Nella foresta bruna...
"Draugdin, sono felice che tu sia mio padre, non mi ero mai sentita veramente figlia del re, eravamo così diversi!" Un velo di tristezza la avvolse, avrebbe voluto parlare con il re prima che morisse, per chiedere scusa per tutti i guai che gli aveva procurato.
"Fra due giorni arriveremo al regno del nord, per il momento forse sarà meglio che nessuno sappia che non sei la figlia legittima del re di Zolforol, pensiamo a creare l'alleanza, le spiegazioni lasciamole al futuro, se ce ne sarà uno!"
Flinty annuì senza parlare, facendo solo un profondo sospiro, sentiva il destino dell'intera umanità caricato sulle sue spalle, da quella alleanza, sarebbe dipeso il buon esito della battaglia, che di lì a poco sarebbe scoppiata tra loro e i draghi.
"Alt! Fermi dove siete, identificatevi!"
Un drappello di guardie di confine del regno di Zaffil riscosse Flinty dai suoi torbidi pensieri, riportandola alla realtà.
"Deponete le armi, veniamo in pace! Io sono Flinty, figlia del defunto e compianto re di Zolforol e questi è Draugdin, mago del fuoco. Chiediamo di parlare con il vostro re!" Disse Flinty sfoderando tutto il suo coraggio.
"Vogliate scusare i nostri modi, ma un gruppo di ribelli si aggira da queste parti e abbiamo bisogno di prove certe. Potete provare chi dite di essere?"
"Non ho documenti o credenziali, se è questo che chiedete, ma forse ho qualcosa di meglio. Ero stata designata come sposa del vostro re, per suggellare un'alleanza, la cosa era stata tenuta segreta e solo poche persone ne erano a conoscenza, tra cui il capo dei servizi segreti: Rochnim; il cui vero nome è super segreto!" Disse Flinty sottovoce.
"Bene, non mi serve altro, salite dietro di me, Principessa, saremo al castello prima di sera!"
"Principessa Flinty, che gioia vederla, suo padre ci aveva comunicato che il matrimonio era stato rinviato a data da definire, a causa di una vostra grave malattia!" Disse il principe Nimorn, accogliendola con tutti gli onori.
"Mio padre è morto! Un drago ha attaccato il nostro regno! La situazione è grave, i draghi hanno dichiarato guerra e sono qui solo per chiedere il vostro aiuto. Portatemi dal re, non ho molto tempo, i draghi sono alle nostre spalle, ci cercano per ucciderci!" Disse la giovane, saltando i convenevoli, normalmente d'obbligo tra principi.
Nimorn, che fortunatamente era un ragazzo pratico, non si fece sconcertare da tali parole e voltatosi di scatto, fece cenno di seguirlo, congedando le guardie con un cenno secco.
Il re di Zaffil era anziano, ma molto saggio, ascoltò il racconto succinto della situazione, senza interrompere, quindi si disse addolorato per la morte del re e promise tutto l'aiuto possibile, lasciando a suo figlio il compito di organizzare l'esercito.
"Intanto manderò messaggeri in tutto il regno, ricostituiremo l'esercito del regno degli uomini e strapperemo il cuore dal petto di ogni drago che incrocerà la nostra strada!" Disse infine in un impeto d'orgoglio.
"Grazie! Mio padre così non sarà morto invano! Io e Draugdin siamo diretti alla montagna del Sole. Avremo bisogno che voi ci copriate le spalle, dobbiamo andare lassù a distruggere il loro libro degli incantesimi. Così facendo li indeboliremo, le loro protezioni cadranno, rendendoli vulnerabili ad ogni arma umana e voi potrete ucciderli con più facilità!"
"Domani mattina mio figlio Nimorn, vi scorterà fino al limitare della foresta bruna, poi nasconderà le vostre tracce e si dirigerà verso Zolforol. Figlio mio, che il cielo sia con te! Il destino di molte persone è nelle vostre mani Principessa, che il cielo sia anche con voi!" Detto ciò abbracciò suo figlio e Flinty, quindi si congedò e si ritirò nelle sue stanze, lasciandoli soli a discutere il piano nei dettagli.
Era ormai notte inoltrata quando si ritirarono nelle loro stanze per riposare qualche ora.
Flinty, distesa sul letto, pensava a Ghilbert, chissà dov'era, se stava bene? Ad un tratto un canto cristallino la ridestò dai suoi pensieri, era Draugdin sul terrazzo, che cantava al chiaro di luna, si affacciò alla finestra e si mise ad ascoltare, era una canzone triste e malinconica.
"Rose dell'età
S'intrecciano ormai sul mio viso
Vento, spazzare sento qua
Tutto quel dolore, che provato avrai.
Mago tu volerai
Vivrà in te la libertà
Vento gelido abbraccerai
E in un mondo di guerra sarai!
Solo accanto a te si compirà
Il destino mio e quello che sarà
Incespicando nell'odio che
Spegnere il tuo cuore cercherà
Perso, sospinto qua e là
Il mio amore forza ti darà."
"Che bella canzone" Disse Flinty uscendo sul terrazzo.
"È la strofa di una vecchia ballata, della grande guerra, la cantavano riferendosi al mio avo, fiduciosi che un giorno sarebbe tornato, magari con la testa di Herunàr, il re di tutti i draghi. Mia madre la cantava spesso e la insegnò anche a me". Disse Draugdin, commuovendosi nel ripensare a sua madre.
"È molto triste, ma forse finalmente potrà realizzarsi! Ora però dormiamo qualche ora, domani avremo bisogno di tutte le forze possibili.
La notte scese sui buoni e sui malvagi, l'indomani sarebbe stato un giorno importante per tutti.
Stava per iniziare una grande battaglia e una cosa era certa: il mondo sarebbe cambiato!
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Zolforol
FantasyUn mondo popolato da draghi e umani, una missione inaspettata e un amore proibito... I nostri protagonisti ne dovranno affrontare di cotte e di crude prima di poter mettere fine a questa storia. •~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~ ‼️Q...