Capitolo 6

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Eravamo fuggiti tutta la notte. I miei muscoli erano in fiamme, ogni respiro era una lotta.

Ma non potevamo fermarci. Kael sembrava instancabile, i suoi passi leggeri e silenziosi come quelli di un'ombra che sfiora il terreno.

Io, invece, mi sentivo come se stessi trascinando il peso di tutto il mondo sulle spalle.

Dopo ore di corsa, finalmente ci fermammo. Eravamo arrivati in una piccola grotta nascosta tra gli alberi, lontana dai sentieri battuti.

Kael controllò attentamente l’ingresso, accertandosi che nessuno ci avesse seguiti.

Quando finalmente fu soddisfatto, mi fece cenno di entrare.

Mi lasciai cadere a terra, appoggiandomi contro la fredda roccia.

Il silenzio della grotta mi avvolgeva come una coperta pesante, e per un momento tutto sembrava lontano: la paura, la fuga, le ombre che ci inseguivano.

Ma non durò a lungo.

"Non possiamo restare qui per molto," disse Kael, sedendosi di fronte a me. La sua voce era bassa, quasi un sussurro.

"Loro non si fermeranno finché non ti troveranno."

Mi strofinai il viso, cercando di scacciare il torpore.

"Chi sono esattamente? E cosa vogliono da me?"

Kael abbassò lo sguardo per un attimo, come se cercasse le parole giuste.

"Gli emissari del Regno delle Ombre… non sono solo cacciatori. Sono creature create per un unico scopo: trovare e portare chiunque abbia il potere come il tuo al loro signore. Il Re Ombra."

"Il Re Ombra…" ripetei piano, il nome che mia madre mi aveva sempre raccontato nelle storie di paura.

Un essere antico, potente, che governava un mondo fatto di tenebre e segreti.

"Ma cosa c’entro io con lui?"

Kael si sporse in avanti, i suoi occhi scuri che cercavano i miei. "Tu sei la chiave per aprire il passaggio tra i mondi, Alina. Il Re Ombra vuole riportare il suo regno nel nostro mondo, e per farlo ha bisogno di te. Solo tu puoi liberare il potere necessario per aprire quel varco."

Quelle parole mi colpirono come un pugno nello stomaco. "Ma non so nemmeno usare questo potere! E se davvero è dentro di me, come lo risveglio?"

Kael si appoggiò alla parete della grotta, il suo sguardo perso nel vuoto.

"Il potere delle ombre non è qualcosa che si risveglia facilmente. È oscuro, pericoloso, e può consumarti se non lo controlli. È per questo che ti cercano: loro sanno come forzare il risveglio."

L'aria nella grotta sembrava diventare più pesante.

"E tu? Come fai a sapere tutto questo?"

Kael esalò un lungo respiro, come se aspettasse da tempo quella domanda.

"Perché io ero uno di loro."

Il mondo sembrò fermarsi per un momento. Lo guardai, incredula. "Cosa?"

"Un tempo," continuò, la sua voce piena di amarezza, "ero destinato a servire il Re Ombra. Sono nato dall'oscurità, proprio come loro. Ma ho scelto di andarmene, di non essere una pedina del loro gioco."

Restai in silenzio, cercando di processare quella rivelazione. Kael non era solo un ragazzo misterioso che mi stava aiutando.

Era legato direttamente a quelle forze oscure che mi stavano dando la caccia. Ma perché aveva scelto di aiutarmi?

"Perché mi hai salvato, allora?" chiesi, cercando di nascondere il mio sospetto. "Se sei uno di loro, perché hai scelto di combattere contro di loro?"

Kael mi fissò, i suoi occhi pieni di un dolore che non avevo mai visto prima. "Perché so cosa significa essere intrappolati dalle ombre. Non voglio che tu subisca lo stesso destino. Voglio darti la possibilità di scegliere."

Quelle parole mi colpirono nel profondo. Non era solo una questione di potere o di destini preordinati. Era una questione di scelta.

E per la prima volta, sentii che avevo il controllo, anche se solo in parte.

"Ma come posso imparare a controllare questo potere?" chiesi. "Se non lo faccio, loro lo useranno contro di me."

Kael fece una pausa, poi mi guardò seriamente. "Ci sono modi per imparare. Ma sono pericolosi. Il potere delle ombre può consumarti, Alina. Devi essere sicura di volerlo."

Il mio cuore batteva forte. La paura era lì, sempre presente, ma c’era anche una scintilla di determinazione.

Non potevo più permettere che la mia vita fosse controllata da forze al di fuori di me. Dovevo prendere il controllo.

"Lo voglio," dissi, la mia voce ferma. "Insegnami a controllarlo."

Kael annuì lentamente, poi si alzò. "Non sarà facile. E potrebbe costarti più di quanto immagini."

Mi alzai anch'io, sentendo un nuovo fuoco bruciare dentro di me.

"Sono pronta."

Alina: Luce e OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora