Capitolo 22

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Le torce nel tempio emettevano una luce fioca che tremolava tra le ombre vive, creando un'atmosfera di inquietudine palpabile.

Io e Kael eravamo fermi di fronte al Re Ombra, mio padre.

Lo fissavo intensamente, sapendo già chi fosse, ma con la mente in tumulto per il conflitto che mi dilaniava.

"Finalmente, Alina," disse il Re Ombra, la sua voce profonda echeggiò nella sala. "Hai trovato quello che cercavi. Ma è sufficiente?"

Ma come? Ha detto lui di trovare il fiore, poi all'improvviso vidi un sorriso all'angolo della sua bocca e capì tutto. Come ho fatto a fidarmi così?

"Sei stato cacciato dal Regno delle Ombre, vero?" iniziai, i suoi occhi freddi.

"Non è andata come hai sempre raccontato. Non te ne sei andato per bilanciare i mondi."

Il Re Ombra, fino a quel momento impassibile, accennò un sorriso amaro.

"Sei intelligente, come tua madre. Sì, Alina. Non sono stato io a decidere di andarmene. Mi hanno esiliato perché hanno scoperto il mio vero piano: collaborare con Seline per riversare le ombre nel regno della luce. Loro temevano il mio potere... temevano quello che avrei potuto fare con te al mio fianco."

"E il discorso di prima? Sul fatto che preservavi l'equilibrio e sul futuro dei mondi?" Urlai adirata

"Erano tutte frottole, non preservo l'equilibrio e non sono un mago. Sono rimasto sorpreso di me stesso, non credevo che le mie capacità recitative fossero così buone!"

"Quindi anche il fiore era stata una perdita di tempo?" Chiese Kael

"Bingo! Vedo che pian piano ci stai arrivando anche tu! Era solo un modo per guadagnare un po' più di tempo" sorrise con sguardo seccente.

Kael, in piedi accanto a me, si irrigidì. "Tutto questo è stato un inganno fin dall'inizio."

Sentì il cuore stringersi nel petto. "Mi hai usata... Sapevi che sarei venuta a cercarti. Hai lasciato che credessi di potermi fidare di te."

Il Re si avvicinò, le ombre intorno a lui sembravano seguirlo come una seconda pelle.

"Ti ho solo mostrato la verità, Alina. La verità del tuo potere. Seline non è l'unica che lo vuole. Anch'io lo voglio, perché insieme possiamo cambiare tutto. Il mondo della luce è debole, troppo a lungo ha dominato senza equilibrio. Noi possiamo porre fine a questo."

Kael si fece avanti, interponendosi tra me e mio padre. "E tu pensi che costringerla a usare il suo potere per il vostro piano sia giusto? Non puoi prendere la sua libertà così."

Il Re Ombra ridacchiò, un suono cupo e freddo. "Kael, tu sai quanto le ombre possono essere seducenti. Sei stato una volta uno di noi, hai sentito il richiamo del nostro potere. Non c'è nulla di più naturale che accettare il destino che ci è stato dato."

Vidi Kael irrigidirsi, il passato che cercava di seppellire stava tornando di nuovo in superficie.

"Ho lasciato le ombre perché ho visto cosa fanno. Distruggono l'anima, consumano tutto quello che sei. Non permetterò che succeda anche ad Alina."

Ancora in bilico tra la rabbia e il dolore, fissai mio padre.

"Quindi è questo il tuo piano? Usarmi per prendere il controllo della luce? Fingere di essere mio padre solo per ottenere il mio potere?"

Il Re Ombra si avvicinò, le ombre danzavano intorno a lui.

"Non ti ho mai nascosto chi ero. Sono sempre stato sincero con te. È tua madre che ti ha portata via da me, che ti ha nascosto la tua vera natura. Io voglio che tu abbracci chi sei davvero. Insieme possiamo fare grandi cose."

Sentì il cuore stringersi, farsi sempre più piccolo. "Mia madre mi ha protetto. Mi ha salvato da te."

"Salvata?"

Il Re rise amaramente. "Ti ha negato il tuo destino. Ti ha tenuta lontana dal tuo vero potere. E ora, stai vedendo con i tuoi occhi quanto è fragile il regno della luce senza l'equilibrio che tu puoi portare."

Kael strinse la sua spada con rabbia. "Non ti ascolterà. Alina ha una sua strada, una sua volontà."

In quel momento, mi trovai di fronte a una scelta.

Il fiore magico che avevo raccolto non era abbastanza, oramai era palese. Mi serviva qualcosa di più per affrontare Seline.

"E cosa devo sacrificare per questo? Cosa devo perdere per realizzare il tuo piano?" Replicai con una voce gelida.

Il Re si fermò, il suo sorriso si fece più sottile.

"La tua luce."

"La mia luce?"

"Si. La parte di te che appartiene al regno della luce. Dopo tutto sei anche figlia di tua madre. Solo abbracciando completamente l'oscurità potrai ottenere il controllo del tuo vero potere e aprire il passaggio."

Un silenzio denso calò nella sala. Kael, fino a quel momento in silenzio, parlò con voce grave. "Non puoi farlo, Alina. Lui vuole trasformarti. La tua luce è ciò che ti rende diversa, ciò che ti rende forte."

Mi trovai intrappolata tra la verità e l'inganno, tra la famiglia che non avevo mai conosciuto e la mia identità.

"E Seline?" chiesi, il respiro spezzato.

"Seline ed io abbiamo sempre lavorato insieme. Non risiede nell'ombra come tutti pensano. È reale e ha bisogno del tuo potere per aprire il portale, ma non può farlo senza di me. Io sono l'unico che può controllare le ombre senza esserne consumato. La tua luce è ciò che mi impedisce di farlo."

Sentì la rabbia crescere dentro di me.

"Quindi tutta questa storia, tutto quello che hai detto... era solo per spezzare ciò che sono veramente."

Il Re Ombra annuì ancora una volta. "È l'unico modo, Alina. Ma tu puoi ancora scegliere. Puoi abbracciare il tuo destino e unirti a me... o combattermi, sapendo che senza di me, Seline troverà un modo per ottenere ciò che vuole. E non ci sarà nessuno che potrà fermarla."

Chiusi gli occhi, cercando di controllare il caos che regnava dentro di me.

La scelta che avevo davanti era terribile.

Rinunciare a una parte di me stessa, o rischiare tutto per cercare una terza via che forse non esisteva.

Ma una cosa era chiara: non potevo fidarmi di mio padre.

Quando riaprì gli occhi, il mio sguardo era deciso. "Non sceglierò tra voi due. C'è un altro modo. Lo troverò."

Kael mi mise una mano sulla spalla, un gesto di sostegno silenzioso. "Non sei sola in questo, Alina."

Il Re mi fissò per un lungo momento, poi indietreggiò, il suo sguardo gelido.

"Fai come vuoi. Ma sappi che il tempo sta finendo. E quando sarà troppo tardi, capirai che non avevi mai davvero una scelta."

Con un ultimo sguardo, le ombre si mossero intorno a lui, avvolgendolo fino a farlo scomparire nel buio del tempio.

Restai immobile, il cuore pesante. Avevo appena affrontato la verità sul mio sangue, sul padre che non avevo mai conosciuto. Ma la battaglia non era ancora finita.

Ora sapevo che Seline e il Re Ombra erano alleati, ed entrambi volevano il mio potere.

Ma io non avrei mai ceduto.

Non senza lottare.

Alina: Luce e OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora