Capitolo 31 SENZA DI LUI

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ANNA

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ANNA

Suona la sveglia.. sono le 6:15 ... ma la guardo fissa già da 1 ora... mi alzo e mi strascino in bagno.. sono rientrata subito a lavoro avevo bisogno di distrarmi..

Ma niente è più come prima... la mia vita è in pezzi... ma è stata una mia scelta...
Penso a Luis, praticamente ogni minuto... guardo il suo numero per ore... vorrei solo chiamarlo, vorrei solo sentire la sua voce per pochi secondi... ho paura di dimenticarlo.. magari è già con un altra... magari lui si è già dimenticato...

Salgo in macchina, la musica è accesa ma non ci sono colonne sonore per un momento così... ci sono solo canzoni che parlano di lui... la prima è KISS ME... ripenso a quel bacio... e ha quella notte ... continuamente... se mi concentro solo su di lui.. posso avvertire ancora i brividi che mi ha provocato...

Arrivo a lavoro , neanche il caffè ha più lo stesso sapore... fumo da sola in un angolo fuori... voglio solo il silenzio ... mi hanno chiesto tutti come sono andate le ferie, Lucrezia mi ha dato due pizzichi  seguiti da almeno 10 offese il primo giorno, perché me ne sono andata senza avvertirla e perché non l'ho mai chiamata.

Elia mi chiede continuamente come sto, la verità è che non lo so neanche io.. direi male considerando i pianti che mi sono fatta ogni notte nelle ultime settimane...
Ma la mia risposta è sempre bene..
Non voglio che si preoccupino o che mi facciano domande..

Le giornate sono tutte uguali di nuovo ma finisco sempre qui in macchina con la musica a tutto volume... sono poco vicino casa... è pieno di campi coltrati... guardo il tramonto è chiudo gli occhi aspettando che il sole si addormenti ... non è pace o star bene... è solo la sua assenza che mi invade l'umore ...
In quel momento squilla il telefono ...

MAMMA : 《 Amore sono la mamma come stai? 》

ANNA : 《 Bene... tu ?》

MAMMA : 《 Non dire bene... si vede che non stai bene ... è un momento difficile vuoi che vengo da te? 》

Non abitano in Italia ci siamo separati quando avevo 18 anni stanno in Olanda avevano bisogno di cose nuove lei mia sorella più piccola e Claudio suo marito... avevano bisogno di ricominciare e in un estate hanno lasciato tutto comprese io e mia sorella più grande che allora andava all'università a Roma... e hanno cambiato vita... ho sofferto la loro assenza abbastanza da diventare un abitudine... il problema della distanza è questo per quanto lei ci provi... viviamo due vite diverse .. non sono I Km ma la differenza di pensieri... io ho lottato per restare sempre una colonna portante per tutti... lei no..  questo strano egoismo ... ci ha separato in tutto e per tutto... ma gli voglio bene lo stesso... e non voglio che si preoccupi...

ANNA : 《 Mamma è tutto ok... davvero non ti preoccupare... ti chiamo se ho bisogno... 》

MAMMA : 《 Tu non chiami .... affatto... figuriamoci se hai bisogno...》

ANNA : 《 Va bene mamma... ti chiamerò promesso ora devo andare ti voglio bene.》

Stacco prima che possa rispondere... domani mi richiamerà e dirà di nuovo le stesse cose... conosco queste telefonate a memoria...

Mio padre.. è un uomo di cui ricordo poco ...e quello che ricordo è parte dei miei traumi... era un uomo violento... mi ha segnato come figlia... e crescendo questi traumi mi hanno segnato come donna...
Ho elaborato il tutto... negli anni ... ma non c'è perdono per lui... non ci sarà mai spazio nella mia vita... e io non sarò mai parte della sua..

Ormai è del tutto buio..  e la notte qui non è mai accesa... vorrei essere ancora a New york vorrei passeggiare con Luis a Central Park... e vorrei appoggiarmi sulla sua spalla... ascoltando la sua voce... vorrei.. vorrei... eccole qui di nuovo le lacrime..
SENZA DI LUI  ... resta questo di me... lacrime e una finta bugia del mio stare bene... 

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