—Sembrerebbe proprio una sua caratteristica— commentò sardonico Larimar, guardando con indifferenza la ragazza a terra.
Io ero già volato al suo fianco, per assicurarmi che, cadendo, non avesse sbattuto la testa. Da un controllo approssimativo, pareva tutto a posto, ma era meglio farla vedere a un Verde qualificato. La mia esperienza diretta di colpi alla testa non poteva certo competere con anni di studio.
Larimar trasportò la ragazza fino alla sua residenza e, grazie alla Madre o alla fortuna, non incontrammo nessuno lungo il tragitto.
Non che avrebbero osato chiedere spiegazioni a un Indaco per la ragazza svenuta tra le sue braccia. No, la mia preoccupazione era che Larimar si potesse affaticare nel caso ci avessero interrotto come all'andata. Anche se sembrava un po' smunta, avrei giurato non fosse molto leggera. Se avessi dovuto tenerla io, l'avrei fatta cadere al primo chilometro.
Invece, eccoci nella Camera Smeraldo, con la donna ancora priva di sensi e distesa sotto le coperte mentre la nostra vecchia compagna della Classe della Scelta ne controllava i valori.
Melange era stata gentile a precipitarsi a casa di Larimar in quel modo, ma non era il suo buon carattere che ci aveva spinto a contattarla, quanto la sua discrezione. Comprendevo la necessità di Larimar di mantenere in silenzio la presenza di quella ragazza in casa sua. Tanto più che non sapevamo chi fosse.
—Strano non abbia una Ragnatela con sé— borbottò Melange.
La osservai anche io. Nessun braccialetto, orecchino, spilla, anello, collana... Non avevo notato la loro assenza, ma solo perché davo per scontato che tutti ne portassero uno. Chi non lo faceva?
Avvertii la catenina che circondava il mio polso, esattamente al di sotto del bracciale di mia madre. Era stato un regalo dei miei bisnonni alla nascita, mai cambiato da quando avevo fatto il Salto.
Larimar, al contrario, se n'era fatto fare uno nuovo al compimento del ventunesimo anno. L'anello scintillava sul suo anulare. Un lapislazzulo, la sua Pietra Energetica, senza la quale non poteva stabilire comunicazioni a distanza.
Quelli che all'apparenza potevano sembrare inutili gioielli, erano dispositivi necessari e indispensabili.
Contenevano tutti i dati sanitari e i crediti lavorativi o, se eri troppo piccolo, quelli dei tuoi genitori.Forse per quello la ragazza diceva di non poter pagare? In effetti, molto più logico della possibilità che non avesse maturato neanche un credito in tutta la sua vita...
—Beh, no, in realtà non è la prima volta che mi capita di osservarlo in un paziente— continuò la sua conversazione a senso unico la Guaritrice. —Chi fa il Salto da una Luna a un'altra sembra "smarrirlo" per poi farsene dare uno vergine. Aiuta a far perdere le proprie tracce, dopotutto. Però la ragazza dimostra qualche anno in più degli usuali ventuno... Ciano, emh, chiedo scusa, Veggente Cadmio, le dispiacerebbe aiutarmi a spogliare la ragazza?—
Sorrisi a Melange, per niente infastidito dal suo piccolo lapsus. Con il massimo rispetto possibile, tenni sollevato il busto della ragazza mentre la Guaritrice la spogliava, arrivando a chiudere gli occhi quando scoprimmo che non indossava biancheria.
Larimar si era girato, fingendo di essere perso nella contemplazione del precipizio che si scorgeva dalla finestra di quella camera. Anche io avrei voluto sottrarmi a quel compito, perché ciò che vidi mi lasciò turbato. Non era il primo corpo nudo di donna che mi trovavo davanti: avevo passato quasi tutto il mio tempo libero con Larimar e posso affermare che il rifiuto del ragazzo verso i piaceri della carne era qualcosa di davvero molto unico nella sua Luna.
Il problema erano i segni sul corpo della sconosciuta. Era ricoperta di cicatrici. Ne aveva in numero così elevato... Piccole, bianche, rugose, superficiali, spesse, piatte, profonde, sollevate. Di tutti i tipi, forme o colori. Possibile che avesse subìto le stesse cure amorevoli che per anni mi erano state riservate dal mio stesso padre? Di sicuro, erano una testimonianza palpabile delle sofferenze che aveva dovuto affrontare.
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Progetto Triskelion ∴ Il Risveglio
Science-FictionInghilterra, anno 2027. Amneris è un'agente speciale alle costole di uno dei più pericolosi serial killer del secolo. L'ha quasi preso. Ci è vicina, così vicina... Luogo ignoto, Anno corrente 2966. Amneris non sa dov'è, non sa che anno è, non conosc...