Non avevo mai provato una stanchezza simile. Le gambe mi tremavano, le braccia sembravano di piombo, e il respiro usciva affannoso dalle mie labbra.
Avevo vinto, avevo respinto quella creatura oscura. Ma a quale costo?
Mi guardai le mani tremanti, ancora macchiate da un'ombra invisibile. Sentivo il potere delle tenebre ancora vibrare sotto la mia pelle, una forza che non avevo completamente abbandonato, anche dopo la fine dello scontro.
Era come una presenza costante, nascosta, che mi sussurrava da qualche angolo oscuro della mia mente.
"Sei sicura di stare bene?" La voce di Kael era distante, come se non fosse davvero preoccupato per la mia condizione, ma piuttosto per quello che avevo appena mostrato.
"Sì," risposi, anche se sapevo di mentire. Ogni muscolo del mio corpo gridava di dolore, come se una forza invisibile mi stesse strappando dall'interno.
Ma non potevo mostrarmi debole davanti a lui, non dopo quello che era successo.
Kael annuì, ma i suoi occhi tradivano la sua esitazione. "Hai usato il potere delle ombre in un modo che non avevo mai visto prima," disse. "Hai controllato quella creatura con una forza che non avrei creduto possibile, per qualcuno al tuo livello."
Alzai lo sguardo verso di lui. "Questo significa che sto migliorando?"
"No," rispose rapidamente. "Significa che stai diventando più pericolosa. Per te stessa."
Quelle parole mi colpirono come un pugno. Mi voltai, cercando di nascondere il mio disagio. "Pensavo che controllare le ombre fosse quello che volevi."
"Non si tratta solo di controllo," disse Kael, avvicinandosi. "Si tratta di equilibrio. Se usi troppo quel potere, se ti affidi ad esso in modo eccessivo, le ombre ti consumeranno. Ogni volta che le richiami, stai cedendo una parte di te. E quella parte non tornerà mai indietro."
Sentii un brivido correre lungo la schiena. Non era solo una questione di energia fisica. Le ombre prendevano qualcos'altro. Qualcosa di più profondo.
"Cosa stai cercando di dirmi?" chiesi, cercando di mantenere la calma.
Kael sospirò, passandosi una mano tra i capelli. "Ti sto dicendo che il potere che possiedi è come un veleno. Può darti forza, ma ti distruggerà dall'interno, lentamente. Devi imparare a dosarlo, o rischi di perderti per sempre."
Quelle parole mi fecero venire voglia di urlare. Ero stufa di sentirmi come una bomba a orologeria, costantemente sul punto di esplodere.
"E tu come fai?" chiesi bruscamente. "Come fai a gestire il tuo potere senza che ti consumi?"
Kael esitò, e in quel momento capii che c'era molto di più dietro la sua storia. Lo avevo sempre sospettato, ma non avevo mai osato chiedergli del suo passato. Ma ora non potevo più ignorarlo.
"Non lo gestisco," disse infine, con un tono basso e cupo. "Le ombre mi hanno già consumato una volta. Ora vivo cercando di tenerle a bada, ma so che non sarà per sempre."
Lo guardai, incredula.
"Allora perché continui a usarle? Perché continui a fare quello che fai, sapendo che ti stanno distruggendo?"
Kael si voltò, fissando il vuoto tra gli alberi. "Perché non ho altra scelta. Sono legato a questo potere, così come lo sei tu. L'unica differenza è che tu hai ancora la possibilità di scegliere. Io l'ho già persa molto tempo fa."
Quelle parole mi colpirono duramente. Ero confusa, arrabbiata e spaventata.
Ma c'era qualcosa di più profondo in quello che aveva detto. Qualcosa che non riuscivo ancora a comprendere del tutto.
"Cosa ti è successo, Kael?" chiesi, la mia voce più calma ora, quasi un sussurro.
Per un attimo, pensai che mi avrebbe ignorato. Ma poi si voltò verso di me, i suoi occhi carichi di una tristezza che non avevo mai visto prima.
"Non ora," disse semplicemente. "Un giorno te lo dirò. Ma non oggi."
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Il resto del giorno trascorse in un silenzio teso. Non avevo più la forza di fare domande, e Kael non sembrava intenzionato a darmi altre risposte.
Ma qualcosa dentro di me era cambiato.
Sentivo le ombre agitarsi, più forti che mai, come se sapessero che stavo cominciando a mettere in discussione il loro potere.
E con ogni minuto che passava, il dolore fisico che sentivo diventava più intenso.
Quando finalmente ci accampammo per la notte, mi rannicchiai sotto la coperta, cercando conforto nel calore del fuoco.
Ma anche il calore sembrava distante, come se nemmeno il fuoco potesse scacciare il freddo che sentivo dentro di me.
Chiusi gli occhi, cercando di addormentarmi, ma le ombre non mi lasciavano in pace. Sentivo i loro sussurri, parole indistinte che si aggrovigliavano nei miei pensieri.
Voci che mi promettevano potere, libertà, vendetta. Ero troppo stanca per combatterle, troppo esausta per cercare di scacciarle.
Poi, all'improvviso, una delle voci emerse più chiaramente. Una voce che riconoscevo.
"Alina..."
Il mio cuore saltò un battito. Aprii gli occhi di scatto, cercando la fonte di quel richiamo. Ma non c'era nessuno, solo la luce fioca del fuoco e Kael che dormiva poco distante.
"Alina..." La voce tornò, più insistente questa volta. Era dolce, familiare. E proveniva dall'interno della mia mente.
"Chi sei?" sussurrai, con il cuore in gola. Ma dentro di me, sapevo già la risposta.
"Sono colei che ha dato inizio a tutto questo."
Un brivido mi percorse la schiena. Non avevo mai sentito quella voce prima, ma allo stesso tempo sembrava così... mia.
"Che cosa vuoi da me?" chiesi, sentendo la mia voce spezzarsi.
"Voglio che tu capisca. Il potere che possiedi non è un dono. È una maledizione. E solo io posso aiutarti a spezzarla."
Sentii le ombre muoversi attorno a me, come se stessero reagendo a quelle parole. E poi, prima che potessi rispondere, tutto divenne buio.
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Quando mi svegliai la mattina successiva, il mondo sembrava normale. Ma dentro di me, sapevo che qualcosa era cambiato.
La voce che avevo sentito la notte prima non era un sogno.
Era reale, ed era legata a me in un modo che non riuscivo ancora a comprendere.
Kael mi osservava mentre mi alzavo, il suo sguardo vigile come sempre.
"Sei pronta?" chiese, senza traccia di ciò che era successo la notte prima.
Ma io non ero pronta. Non lo sarei stata mai.
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Alina: Luce e Ombre
Viễn tưởngNata sotto un raro allineamento di stelle, Alina viene considerata una predestinata: una figura che secondo un'antica profezia avrebbe portato equilibrio tra il regno di Luce e quello di Ombra. Tuttavia, fin dalla nascita, Alina si dimostra tutt'alt...