Capitolo 19

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Il silenzio che seguì il suono del gong era carico di tensione.

Ero in attesa di rivedere Kael, il cuore mi batteva forte nel petto mentre speravo che fosse riuscito a superare la prova.

La luce blu dei fiori magici danzava attorno a me, ma l'ansia era palpabile.

Dopo alcuni istanti che mi sembrarono un'eternità, la porta della prova si aprì con un cigolio lento e crepitante.

Kael emerse dall'oscurità, il volto teso e gli occhi brillanti di un'intensità nuova, ma con un'ombra di stanchezza profonda. Il suo sguardo si incrociò con il mio, e un sorriso stentato si fece strada tra le sue labbra.

"Ce l'ho fatta," disse, la voce carica di emozione e fatica. "Ho affrontato le mie paure."

"E cosa hai visto?" chiesi, avvicinandomi a lui, mentre la luce blu sembrava farsi più intensa.

Kael si fermò per un momento, come se stesse cercando le parole giuste. "Ho visto il mio passato. Le ombre che ho lasciato dietro di me e il potere che mi ha consumato. Ho dovuto affrontare ciò che ero."

Un'ondata di calore mi attraversò, ma la sua espressione mi preoccupava.

"Cosa intendi dire? Cosa hai scoperto?"

"Ho capito che ho usato troppo il mio potere. Pensavo di poterlo controllare, ma in realtà ha preso una parte di me. Mi ci è voluto molto tempo per riprendermi. Ho visto i miei amici cadere, la distruzione che ho causato... È stato come rivivere ogni scelta sbagliata," spiegò, il suo tono grave.

"Ora mi sento incompleto, un guscio vuoto di quello che ero."

"Kael, non sei più solo. Insieme possiamo affrontare ciò che ci aspetta," affermai, cercando di infondere fiducia nelle sue parole.

"Ma non voglio essere una minaccia per te," disse, i suoi occhi pieni di conflitto.

"La mia oscurità potrebbe sopraffarti. È anche per questo che sono fuggito dal regno delle ombre."

"Dobbiamo rimanere uniti. Le ombre possono essere domate. Possiamo usare il nostro potere per fermarli," insistetti, con la determinazione che cresceva dentro di me.

"E ora, dobbiamo concentrarci su ciò che ci attende."

Mentre ci avvicinavamo alla Valle delle Ombre, il paesaggio cambiò. Le ombre sembravano allungarsi, avvolgendo gli alberi secolari e creando un'atmosfera inquietante.

I fiori blu continuavano a brillare, guidandoci nel nostro cammino.

Entrammo nel tempio, e l'aria si fece gelida. L'interno era illuminato da un'illuminazione blu intensa, e il suono di un eco profondo rimbombava attorno a noi.

Al centro della sala, il trono del Re Ombra si ergeva maestoso, e l'oscurità si concentrava intorno a esso come un vortice di energia.

"È qui," sussurrai, il battito del mio cuore accelerato dalla tensione. "Dobbiamo prepararci."

Kael prese un profondo respiro, la sua espressione rifletteva determinazione, ma anche una certa rassegnazione.

"So che il potere ha un costo, Alina. Ho perso una parte di me, e ho paura di non avere il controllo, nemmeno adesso."

"Non permetterò che accada. Abbiamo il potere delle ombre e della luce. Possiamo usarli insieme" insistetti, con il cuore che batteva forte.

"E ora, dobbiamo affrontare la verità."

Mentre ci avvicinavamo al trono, sentii il potere delle ombre e della luce danzare dentro di me, pronto a essere liberato.

La verità era imminente, e il nostro destino ci aspettava.

"Se dovessi perdere il controllo..." iniziò Kael, ma lo interruppi.

"Non parleremo di questo. Insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa. Dobbiamo fidarci l'uno dell'altro," dissi, la mia voce ferma.

Con il cuore in tumulto, ci preparavamo a varcare la soglia dell'oscurità.

Il Re Ombra era lì, e sapevamo che ci attendeva. Ma insieme, eravamo più forti di qualsiasi maledizione.

Alina: Luce e OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora