Malcom si riprese quando già la sera era scesa, un fuoco ardeva a poca distanza da lui, le sue ferite erano state medicate e voci amiche lo circondavano indaffarate.
"Finalmente si è svegliato Sire, ha fame?"
"Chi sei e dove siamo?" Chiese disorientato Malcom.
"Mi perdoni Sire, io mi chiamo Numenon e sono il figlio maggiore del arcimago dell'aria. In questo momento ci troviamo sulla sommità della montagna del Sole, vicino all'altare sacrificale e ci stiamo preparando ad accogliere i draghi che presto ci piomberanno addosso!"
Un quadro della situazione non certo incoraggiante, anzi!
Malcom affamato, accettò con gratitudine la zuppa calda che gli veniva offerta e mentre mangiava si guardò attorno.
Una ventina di maghi circolavano per il campo indaffarati, preparando le difese, dall'altra parte del focolare acceso vide Draugdin inginocchiato davanti ad un giaciglio e Flinty e Ghery erano accanto a lui; certamente Ghilbert era sdraiato lì.
Glania arrivò poco dopo, planando al centro del campo, e dopo aver fatto rapporto all'arcimago, si trasformò in sembianze umane, facendo trasalire Malcom.
"Buona sera, Sire!" Esordì Glania inchinandosi fino a poggiare il ginocchio destro a terra.
"Buona sera a te, come sta Ghilbert?" Chiese Malcom senza troppi preamboli e non dando a vedere il suo stupore, per la trasformazione di Glania.
La giovane draghessa fece il punto della situazione che non era molto incoraggiante, Ghilbert aveva la febbre alta, il veleno gli aveva paralizzato le gambe e tutti temevano che non resistesse fino al momento del rito, la notte del giorno dopo.
Malcom chiese poi notizie sulla situazione bellica, che se possibile era ancora peggiore. I maghi della terra erano stati bloccati nel deserto da un'avanguardia di draghi, capeggiati da Glasparo e avevano dovuto ripiegare nella foresta dei Kardi. Giunti lì avevano chiesto l'aiuto dei maghi dell'acqua che avevano invertito la loro marcia ed erano corsi in loro soccorso, solo per finire in un'imboscata preparata per loro da un altro gruppo di draghi. Gli uomini di Zolforol e Zefil e Zaffil erano in marcia, ma non sarebbero arrivati lì prima di tre giorni, sempre che non venissero fermati da altri draghi e per completare il quadro già catastrofico, Herunar, ferito da Ghilbert nel fisico e nell'onore, si era asserragliato nella sua tana prendendo in ostaggio la regina Geneve e minacciando di ucciderla se non gli verrà consegnato libro e Ghilbert.
"Bene!" Disse esasperato Malcom, poi si alzò ed andò dai suoi amici.
Ghilbert giaceva semi svenuto su un giaciglio di fortuna a fianco dell'altare, il suo viso aveva un colorito tanto pallido da sembrare un fantasma; Flinty non si accorse neppure del fratello, con gli occhi gonfi di chi aveva pianto per ore, bagnava la fronte all'amato senza sosta.
"Vedrai che ce la farà! Ha un fisico forte e ti ama profondamente, se non fosse per ciò si sarebbe già lasciato morire; durante il viaggio mi ha confidato che per te andrebbe fino all'inferno e non si arrenderà!"
"Anch'io lo amo!" Disse Flinty singhiozzando.
La notte scese, nuvole nere coprirono la luna e un'oscurità minacciosa li avvolse.
Numenon e i suoi maghi, si appostarono vicino all'uscita della tana, in cima alle scale, certi che Herunar li avrebbe attaccati col favore delle tenebre mentre Draugdin eresse una barriera protettiva attorno all'altare e a Ghilbert.
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Zolforol
FantasyUn mondo popolato da draghi e umani, una missione inaspettata e un amore proibito... I nostri protagonisti ne dovranno affrontare di cotte e di crude prima di poter mettere fine a questa storia. •~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~ ‼️Q...