18 Marzo, 2966
Il sudore mi ricopriva il corpo. Scattai in piedi e corsi verso il bagno appena in tempo per rimettere il contenuto del mio stomaco giù per i condotti del water anziché sul tappeto lussuoso.
L'eco delle parole di Valentine continuava ad aleggiare nel mio cervello. Quell'incubo... Nae, non un incubo, un ricordo.
Uno davvero molto spiacevole.Il modo migliore che conoscevo per scacciare simili pensieri era la palestra. Feci una piccola incursione nella stanza del Principe Ghiacciolo, trovandola vuota, prima di scendere al piano terra in direzione del santuario della rimozione dei ricordi spiacevoli. Nessun pensiero molesto su Valentine. Solo esercizi, sudore e ancora esercizi.
Avevo davvero tanti ricordi da allontanare, nell'ultimo periodo. Ormai iniziavo a intravedere di nuovo la mia muscolatura, anche se non ero neanche in minima parte vicina alla forma fisica di un tempo. Ma almeno non avrei avuto problemi a sollevare un po' di ghisa.
Programmai un circuito e iniziai con la prima macchina. Ero arrivata alla terza quando avvertii l'ingresso di una persona.
Dal riflesso dell'attrezzo che avevo di fronte, scoprii si trattasse di Larimar, così continuai a flettere i muscoli nell'eseguire la serie e lui non parlò finché non ebbi finito. Quando lo fece, però, era evidente fosse irritato.—Sei entrata nella mia camera— disse con quella sua voce gelida.
—Sai, se non avessi voluto visite non programmate, avresti potuto chiudere la porta— appoggiai i pesi ai miei piedi e mi avvicinai, incurante del suo sguardo omicida. —Non fare il moccioso. Ho solo pensato non fosse il caso di allenarmi con gli abiti da lavoro—
In realtà, ero entrata per cercarlo. Non che avesse senso adesso, lo ammetto, ma il sogno che avevo avuto mi aveva scossa e qualcosa nella sua presenza stoica e inflessibile mi dava un inspiegabile conforto.
—Non apprezzo che si entri nella mia camera quando non ci sono—
Che tono sussiegoso!
—Oh leannan, anche io avrei preferito ci fossi. Vedi, non mi sarei fatta mancare di annunciare la mia presenza infilandomi dolcemente sotto le tue coperte—Muovendomi con lenta sensualità, spostai i capelli su una spalla, godendomi il modo con cui il suo sguardo sembrava seguire ogni mio gesto. Aye, il Principe Ghiacciolo era stato beccato, i suoi indisciplinati occhi blu erano stati quasi totalmente inglobati dalla pupilla, e ora stavano vagando sul mio corpo.
Avvertivo l'intensità del suo sguardo bruciarmi ogni punto che sorvolava, dalla goccia di sudore che scendeva lungo la clavicola, scomparendo al di sotto della maglietta, fino alla leggera curva dei seni e al lembo di pancia lasciato scoperto dalla maglietta che avevo raccolto. Gli addominali... Non erano l'unica cosa in mostra, ricordai, non appena lo udii emettere un sibilo.
Mi insultai mentalmente, girandomi e fingendomi interessata all'improvviso ad un manubrio in quello che di certo non era neoprene.
Non volevo rispondere a ulteriori domande sulla mia morte.
Sapevo dovesse aver visto la cicatrice. Era ancora rossastra ai bordi, quindi tutt'altro che invisibile sul pallore della mia pelle. Purtroppo, mi dimenticai anche delle cicatrici che mi deturpavano la schiena.Larimar inspirò in modo rumoroso e all'espirazione seguì un mormorio —Sono orribili —
Sbuffai. —Sei davvero bravo a fare i complimenti alle donne, te l'hanno mai detto? —
—Non ne ho mai avuto bisogno. So come fingermi interessato a ciò che dicono e questo solitamente basta—
Scossi la testa, ma tornai a girarmi, consapevole fosse ormai inutile nascondere il petto.—Sei piena di questi segni antiestetici. Potrei chiamare un Verde per sistemarti. Non ci vorrebbe molto tempo—
—Non ho bisogno di essere sistemata— quasi ringhiai l'ultima parola, afferrando il manubrio su cui poco prima fingevo interesse e avviando una serie di esercizi per i tricipiti.
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Progetto Triskelion ∴ Il Risveglio
Science FictionInghilterra, anno 2027. Amneris è un'agente speciale alle costole di uno dei più pericolosi serial killer del secolo. L'ha quasi preso. Ci è vicina, così vicina... Luogo ignoto, Anno corrente 2966. Amneris non sa dov'è, non sa che anno è, non conosc...