
-Vieni.-
Mi prende la mano sporca di sangue per essermi toccato il petto e mi porta in bagno per medicarmi.
Quando la mia pelle va a contatto con l'acqua ossigenata gemo.
-Lo so che fa male, ma ho quasi finito. Cerca di sopportare.-
Mi irrigidisco.
Appena finisce si lava le mani.
-Ah, comunque buongiorno.- gli dico sorridente.
Lui mi guarda dallo specchio abbattuto.
-Cosa c'è che non va?- gli chiedo.
-Senti, è complicato. Alastor oggi mi ha parlato e mi ha detto che gli è stato riferito che...- Abbassa lo sguardo.
-Dimmi, cosa succede?- gli chiedo dolcemente.
-Melanie, la mia ex moglie, vuole vedermi per parlare di Crymini. È riuscita ad arrivare a me grazie ad Alastor sulla radio. Sono obbligato a vederla oggi. Angel, ho paura sinceramente di rivederla, di ricordare quello che mi ha fatto.-
Rimango stupito. Quella figlia di puttana non ci prova neanche a toccarlo.
-Husk, la puttana non potrà fare niente se ci sono io. Non si azzarderà neanche a provare a insultarti. Vengo con te.-
Mi guarda con gli occhi sbarrati.
-Vieni... con me? Sei sicuro Angel?-
Lo guardo deciso.
-Sì.-

L'ora è ormai quasi arrivata. Sono in camera mia con Husk mentre provo a mettermi l'eyeliner in modo decente.
Husk invece sta facendo avanti e in dietro da così tanto che ho paura che il pavimento ceda.
-Husky, non preoccuparti. Non ti farà nulla.-
-È difficile, sono decisamente in ansia. Non so che effetto mi farà.- spiega.
Gli allungo la piastra.
-Mi aiuti?- chiedo.
La prende in mano avvicinandosi a me e inizia a prendere le ciocche dei miei capelli facendo dei ciuffi ondulati. Gli lascio fare il suo lavoro. Cazzo, il mio cuore sta esplodendo.
Presta attenzione nell'essere delicato.
Lo adoro.
-Fatto.- dice ripassandomela.
-Sei stato bravissimo, da quando sai fare pure il parrucchiere?-
Sbuffa.
-Dai, andiamo che sennò facciamo tardi.-

Appena arrivati lei non c'è. Troppo difficile arrivare in orario?
Ci appoggiamo vicino ad un muretto e noto Husk ancora più preoccupato di prima. Si tamburella le dita sulla gamba.
Gliela afferro intrecciando le mie dita con le sue.
-Husk, davvero, non preoccuparti. Ci sono io qui con te, ricordatelo.-
-Grazie.-
Mi avvicino alle sue labbra e lo bacio.
-Oh ma sei tu, Husker?- ci stacchiamo girandoci contemporaneamente verso la cagna.
È una zebra piuttosto alta, bionda, occhi azzurri, con la vita magra e punti A e B sodi. Sembrava rifatta.
-Da quanto tempo non ci si rivede? Certo che non sei cambiato di una virgola.- dice guardandolo dall'alto in basso schifata.
Brutta stronza.
-Uh, noto che ti sei portato pure una troietta. Ma che... uhm... meraviglia.-
Stringo i pugni.
-Io almeno non sono una cagna come te.- le rispondo a tono.
-Dovevo vedere solo Husker, non te, sgorbio di un ragno.-
Ok, ora la picchio. Scatto verso di lei ma Husk mi blocca.
-Senti, dimmi cosa vuoi e finiamola qui.-
le dice.
Lei si avvicina.
-Sai, sono venuta a sapere che hai trovato la nostra carissima figlia. Inoltre penso che da come sei fatto, coglione, tu la abbia messa contro di me. Cosa alquanto ingiusta visto che sono la sua mammina. Quindi tesorino, la rivoglio indietro. Mi serve di nuovo per fare le pulizie e cagate simili. E d'altronde mi manca, è morta solo a causa tua...- ride avvicinandosi di più ad Husk.
-Tu non userai mia figlia per i tuoi scopi del cazzo. Se è morta la colpa non è stata solo mia, sei tu che non la trattava come dovevi! Andavi da quell'uomo a scopare come se non fosse niente, senza pensare a me, ma soprattutto a lei. Sei solo una manipolatrice del cazzo, quindi la faccenda è chiusa.-
Lei di avvicina accarezzandolo.
-Oh, Husker. Mi stai spezzando il cuore. Tu... mi ami da sempre e lo sai che anche io ti amo tanto. Dammi Cristine, coraggio e possiamo tornare come prima. La nostra perfetta famiglia.-
Husk al suo tocco si irrigidisce.
-Io non ti amo più, capito? Probabilmente non lo ho mai fatto ma tu me lo hai sempre fatto credere. Quindi vattene a via e non ti azzardare più a provare a parlare con me o con lei.-
Lei si allontana guardandolo con rabbia e poi fissa me.
-Te la fai con questo ora? Ah...- si gira per rivolgersi a me.
-Lui non ha mai dato un cazzo nella vita, non so come potresti scegliere uno come lui. Tesoro, ci stai solo perdendo. Provaci con qualcun'altro. È solo un pezzente figlio di troia putta...-
Non fa in tempo a finire che le tiro un pugno in piena faccia. Non tiravo pugni da una vita, è stato davvero rilassante sentire il rumore.
Lei si mette la mano sul naso.
-TROIA! FATE SCHIFO! UNO PIÙ DELL'ALTRO! ANDATEVE TUTTI E DUE AL DIAVOLO E TIENITI CRISTINE, TANTO NON FREGA A NESSUNO. ADDIO PUTTANE!- urla prima di girarsi e andarsene.
Ho il fiatone.
-Non dovevi farlo.- Mi dice Husk guardando a terra.
- È ovvio che lo ho fatto, non potevo sopportare che ti insultasse in questo modo. Era il minimo che potevo fare.
Alza lo sguardo.
-Ti amo, Angel...-
-Anche io, non sai quanto. E ora muovi il culo e seguimi.-


The price of love: huskerdustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora