Intanto Ghery e Mercl avevano aperto il tunnel e avanzavano al debole chiarore delle lanterne, verso l'altra roccaforte magica.
Glania all'ingresso stava in allerta, non si sentiva ancora in piena forma, ma le forze le stavano tornando velocemente, fra due ore al massimo avrebbe potuto seguire i suoi amici nella montagna.
Ad un tratto un rumore attirò la sua attenzione, tra la poca vegetazione, si muoveva una figura sospetta, con un'agilità fuori del comune.
"Chiunque tu sia esci allo scoperto, o pensavi veramente che saresti riuscito ad eludere il mio infallibile fiuto! Esci o ti incenerisco!" Disse Glania ringhiando minacciosa.
"No, no, non mi incenerire, non ho intenzioni belliche, stavo solo andando a casa, ma tu mi blocchi l'accesso! Cosa ci fa un drago ferito da queste parti, non sembri un esploratore!" Rispose il misterioso uomo, uscendo allo scoperto con le mani alzate.
Doveva avere non più di vent'anni, capelli rossi, lentiggini sul viso e due grandi occhi grigi; indossava un lungo mantello verde, fermato al collo da una spilla dorata a forma di goccia e tra le mani reggeva un classico bastone ricurvo da mago.
"Chi sei?" Chiese Glania squadrandolo dalla testa ai piedi.
"Mi chiamo Camal e tu?" Rispose il giovane avanzando di un passo.
"Il mio nome è Glania e pur essendo un drago, come già avevi capito, anche se non so come, non sono un drago esploratore e non ho intenzioni sanguinarie. Tu sembri un mago, lo sei?" Chiese poi guardandolo dritto negli occhi.
"Sì, sono un mago dell'acqua e per rispondere al tuo quesito, riesco a vedere la sincerità di un... essere, semplicemente guardandolo negli occhi. Sei molto lontana dalla tua tana, cosa ti ha portato fino a qua, se non sei un esploratore?" Disse Camal abbassando le mani e avanzando di altri due passi.
"È una storia molto lunga e tediosa, ti basti sapere che mio padre, il re di tutti i draghi, (nessuno può scegliersi quello che vorrebbe), ha nuovamente dichiarato guerra al genere umano e io mi sono schierata dalla vostra parte, contro di lui, per questo mi ha ferita e io sono fuggita. Un gruppo di guerrieri e un mio amico, Ghery, stanno percorrendo i cunicoli per raggiungere la vecchia roccaforte dei maghi per ..." Ma Camal non le lasciò finire la frase, affermando che non c'era tempo da perdere, la roccaforte era difesa dalla sua gente, maghi come lui e l'arrivo di intrusi avrebbe fatto scattare l'allarme e quindi l'attacco. Ghery e Mercl erano in pericolo!
Glania non se lo fece ripetere, pronunciò la parola magica, trasformandosi, con grande stupore di Camal, in una bellissima donna.
"Seguimi!" Disse Camal riavutosi dall'iniziale stupore.
Avevano percorso appena pochi metri, quando Glania si accasciò a terra dolorante.
"Vai avanti senza di me, temo che la mia ferita non fosse del tutto rimarginata, ti seguirò più tardi quando mi sarò ripresa!" Camal non se lo fece ripetere e adagiatala con la schiena contro la parete del cunicolo, riprese la sua folle corsa.
Rumori di battaglia riecheggiavano poco più avanti, nella montagna.
"Fermi! Sono amici, cessate l'attacco!" Urlò il giovane mago, frapponendosi tra i guerrieri e i maghi nascosti nell'oscurità.
L'attacco cessò all'istante e un mago dalla barba bianca, apparve dal nulla davanti a Ghery, che era ancora a terra dolorante.
"Chi siete?" Chiese imperioso.
"Accidenti, non potevate chiedercelo prima di attaccarci?" Disse alquanto seccato Ghery.
"Padre, calmatevi, questi sono valorosi guerrieri che cercavano di raggiungere la nostra roccaforte, per difendersi dall'attacco dei draghi. La guerra è ricominciata!" Disse Camal, porgendo poi una mano a Ghery per aiutarlo a rialzarsi.
"Deduco che tu abbia conosciuto Glania! Dov'è?" Chiese Ghery accettando la mano tesa.
"È entrata con me, ma la ferita le si è riaperta, si è fermata a riposare, ci seguirà più tardi" Rispose Camal sorridendo cordialmente al nuovo amico.
Quindi andò da suo padre e gli spiegò la situazione, come gliela aveva spiegata Glania e aggiunse un caloroso incitamento alla battaglia, rivolto ai suoi colleghi ancora nascosti nell'oscurità.
Senza parlare il mago più anziano si voltò e con un cenno imperioso della mano diede l'ordine di mostrarsi agli altri maghi.
"Credo sia venuto il momento di uscire allo scoperto!" disse infine, ripetendo le parole del figlio e sorridendogli.
"Noi siamo i maghi dell'acqua, discendenti dei valorosi maghi che scacciarono i draghi durante la prima guerra! Voi ora affermate che la guerra è ricominciata?" Chiese infine preoccupato.
"Sì, purtroppo i draghi sono stati provocati, abbiamo sottratto loro, letteralmente sotto il naso, il libro degli incantesimi e abbiamo tentato la fuga, ma durante l'incantesimo di teletrasporto, Herunàr ci ha interrotti e siamo stati divisi; io e Glania, sua figlia ribelle, siamo stati catapultati nella foresta di Kardi, quanto agli altri miei compagni: mio fratello Ghilbert, Draugdin, mago del fuoco, Flinty, principessa guerriera, suo fratello Malcom, re di Zolforol e la loro madre Geneve; non ho idea di dove siano finiti. Eravamo diretti alla montagna del Sole, per spezzare un incantesimo, che tiene prigioniero mio fratello e poi distruggere quel libro maledetto!" Disse Ghery tutto d'un fiato.
"Il libro ora dov'è?" Chiese il mago, dopo aver ascoltato il giovane senza interrompere.
"Era nelle mani di Draugdin". Rispose Glania comparendo dietro le spalle di Ghery, tra lo stupore di tutti, la giovane draghessa, anche se trasformata in sembianze umane, infatti, manteneva l'agilità dei draghi tanto che nessuno l'aveva sentita arrivare. Ghery rimase senza fiato; Glania aveva le sembianze di una donna bellissima, un viso leggermente spigoloso, ma dolce, incorniciato da due trecce rosso rubino, due occhi verdi come due smeraldi e un naso piccolo e ben tornito, come il resto del corpo, che indossando pantaloni aderenti e una casacca succinta, non nascondeva minimamente.
"Come stai?" Chiese premuroso e un po' impacciato.
"Meglio, ora non perdiamo altro tempo! Dobbiamo raggiungere la roccaforte e quindi proseguire per il monte. Possiamo contare sul vostro appoggio, Maghi?" Chiese infine guardando con sguardo penetrante, come solo un drago sapeva fare, il padre di Camal.
"Draugdin, antenato del grande mago che fuggì dalle prigioni dei draghi è vostro compagno? Bene! Avrete tutto l'aiuto che potremo darvi!
Ora andiamo, alla fortezza si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. Questa sera sarete nostri graditi ospiti, medicheremo le vostre ferite, banchetteremo insieme e domani con un buon piano, andremo in battaglia!".
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Zolforol
FantasyUn mondo popolato da draghi e umani, una missione inaspettata e un amore proibito... I nostri protagonisti ne dovranno affrontare di cotte e di crude prima di poter mettere fine a questa storia. •~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~ ‼️Q...