Dopo ore di cammino, il tempio finalmente si ergeva davanti a noi, ma era ben diverso da ciò che avevo immaginato.
Le colonne alte e screpolate si innalzavano verso il cielo, avvolte in edere e ombre danzanti. L'architettura era maestosa, ma trasmetteva una sensazione di inquietudine, come se le mura stesse avessero degli occhi e ci stessero scrutando.
Kael si fermò sulla soglia, il suo sguardo fisso sulla grande porta di pietra che si ergeva davanti a noi.
"Siamo arrivati," disse, la voce bassa e carica di tensione. "Ma non sarà facile entrare."
"Perché?" chiesi, sentendo il battito del mio cuore accelerare.
"Questo tempio è protetto da antichi incantesimi. Solo chi possiede il potere delle ombre può attraversare la soglia," rispose, mentre allungava una mano verso la porta.
"Ma le ombre non perdonano. Se non sei pronta, potrebbero rifiutarti."
Un brivido di paura mi attraversò. "E come faccio a sapere se sono pronta?"
"Devi lasciare che il tuo potere fluisca. Solo allora il tempio ti accoglierà," spiegò, fissandomi con intensità.
Inspirai profondamente, cercando di calmare la tempesta che si agitava dentro di me.
Le ombre erano lì, pronte a rispondere al mio richiamo. Dovevo affrontare il mio destino.
"Va bene," dissi, determinata. "Proviamoci."
Mi avvicinai alla porta, chiudendo gli occhi e concentrandomi. Sentivo il potere pulsare dentro di me, come un cuore che batteva all'unisono con le ombre.
Le parole sussurrate da Seline riecheggiavano nella mia mente. "Solo io posso liberarti."
Ma chi stavo cercando di liberare? E da cosa?
Con un movimento deciso, stesi la mano verso la porta e, immediatamente, le ombre iniziarono a danzare attorno a me, avvolgendomi come un manto scuro.
Sentii il legame con il tempio crescere, e la porta di pietra cominciò a scricchiolare, rivelando uno spiraglio di luce blu.
Kael mi guardò, stupito.
"Fai attenzione."
Spingendo la porta, la luce ci travolse, e ci trovammo all'interno di un vasto atrio. Le pareti erano coperte di antichi simboli, e in lontananza si sentiva un'eco profonda, come il battito di un cuore.
Ma l'atmosfera era pesante, e il senso di pericolo aumentava.
"Avanza con cautela," sussurrò Kael, mentre ci inoltravamo nel tempio. Ogni passo sembrava amplificare il sussurro delle ombre, che ci seguivano come fantasmi invisibili.
A un certo punto, ci imbattemmo in una grande sala con un altare al centro, ornato di pietre preziose e simboli incisi.
Ma ciò che attirò la mia attenzione furono le tre porte che si aprivano dalle pareti, ciascuna adornata da un diverso simbolo: uno stella, una luna e un sole.
"Quale porta scegliamo?" chiesi, cercando di decifrare i significati.
"Non lo so," ammise Kael, visibilmente in apprensione. "Ma dovremmo decidere in fretta. Le ombre non resteranno a guardare."
Il mio cuore batteva forte mentre riflettevo. Ogni simbolo rappresentava un aspetto del potere che avevo dentro di me.
La stella per la luce, la luna per l'oscurità e il sole per il calore e la vita.
Ma quale di queste vie ci avrebbe portato alla verità?
"Proviamo con la luna," dissi infine, spinta da una sensazione istintiva. "È l'unico simbolo che rappresenta ciò che voglio esplorare di più: l'oscurità che abito e che devo controllare."
Kael annuì, anche se la sua espressione tradiva la sua esitazione. "Andiamo."
Ci avvicinammo alla porta della luna e, mentre la aprivamo, una onda di freddo ci colpì. L'interno era avvolto da un'oscurità profonda, e sentii un brivido lungo la schiena.
Ma dentro di me, le ombre sembravano eccitate, rispondendo al richiamo del luogo.
Mentre ci inoltravamo nella sala oscura, un fruscio attirò la mia attenzione.
Qualcosa si muoveva nelle ombre, e prima che potessi reagire, una figura emerse dal buio.
Era avvolta in un mantello scuro, il volto nascosto da un cappuccio.
"Benvenuti," disse una voce femminile, profonda e ipnotica. "Siete qui per cercare le risposte, non è vero?"
Fissai la figura, incapace di rispondere. Era come se le ombre stesse danzassero intorno a lei, accogliendola come una regina.
"Seline?" chiese Kael, la tensione nella sua voce palpabile.
La figura rise, ma non era una risata amichevole. "Non sono Seline, ma ho molte cose da dirvi. Venite, avvicinatevi. Le risposte sono più vicine di quanto pensiate."
Kael mi prese per un braccio, il suo sguardo era una miscela di cautela e determinazione.
"Non fidarti, Alina. Potrebbe essere un inganno."
"Sì," confermò la figura, alzando una mano. "Io non sono Seline, ma sono legata a lei. E se volete capire come spezzare la maledizione, dovete conoscere la verità. Ma il prezzo sarà alto."
"Qual è il prezzo?" chiesi, sentendo una scarica di adrenalina.
"Il potere ha sempre un costo, ragazza. La conoscenza non è mai gratuita."
Sapevo che non c'era modo di tornare indietro. La mia curiosità e il desiderio di liberarmi dal controllo di Seline erano più forti di qualsiasi paura.
"Qual è la verità?" chiesi, avvicinandomi, spinta da un'energia che non potevo ignorare.
La figura si fece più vicina, e le ombre che la circondavano sembravano aumentare, come se volessero inghiottirmi.
"La verità è che tu sei l'unica in grado di fermare Seline. Devi affrontarla, Alina. Solo così potrai liberare la tua anima e riscrivere il tuo destino."
La sala si oscurò ulteriormente, e l'eco delle parole rimbombò nelle mie orecchie.
Sapevo che eravamo entrati in un territorio pericoloso, ma la verità era proprio lì, a portata di mano.
E non avevo intenzione di tirarmi indietro.
Con il cuore in tumulto e le ombre che danzavano intorno a noi, ci preparavamo ad affrontare la verità.
Il tempio delle ombre non era solo un luogo di mistero, ma anche un labirinto di scelte e conseguenze.
E io ero pronta a scoprire cosa significasse veramente spezzare la maledizione.
STAI LEGGENDO
Alina: Luce e Ombre
FantasyNata sotto un raro allineamento di stelle, Alina viene considerata una predestinata: una figura che secondo un'antica profezia avrebbe portato equilibrio tra il regno di Luce e quello di Ombra. Tuttavia, fin dalla nascita, Alina si dimostra tutt'alt...