Chapter 16 - ⭒Dimples on his cheeks⭒

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—Perché stasera ceniamo nella saletta più piccola, mentre l'altra sera abbiamo dovuto mangiare in quel tavolo lungo e ridicolo? — protestai, affondando nello schienale imbottito di quella sedia.
Anche la seduta era senza dubbio molto più comoda. Le altre sembravano essere costruite nell'esatto opposto di ciò che affermavano gli studi sull'ergonomia.
Qui tutto era disposto per mettermi a mio agio, dalle dimensioni più ridotte del tavolo alle sedie, fino alla compagnia.

La presenza di Cadmio rendeva Larimar più rilassato, anche se solo un occhio esperto come il mio avrebbe notato la differenza nel suo rigido atteggiamento. Cadmio doveva essere una persona speciale, se riusciva ad avere un simile effetto sul Principe Ghiacciolo.
Lo ammetto, all'inizio non ero sicura di aver apprezzato l'interruzione di quel ragazzo. For God's sake, ancora non avevo un verdetto certo su come mi sentissi: ero impaziente di interrompere il lungo periodo di astinenza forzata, ma baciare Larimar...

Mi accorsi che il mio sguardo era tornato a cadere sulle due linee di carne tese e sottili delle labbra di Larimar quando queste si aprirono per rispondermi.
—Perché sia io che Cadmio preferiamo la Sala dei Ciclamini, molto più intima e riservata— poi, con lo stesso garbo con cui aveva parlato, sollevò la forchetta e diede inizio al pasto con un cortese —Buon appetito—.

—E perché allora non abbiamo cenato qui anche l'altro giorno? — continuai, infilando la forchetta nel piatto e studiando la strana consistenza molliccia e filamentosa di quel risotto.
—Mi domando se fai domande anche mentre dormi — esclamò lui seccato. Dimenticando i suoi modi raffinati arrivò addirittura a sospirare e io ridacchiai, per poi fingermi subito dopo imbronciata nel notare lo sguardo attento di Cadmio su di me.

Per tenermi impegnata mi infilai in bocca una forchettata piena di quello che risultò il più buon risotto che avessi mai mangiato. Subito scordai di dover essere immusonita. —Bloody Hell! L'ha fatto Hortensia? È eccezionale! — esclamai, con un gemito stillante apprezzamento.
—Le farò sapere che ha incontrato un giudizio favorevole da parte tua—
Forse era una presa in giro educata, ma me la lasciai scivolare addosso. Se dovevo rinunciare a bacon e Nutella, potevo anche consolarmi con questo genere di prelibatezze.
Per un po', almeno.
—C'è del pane da qualche parte? — ruppi ancora una volta il silenzio.
—Chiedo perdono, pane? Vorresti aggiungere un carboidrato a questo piatto? —
—Non scandalizzarti così tanto o Cadmio potrebbe pensare che ti sia finalmente uscita la bacchetta che hai infilata nel c...—
—Davvero, non è necessario essere così scortesi— mi rimbrottò prima che avessi concluso.
—Nel calzino— conclusi. —Dovresti proprio smettere di interrompermi. È un brutto vizio, lo sai? —
Larimar grugnì, o forse fu Cadmio, che stava tentando invano di trattenere la risata.

Ah ha! Quindi era anche lui nel team Rompiamo il Ghiaccio a Larimar!

—Larimar ha una dieta molto controllata— commentò il ragazzo, con tutta probabilità sentitosi interpellato dal mio sguardo puntato.
—Non ci credo! Un'altra cosa in cui ricerca perfezione e serietà? Sei un fissato della dieta, Larimar? Non dirmelo: proteine, proteine e... No, aspetta, di proteine non se ne trova quasi in questa casa! Solo bacche, radici e insalata per conigli. O forse preferisci broccoli, asparagi, cavolini di Bruxelles e tutto quel che c'è di verde e puzzolente? —
—Le proteine ci sono, anche in questo piatto, e sono perfettamente equilibrate all'apporto nutritivo degli altri alimenti. E non sminuirei l'importanza delle verdure verdi, perché sono ricche di vitamine e altre sostanze depurative per l'organismo. Adesso basta parlare, mangia. Non vorrei restassi senza energie per porre tutte le tue illuminanti domande—
—Che premuroso. Non è un angioletto, Cadmio? Anzi, un cucciolotto—
Larimar fece una smorfia prima di infilarsi anche lui una forchettata in bocca e fingere di ignorarmi, masticando con meticoloso garbo i suoi chicchi di riso.
—D'accordo, beh, se non posso avere del pane, almeno potremmo accompagnare con un po' di vino? Ho origini italiane, sapete? Mia madre diceva che il mio gusto a tavola fosse una delle rare cose acquisite dal suo lato. Certo, capita quando vieni praticamente cresciuta dalla nonna paterna, ma comunque...—

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