—Dovresti smetterla di tormentarti in questo modo, Corniola. Sei ridicola—
—Taci, Diaspro. Cosa vuoi saperne tu? Per attrarre un'inutile figlia di Rossi basta non avere paglia tra i vestiti—
—Non riesco ancora a credere alle mie orecchie, dico davvero. Accompagnarsi a una figlia di quegli zotici contadinotti... Come hai potuto? — squittì Ossidiana, dal suo angolo.Buttai il torsolo della mela appena masticato in direzione della finestra, restando a osservare con annoiata indifferenza come il mio lancio maldestro avesse mancato di quasi mezzo metro il foro, rotolando fino a che le gambe di un tavolino non ne avevano fermato la marcia.
—Evidentemente, quella biondina deve aver imparato qualche trucchetto tra i rozzi Rossi di cui voi ragazzine Indaco siete all'oscuro. Chissà cos'ha osservato mentre badava alle capre...—
—Ricordami perché ti permetto ancora di tediarci con la tua presenza, Sodalite— borbottai, allungandomi con immensa lentezza verso il bicchiere alla mia sinistra.
Bicchiere vuoto, constatai.
E anche la bottiglia del dolce alcolico pareva essere nella stessa condizione.
Eravamo in tre, dunque.Non ero altro che un guscio vuoto di me stesso. Qualcosa dentro di me sembrava essersi rovinato. Da qualche giorno, il sole appariva tiepido, la brezza primaverile fastidiosa e il gusto del cibo cartone.
L'unico momento in cui la mia mente si rianimava era quando tornavo col pensiero ad Albicocca.
Quella ragazzina falsa e bugiarda. Come avevo fatto a cascarci in quel modo?Le parole crudeli di mia madre affollarono la mia mente e non ebbi forza di scacciarle.
Forse ero davvero un patetico inetto. Un ragazzino mediocre, incapace di fare ragionamenti complessi. Un cagnolino da tenere al guinzaglio perché non commettesse incidenti. Un ingenuo, talmente in cerca di amore e attenzioni da cadere facile preda della prima donna che credevo fedele, genuina e innocente.—Occhi su di me, prego. Ho un premio da conquistare questa sera—
—Il premio in questione ti scivola dalle dita da circa... Due anni? O forse di più, considerando che la mamma ha orchestrato il congiungimento con Larimar da quando ancora non sapevate camminare— biascicai, sbadigliando.—Che scempiaggini! Sanno tutti che Larimar è nato con le scarpe—
—Si dice nascere con la camicia, Sodalite. Diaspro, perché questo sassolino con la testa bacata è in questa casa? Non bastava la mocciosa? —Ignorai il singulto e il verso indispettito che provennero dal lato della stanza in cui si erano stravaccati i due figli di Indaco.
—Nostra madre sta intrattenendo il padre di Sodalite, Iola... O te ne sei dimenticata? —
—Ah. Giusto— lanciò un ultimo sguardo disgustato nella loro direzione, prima di girarsi nuovamente verso lo specchio a figura intera. —Beh, in ogni caso, dovrei indossare o meno una sottoveste? Suppongo mi porterà alla Belladonna Danzante. Aventurine ci è stata qualche mese fa ed era estasiata da questo nuovo locale...——Aventurine è magnifica. Un vero peccato che sia la cugina di quel Pirite— borbottò Ossidiana, ignorata da tutti.
—Dicono che il vedo non vedo sia sensuale, Iola, ma nel tuo caso posso assicurarti che con la luce giusta posso vedere tutto. Le mie cornee stanno sanguinando——Come sei melodrammatico, Diaspro. Una donna splendida come tua sorella è da ammirare. Sei perfetta, incantevole gemma. Ogni singola persona resterà abbagliata dal tuo fulgore quando passerai loro vicino. Se Larimar non abbocca all'amo questa volta, allora ciò che si dice in giro su di lui e quel suo amico Veggente dovrà sicuramente essere...—
—Non calunniare il mio futuro compagno, Sodalite— lo rimproverò Corniola, pur con un sorriso soddisfatto sulle labbra dipinte di rosa.
Come tutte le donne, apprezzava un complimento, anche se espresso da un mollusco senza spina dorsale.
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Progetto Triskelion ∴ Il Risveglio
Sci-fiInghilterra, anno 2027. Amneris è un'agente speciale alle costole di uno dei più pericolosi serial killer del secolo. L'ha quasi preso. Ci è vicina, così vicina... Luogo ignoto, Anno corrente 2966. Amneris non sa dov'è, non sa che anno è, non conosc...