Le parole della figura risuonavano ancora nella mia mente mentre avanzavamo nella sala buia.
"La verità è che tu sei l'unica in grado di fermare Seline."
Un peso enorme si era posato sulle mie spalle, eppure una parte di me lo sapeva da sempre.
C'era qualcosa di profondo, radicato nel mio sangue, che mi legava a Seline e alla maledizione che gravava su di noi.
Kael non disse una parola mentre proseguivamo, il suo sguardo fisso sulla figura incappucciata che ci precedeva.
Le ombre sembravano obbedire ai suoi movimenti, spostandosi al suo comando come un manto vivente.
Era chiaro che non era un'alleata, ma nemmeno un'ostacolo diretto. Ci guidava verso qualcosa di più oscuro, qualcosa che dovevo affrontare.
"Chi sei davvero?" chiesi infine, rompendo il silenzio che ci avvolgeva.
La figura si fermò, senza voltarsi. "Chi sono io non ha importanza," rispose, la sua voce un sussurro tagliente.
"Quello che conta è ciò che tu sei, Alina. E ciò che stai per scoprire."
Non risposi, ma dentro di me si faceva strada una paura crescente. Sapevo che eravamo vicini a qualcosa di terribile, una verità che avrebbe cambiato tutto.
Ma non potevo fermarmi adesso.
Arrivammo a una grande sala circolare, illuminata solo da una luce fioca proveniente dall'alto.
Al centro, su un piedistallo di pietra, c'era un oggetto che sembrava pulsare di energia.
Era un antico specchio, il vetro opaco e screziato, ma stranamente vivo. Le ombre intorno a noi sembravano attratte da esso, come se fosse il cuore stesso del tempio.
"Questo specchio," disse la figura, avvicinandosi lentamente all'oggetto, "contiene la verità che cerchi. Guardaci dentro, Alina. E vedrai chi sei davvero."
Mi avvicinai allo specchio con il cuore in gola. Ogni fibra del mio essere gridava di non fidarmi, ma sapevo che dovevo farlo.
Dovevo scoprire la verità, qualunque essa fosse.
Con un respiro profondo, mi specchiai.
All'inizio, non vidi nulla di strano. Il mio riflesso era lì, pallido e stanco dopo giorni di fuga e battaglie. Ma poi, le ombre dietro di me iniziarono a muoversi, formando volti, figure indistinte.
E infine, lo vidi.
Un uomo, avvolto in un manto di oscurità, mi fissava dall'interno dello specchio.
I suoi occhi erano due pozzi neri, colmi di segreti antichi e pericolosi. Il volto, per quanto nascosto dalle ombre, aveva qualcosa di familiare.
Mi paralizzai.
"Quello è tuo padre," disse la figura alle mie spalle.
"Il Re Ombra."
Sentii il sangue gelarsi nelle vene. "No... non può essere."
Ma la figura annuì lentamente.
"È la verità che hai sempre cercato. Tuo padre non è un eroe disperso. Lui è l'oscurità che stai cercando di fermare. Sei figlia del Re Ombra, e il tuo destino è legato al suo, volente o nolente."
Mi voltai verso Kael, cercando nei suoi occhi una smentita, una spiegazione diversa.
Ma lui evitò il mio sguardo, e il suo silenzio fu più assordante di qualsiasi parola.
"Lo sapevi," sibilai, la rabbia e il dolore crescendo dentro di me.
"Lo sapevi tutto il tempo."
Kael abbassò lo sguardo, il volto teso.
"L'ho scoperto solo di recente," mormorò, "ma non volevo che tu lo sapessi così."
"Così come?" gridai, la mia voce tremante.
"Scoprendo che tutto ciò per cui ho lottato, tutta la mia vita, è stata una bugia? Che il mio stesso sangue è quello di un mostro?"
Le ombre intorno a me sembravano reagire alla mia angoscia, avvolgendomi con più forza.
Sentivo il loro potere crescere, attirato dalla mia rabbia e dal mio dolore. E per un istante, ebbi paura di perdere il controllo.
Ma la figura alle mie spalle parlò ancora.
"Non sei destinata a seguire il suo cammino, Alina. Sei diversa. È vero, hai il suo sangue nelle vene, ma hai anche il potere di scegliere. Non sei solo la figlia del Re Ombra. Sei la chiave per fermarlo."
"Come posso fermarlo, se lui è mio padre?" chiesi, il cuore pesante di confusione e dolore.
"Affrontandolo," rispose la figura. "Spezzando il legame che vi unisce. Ma prima, devi accettare chi sei. Devi accettare l'oscurità dentro di te, e usarla contro di lui."
Il silenzio cadde sulla sala, interrotto solo dal battito del mio cuore.
Le parole della figura erano come lame che tagliavano via ogni mia certezza.
Non potevo più fuggire dalla verità.
Il mio destino era legato a quello del Re Ombra, ma potevo ancora scegliere come affrontarlo.
Sospirai profondamente, sentendo il peso di quella scelta.
"Come posso spezzare questo legame?"
La figura si voltò, e per la prima volta, vidi il suo volto.
Era una donna anziana, con occhi che brillavano di antica saggezza. "Troverai il modo," disse.
"Ma sappi che il cammino sarà doloroso. E dovrai sacrificare qualcosa di prezioso."
Il gelo che avvertivo nel cuore si intensificò.
Sacrificare qualcosa?
Cosa avrei dovuto perdere per fermare il Re Ombra?
Mentre queste domande affollavano la mia mente, la figura si dissolse nelle ombre, lasciandoci soli nella grande sala.
Il tempio era tornato silenzioso, ma l'eco delle sue parole continuava a rimbombare nella mia testa.
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Alina: Luce e Ombre
FantasyNata sotto un raro allineamento di stelle, Alina viene considerata una predestinata: una figura che secondo un'antica profezia avrebbe portato equilibrio tra il regno di Luce e quello di Ombra. Tuttavia, fin dalla nascita, Alina si dimostra tutt'alt...