Capito 35 PER LEI

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LUIS

Ieri sera è stato un incubo, sentirla piangere così è stato straziante non mi ha più risposto, ho tentato di richiamarla più volte.. ma niente non ho passato il resto della giornata a pensare a lei... e alle 21:00 mi sono  deciso ho cancellato gli impegni e sono andato dritto in aeroporto, non ho guardato i voli meno costosi ... ne volevo uno solo uno quello che mi avrebbe portato da lei ...

Scendo a Roma, sono già stato qui molte volte e per quanto Roma sia bella, è troppo caotica, non si capisce niente la gente non ha una direzione camminano tutti con la testa bassa senza guardare davanti .... la verità è che  neanche io so dove andare ho passato il viaggio a cercare di ricostruire la sua vita e capire dove è casa sua la sua città, ma ho trovato solo il suo posto di lavoro...

È giovedì sicuramente sarà lì.. prendo il primo taxi che arriva e non mi importa quanto sia il costo gli do il nome del posto, e lui lo mette sul navigatore, mi dice che è in Toscana e ci vorranno circa due ore e mezzo ad arrivare... mi chiede da dove arrivo e come mai tanta fretta, non mi sembra di essere così impaziente, ma il tassita dice che sembro uno che sta perdendo l'occasione della vita... e forse in un certo senso è proprio così che me sento... ho paura, di vederla star male, che gli sia successo qualcosa... lei ha bisogno di me lo so... ma so perfettamente di quanto IO HO BISOGNO DI LEI ...

Dopo quasi tre ore di viaggio arriviamo in questo posto, saluto il tassista e lo pago è stato molto gentile, poi guardo questo immenso posto che visto da fuori non è un granché è tutto grigio non ci sono fiori è tutto cupo... capisco meglio i suoi racconti su questo posto ..sento il rumore delle macchine in funzione sono quasi le 17... voglio fargli una sorpresa ,riconosco la sua macchina è parcheggiata davanti all'entrata, lo so che è la sua ha la fiancata tutta graffiata ed è grigia, mi ha raccontato cosa ha combinato con quella macchina ed è un miracolo che cammini ancora, mi fa ridere il pensiero di lei alla guida, è davvero distratta e davvero bassa è già tanto che arriva ai pedali..

Aspetto che arrivino le 17:00 sento suonare una campanella, cominciano ad uscire tutti insieme ci sono un sacco di persone, sembra quasi una scuola hanno tutti la stessa divisa, parlano tra di sé mentre mi guardano... non capisco cosa ci sia di strano in me... e non capisco neanche cosa dicono in realtà...

Sono le 17:15 e non la vedo uscire, comincio a preoccuparmi non vorrei aver sbagliato posto... pochi minuti dopo la vedo uscire ha la coda alta e cammina mentre fruga nella borsa è vestita come tutti gli altri, ma non c'è un capo che non gli doni, porta gli occhiali non l'ho mai vista.. non li hai mai messi quando era a New York..ma piace sempre allo stesso modo la trovo bellissima..  la guardo in attesa che mi veda... il cuore mi batte a mille.. ma la vedo sta bene, e questo mi rasserena... è ha pochi metri da me.. è quando mi vede gli casca tutto dalla mani... corre verso di me.. e  finalmente dopo settimane risento quel calore, quel profumo, è tra le mie braccia mi sento di nuovo completo... lei è sempre lei... non c'è niente di paragonabile ... mi sento di nuovo io .. mi sento di nuovo bene.

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