capitolo 25

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ANGEL

Buongiorno mondo. Mi sveglio finalmente in un posto che conosco, e non più nel mio letto dell'ospedale, sembrava ci avessero messo macigni altro che.
Stare all'ospedale è stata una cosa piuttosto traumatica nella mia vita. La mia stanza era tipo isolata e non c'era nessun'altro. Quando sono riuscito a riparlare, dovevo farlo litigando con quella cazzo di infermiera, che rompicazzo.
Appena sono tornato vedere Porchetta mi è saltato addosso. Per una volta gli sono mancato, evvai!

Mi alzo dal letto, mentre Husk è ancora addormentato. Vado nel mio bagno e mi guardo allo specchio. Wow, sono davvero messo male. Ma non male di stanchezza per il mio lavoro. Era un male, come dire, piacevole.
Mi sorrido. Sentirmi libero è un'emozione meravigliosa, prima avrei pagato oro per esserlo, dovrei seriamente ringraziare Crymini. Sinceramente Valentino non manca a nessuno.
Sapere di star per morire è stato un colpo al cuore, ma se dovessi andare al paradiso ne sarei felice, anche se mi mancherà un po' tutto.
Mi sciacquo il viso dopo guardarmi le gambe. Fino a ieri non me le sentivo più, oggi va decisamente meglio, è come se mi avessero ficcato nel culo almeno cento antidolorifici.
Sospiro ed esco dal bagno.
Husk stava ancora dormendo.
Mi avvicino a lui e gli tocco il braccio.
-Husk?- non si muove.
Provo a scuoterlo.
-Husk? Husk!!!- È schiattato.
Fa un mugolio e si gira dall'altro lato.
-Fanculo.- gli dico. Come osa.
-Svegliati! Su, oggi sarà una fantastica giornata.-
Apre un occhio e mi guarda infastidito.
-Hai avuto tutto il tempo di dormire, quindi alza il culo e vatti a preparare.-
Sbuffa. E si siede sul letto mettendosi le mani sugli occhi.
-Buongiorno?- esito a chiedere.
-Buongiorno un cazzo.-
Sorrido.
-Vai!- gli dico.
Si alza dal letto ed esce da camera mia.
Silence.
Porchetta si sveglia e viene verso di me.
-Hai un papino maleducato, e non sto parlando di me. Io sono fantastico.-
Lo prendo in braccio.
-Ti ha trattato bene? Almeno ti ha cagato qualche volta?-
Grugnisce.
Lo prendo come un no.
-È pure lento, tu invece sei bravo che ti svegli subito. Spero che non mi hai cagato a terra.-
Mi guardo in giro. Visto così non c'è nulla. E credo che se avesse cagato si sarebbe sentito. No?
Lasciamo perdere.
Mi pettino il ciuffo, e dopo un sacco mi rimetto l'eyeliner.
In ospedale non mi facevano fare un gran cazzo.
Esco dalla camera e scendo le scale ovviamente con una lentezza che neanche i bradipi mi invidierebbero. E che cazzo, ringrazio Lucifero che almeno mi funzionino meglio e che riesca a camminare autonomamente.
Mi siedo sul divano. Ci sono Charlie e Vaggie che stanno parlando tirandomi degli sguardi preoccupati. Ok, penso che sappiano cosa succederà.
-Ehi ragazze.- le saluto
-Angel!-
Si avvicinano a noi e Charlie corre ad abbracciarmi.
-Ti voglio tantissimissimo bene Angel.-
Rido.
-Anche io, siete pronte per oggi?-
-Assolutamente sì.-
-Chi viene?- chiedo.
-Tutti tranne Alastor, sai è strano immaginarselo in questi posti. Ma ha detto lui che non poteva venire.-
Vedo Niffty correre in giro in modo altamente casuale. La felicità fa questo effetto.
Appena scende Husk usciamo e partiamo.

LooLoo Land.
Wow, è davvero enorme, e messo in condizioni decisamente da migliorare.
Non sono mai stato in un posto simile, ma mi piace già.
-Andiamo!- dice Charlie.
Prendiamo i biglietti per tutti.
-Cazzo, che figa quella cosa!-
Indico una attrazzione piuttosto grande, e alquanto lunga.
-Facciamola!- dico ad Husk.
-Angel, è altissima...-
-Vuoi dirmi che hai le vertigini? Che c'è, hai paura?-
-Vedremo chi avrà paura...-

Alla fine sono stato io quello che si è messo a vomitare dietro una pianta.
-È stato davvero divertente.- dice Husk.
Gli faccio il dito medio.
-E sì che eri tu a volerlo fare eh?- mi tiene una mano sulla schiena.
Mi alzo pulendomi la bocca.
-È la prima volta che vengo in un parco divertimenti e dopo la prima giostra sto già vomitando. Meglio fare qualcosa di più soft.-
-Se lo vuoi tu, io lo avrei rifatto volentieri.-
Sbuffo. Cerco di fare l'offeso ma è impossibile. Sto posto è bellissimo!

Dopo aver fatto diversi giri del parco con tutti ci andiamo a vedere il circo.
C'era gente che si infuocava, i clown e i maghi.
Ok, le loro magie erano piuttosto facili. Guardo Husk che ha un sorriso compiaciuto.
-Ste cose le sapevo fare tutte.- mi sussurra.
C'erano diversi bambini che guardavano il palco incantati
È tenero vederli. Loro sono nati nell'inferno, proprio come Charlie. Chissà cosa si prova a stare per tutta la vita qui dentro. Tutti odiano essere qui, ma quei bambini saranno ormai abituati. Mi spiace pensare che non potranno mai andare in paradiso.
Sono piccoli e innocenti.
Ma inferno non vuol dire disperazione. Io non mi sento all'inferno, soprattutto adesso che ho trovato dei veri amici, e ne sono seriamente grato. Non è male stare quì. Forse dovrebbero iniziarlo a capirlo tutti...

Appena finito lo spettacolo siamo andati verso l'aria "verde" (Anche se non era tanto verde, era più marrone merda)
Avevamo dei teli per metterci a terra? Ovviamente no, chi ci sarebbe mai arrivato? Tutti tranne noi
Quindi da veri porcellini (scusa Porchetta) ci sediamo a terra.
-Mi piace sto posto.- dico ad Husk prendendo un pezzo di terreno bagnato e girandomelo tra le mani.
-Di certo esiste di meglio, ma non è male. La mela depressa nasconde qualcosa di... mafioso.-
Lo guardo confuso ridendo.
-Cosa intendi per mafioso? È solo una deprimente mela senza una famiglia o una vita sociale.-
-Almeno non si è messo a vomitare tra una pianta con merda e piscio di cane.-
-Oh vaffanculo.-
Gli tiro il terreno che avevo in mano addosso.
-Oh, hai voluto tu la guerra.-
Prende una manciata di terra bella grande e me la butta in faccia facendomi perdere l'equilibrio.
-Stronzo.-
Gli altri si uniscono a noi e dopo una mezz'ora buona ci fermiamo ormai tutti sporchi.
-Lo sai che puzzi?- mi dice Husk.
-Ma dai? Chissà il perché. Abbiamo addirittura lo stesso odore, che coincidenza!-
Ci mettiamo a ridere.
Mi prova ad abbracciare ma io gli metto una mano sulla faccia.
-No, stronzo. Non te lo meriti.-
-Oh, fanculo.- dice avvolgendomi la vita con le braccia.
-Credo sia il momento di andare.- dice Charlie alzandosi da terra.
Tutti quanti la seguiamo.
-Secondo me il taxista non ci farà neanche guardare da 3 metri la macchina.- ragiona Husk.
-Pazienza, andremo a piedi.- risponde Vaggie.

Ormai è notte fonda e tutti sono andati a dormire. Tranne io e Husk che siamo sul divano a guardare il vuoto bevendo un drink.
-È stata una bella giornata.-
Appoggio la testa sul suo petto che profumava di pulito.
-Saranno tutti così belli I giorni, te lo prometto.-
Gli sorrido, dopo averlo baciato.
-Ti amo.-

The price of love: huskerdustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora