Capitolo XIV

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Intanto Ghilbert, fermata l'emorragia al polso, si guardò attorno, per capire dove erano atterrati. Durante gli ultimi anni, aveva percorso il regno in lungo e in largo e non ci mise molto a capire in quale luogo si trovavano.

"Bene, non poteva andare peggio, siamo nella foresta vergine, dalla parte opposta di dove dovremmo essere. Dobbiamo andare verso est, nord-est per la precisione!" Disse infine indicando la direzione da prendere con un gesto della mano.

"Perché proprio a nord-est? Cosa c'è là?"

"La montagna del Sole!"

"Cosa? Ma tu devi essere pazzo! Abbiamo i draghi alle costole e tu dove vuoi andare, tra le loro fauci? Te lo scordi, io vado ad ovest, a chiedere asilo al re di Zefil!" Rispose spaventato Malcom.

Ghilbert, stanco e sporco, non aveva voglia di discutere con un giovane re spaventato e viziato e convenne che forse sarebbe stato di maggiore utilità se lo avesse messo al sicuro in un castello; da solo si sarebbe mosso più velocemente e un'alleanza del regno dell'ovest non era da scartare.

"D'accordo, passeremo dal regno di Zefil e voi potrete chiedere aiuto, quando i draghi si scateneranno, avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Ai tempi della prima grande guerra, gli uomini vinsero solo perché erano uniti! Ora però muoviamoci ad uscire dalla foresta, quelle nuvole non mi piacciono!".

Il cielo si stava annuvolando velocemente e in lontananza si sentivano tuoni rombare e lampi squarciavano il buio della foresta.

La tempesta, avanzando ad una velocità inimmaginabile, li colse quando erano ancora nel folto degli alberi, inzuppandoli come due pulcini.

"Dobbiamo trovare un riparo, non possiamo proseguire!" Urlò Malcom per sovrastare lo scrosciare dell'acqua e il rombo dei tuoni.

"Laggiù, c'è un vecchio tempio dei maghi!".

"Appena in tempo, la foresta è diventata un lago! Qui siamo all'asciutto, il tempio è stato costruito su una collina, evidentemente capita spesso che qui tutto si allaghi e i maghi furono previdenti!".

"Speriamo solo che non duri a lungo, potremmo essere individuati dai draghi se stiamo fermi per troppo tempo!" Disse Malcom togliendosi la camicia bagnata.

"Non corriamo quel pericolo, questo tempio è un luogo sicuro, protetto con la magia. Quelle pietre all'ingresso sono magiche, credo si chiamino Zefili!" Rispose Ghilbert spogliandosi a sua volta.

"Cerchiamo della legna per accendere un fuoco o prenderemo un malanno!" Disse poi guardandosi attorno.

"Qui c'è una torcia, ma come l'accendiamo?" Disse Malcom staccando una vecchia torcia dal muro.

"Il mio acciarino è umido, ma forse con questi pugnali, sfregandoli faremo qualche scintilla!"

"Proviamo!" Disse Malcom senza troppa convinzione.

Dopo molti tentativi, andati tutti a vuoto, si sedettero esausti e sconsolati.

"È inutile! Qui è tutto umido! Almeno ci siamo scaldati muovendoci, proviamo a cercare qualcosa d'utile, magari qualche vecchio abito da mago".

Malcom annuì e alzatosi si diresse con Ghilbert verso il fondo del tempio, in cerca d'oggetti utili. Le pareti erano piene di torce e armi e stranamente, non vi era l'altare. La costruzione era a pianta circolare con una fila di colonne interne, quasi fosse un'arena.

Il buio scese inesorabile e improvvisamente le torce si accesero per magia, facendo saltare dallo spavento i due giovani.

"Magia! Bene, almeno non moriremo di freddo!" Esclamò Ghilbert riavutosi dallo spavento.

"Peccato non ci sia niente da mangiare!" Disse Malcom portandosi una mano sul suo stomaco vuoto.

Il giovane re aveva appena finito di parlare, quando una grande nube avvolse il centro del tempio e appena si fu dissolta, un tavolo imbandito e due sedie comparvero davanti a loro.

"Diceva, sua altezza, chieda e le sarà dato!" Rise Ghilbert divertito.

La magia non gli era mai veramente piaciuta, ma quando era utile e tempestiva come quella...

"Dopo cena cosa ne dice, maestà, se prendiamo in prestito due spade e ci alleniamo un po'? Questi luoghi sono pericolosi, meglio sapersi difendere!"

"D'accordo, se vuoi puoi chiamarmi Malcom, scusa per lo sfogo di prima, ero spaventato e affamato. Dovremo trascorrere molto tempo insieme, tanto vale cercare di conoscerci meglio. Sono curioso di capire, cosa abbia gettato mia sorella tra le tue braccia! Lei ti ama vero?" Disse infine sorridendogli per la prima volta.

"Credo di sì! Ti avevo mal giudicato, con la pancia piena sei decisamente più affabile, avremo tempo per conoscerci, spero anche un futuro. Io purtroppo non ho molte speranze per me, spero solo di vedere i draghi annientati, prima di morire!" Disse Ghilbert stringendo un pugno in segno di sfida.

"Rimandiamo a domani mattina il duello, siamo stanchi, riposiamo! La magia ci proteggerà!" Disse poi sbadigliando platealmente.

"D'accordo" Convenne Malcom sdraiandosi in un angolo.

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