E insomma sono a questa festa, hai capito. È il compleanno di qualcuno, di una ragazza, non ricordo neppure chi, forse non l'ho nemmeno mai conosciuta, e degli amici che passavano mi hanno invitato. Non la conosco, ho risposto. Che ti importa, ti imbuchi, mi hanno detto. Vieni dietro a noi, diciamo che sei amico nostro, ci sarà un sacco di confusione, nessuno ci farà caso. E poi secondo te la tizia della festa conosce tutti quelli che vengono? È in una villa, c'è la piscina, ci saranno un sacco di ragazze e di roba da bere. Che fai, non vieni?
Decido di andare.
Mi caricano in macchina e mentre siamo per strada ci facciamo già un goccetto, tanto per iniziare carichi la serata. Arriviamo a questa villa fuori città tutta illuminata a festa. Il piazzale davanti è pieno di auto, si sente la musica che rimbomba dentro le pareti, ci sono le fiaccole accese piantate nell'erba per mostrare la strada agli ospiti. Roba molto chic, se mi capite.
Scendiamo e andiamo. In effetti avevano ragione gli amici, c'è un sacco di confusione, gente di tutti i tipi che entra ed esce, tutti con una sigaretta elettronica in bocca e un bicchiere in mano. La gente ride e urla e fa casino, si salutano con grandi pacche sulle spalle e sembra che tutti conoscono tutti, e nessuno fa caso a noi. Entriamo, e per farlo dobbiamo spingere, farci largo tra la folla. Andiamo dritti al salone dove c'è un gran tavolo pieno di liquori. È tipo il paradiso, non so se capisci. Ci sono anche delle grandi brocche di vetro piene di roba da bere, e a noi viene da ridere, prendiamo i primi bicchieri che ci capitano davanti e iniziamo a riempirli. A un certo punto uno mi dice Ehi, mi sa che la festeggiata è quella, e indica una bionda che sta passando, ma a dire la verità ormai a me non importa più niente, sto bene così amico, sono in pace col mondo, non ho più paura di niente, cin-cin, brindiamo ancora, che ti frega, ormai siamo dentro, mi chiedo solo se qualcuno di noi le ha portato almeno un regalo e a un certo punto sento che mi gira la testa e mi devo sedere.
C'è un divano lì vicino. Mollo tutto e mi ci butto sopra. C'è già un tizio che dorme, e ma gira tutto, gira tutta la stanza, eppure è da poco che siamo lì, che abbiamo iniziato a bere, ma accidenti si vede che la roba era buona, si vede che non dovevo mischiare così tanto, fammi chiudere gli occhi per un secondo sennò sono guai. Mi chiedo dove sia un bagno, e forse è il caso che ci vado subito, così, giusto per evitare guai. Ma intanto tengo gli occhi chiusi, appoggio la testa sulla spalliera, e il divano è di pelle e imbottito bene e accidenti se è comodo, non come a casa mia dove è tutto sfondato e se ti ci metti dopo due ore ti fa male la schiena e la gambe e allora è meglio buttarsi per terra; ma qui no, qui siamo proprio a un altro livello, a un livello alto, siamo in un altro mondo. A terra c'è un tappeto, sono sicuro che sarebbe comodo anche quello se decidessi di dormire per terra, e per qualche secondo sono tentato di fare proprio così, perché la testa continua a girarmi e mi sembra di dovere, da un momento all'altro di dovere e allora dico Ehi, dico Ehi al tizio che mi dorme vicino dico Ehi ma tu lo sai dove sta un bagno qui vicino, eh amico tu lo sai? Ma quello non mi risponde e allora giro la testa per guardarlo e il tizio non c'è più, proprio più, è sparito, chissà quando se n'è andato, non me ne sono neppure accorto.
E al suo posto c'è una donna.
È bella, ha lunghi capelli rossi, e occhi verdi. Indossa un vestito corto, tiene le lunghe gambe accavallate, e le mani posate su un ginocchio. Ha lunghe unghie con smalto color nero, labbra rosso fuoco, tanti braccialetti d'oro che le tintinnano sulle braccia e scarpe rosse coi tacchi, rosse proprio come la sua bocca, e per un momento mi dimentico addirittura che sono ubriaco. Le sorrido e le dico ciao, buonasera, come va?
Lei volta la testa verso di me, mi osserva e non risponde.
Sì, non farci caso, devo sembrarti un bel po' devastato adesso, ma di solito sono molto meglio, sai?, le dico. Mi chiamo Luca, a proposito.
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QUARANTASEI
RomanceHORROR! AMORE! MOSTRI! ROMANCE! Nel 2020 io e la mia compagna (Ale♥️) abbiamo passato molti mesi lontani l'uno dall'altra: ci tenevano separati una pandemia, il lavoro, tre ore di viaggio e il nostro passato. Per andare a lavorare io (Cris♠️) guida...