Dopo

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Dopo una puntata di Amici ricca di alti e bassi, l'atmosfera in casetta era tesa e carica di emozioni contrastanti. Alcuni rimuginavano sulla loro esibizione, altri rifugiati in camera, come me.

Solamente che mi trovo nella camera blu insieme a Nicolò e Diego, e quest'ultimo era in crisi.

«Cosa hai?» gli chiesi per prima io ma rispose con un debole "non lo so" «Perché non è andata come volevi o perché ti sentivi male?» chiese invece Nicolò.

«Frate io devo capire perché mi cago così tanto addosso appena ho persone che non conosco davanti» disse spiegando e sospirando

«Ha ragione Maria Diè, sei un ragazzo timido ma non in senso brutto» risposi osservandolo «Si ma non me lo posso permettere qua sennò mi buttano fuori»

«Non è vero che non te lo puoi permettere» controbatte Nicolò dal bagno mentre io mi sedetti sul suo letto «Anzi è qui che deve uscire quello che sei te, del tuo lato umano, perché le persone apprezzano quello che sei non quello che vuoi essere, capito?» Diego annuì ed io diedi ragione al riccio, che nel mentre era tornato, trovandomi d'accordo con le sue parole

«Non ti fare le pare per sta cosa perché se no dopo è peggio se continui. Tu qui dentro non devi essere il Diego Lazzari che ha un milione di follower, devi essere Diego. Sii te stesso» gli dissi io accarezzandogli la spalla e sorridendogli.

Dopodiché se ne andò e rimanemmo in due «Pensi che starà meglio?» chiesi preoccupata a Nicolò, conoscevo un po' Diego e mi dispiaceva vederlo in quello stato.

«Penso di si, alla fine tutti dobbiamo superare un ostacolo qua dentro» ammise prendendo posto di fianco a me, nonché sul suo letto.

Annuii e sbadigliai presa da un colpo di sonno improvviso «Non hai ancora dormito?» scossi la testa in segno di negazione e lo guardai «Ci ho provato però» mi giustificai

«Non va bene che continui così, ora inizierò a controllarti» disse serio ed alzai un sopracciglio «E come?»

«Mi assicurerò che ad un certo orario sarai a letto e dormirò con un orecchio sempre a sorvegliare i tuoi passi» rispose sicuro di sé

«Idiota» scherzai spintonandolo con la spalla.

Poi ritornammo in salotto, dove sulle gradinate c'erano i ballerini per i possibili sfidanti di Sienna.

Io mi sedetti a tavola insieme ad altri cantanti e mi rivolsi ad Alena «Come ti senti?» le chiesi per via della sfida.

Lei non l'avevo conosciuta ai casting ma col fatto di essere praticamente le due uniche cantanti ci trovavamo spesso insieme e la reputo una brava ragazza.

«Non lo so, però voglio vincere questa sfida, non me ne voglio andare» mi disse stringendosi nella felpa, le misi un braccio sulle spalle nonostante era risaputo a tutti che non ero amante del contatto fisico.

«Fai bene 'Lena, ora concentrati solamente su te stessa e la musica e vedrai che verrai apprezzata»

«Oggi filosofica eh» mi interrompe sempre il riccio «Senti chi parla» gli risposi di rimando riferendomi alle frase dette a Diego.

Continuammo a parlare e poi li salutai rifugiandomi nel retro, trovando Ilan.

«Ehy biondino» lo salutai

Ricambiò e mi sedetti sulla poltroncina osservandolo «È successo qualcosa?» chiese confuso «Nono ma non mi hai mai detto se ti interessa qualcuna» dissi indagando.

«Che pettegola che sei! Come ci sono le cose da ragazze, ci sono anche le cose da ragazzi» cantilenò e lo guardai indignata fingendomi offesa.

Lui in tutta risposta alzò le spalle e gli lanciai un cuscinetto «Ahi» esclamò «Stavo scherzando, non ti ho detto nulla perché non mi piace nessuna» continuò

«Mh» dissi assottigliando gli occhi «Mi abbracci ora?» mi domandò e ovviamente scossi la testa facendogli una linguaccia «E io che pensavo fossi in vena avendoti vista con Alena»

«Ti posso concedere solo il mio spostamento dalla poltrona al divanetto di fianco a te» dissi per poi farlo «Sono lusingato guarda» scherzò

«Con Nicolò?» domandò rendendomi confusa «Che c'entra?» chiesi ridacchiando «Siete sempre insieme ultimamente» disse maliziosamente, lo stoppai subito e gli riservai un'occhiata.

«Continua anche tu con questa stupidaggine e non ti parlo più» lo minacciai «Sappiamo entrambi che non resisti senza di me e comunque io e Alessia abbiamo già discusso di varie teorie, praticamente...»

Sbarrai gli occhi e gli rilanciai un cuscinetto per zittirlo «Io me ne vado dentro» annunciai allibita «Immagino da Nicolò» mi urlò di rimando e gli regalai un dito medio.

Però aveva ragione.

Infatti lo trovai sul divano in salotto con le cuffie ascoltando musica, gliene rubai una facendolo sobbalzare.

«Ciao eh» mi sorrise «Cosa stai ascoltando?» chiedo con curiosità «Non so se ti piace» mi disse facendo ripartire la musica, riconobbi subito la musica e la canticchiai.

«Certo che la conosco, e io che ti facevo uno da gusti da nicchia» dissi per poi sottrargli il telefono dalle mani «Ora tocca a me, ma preparati, io ascolto qualsiasi cosa»

Nicolò rise ma accettò. Mentre feci partire la canzone percepii una leggerezza naturale tra di noi che mi fece sorridere.

Chiusi gli occhi e caddi in un profondo sonno.

𝐒𝐎𝐔𝐋𝐒 | Nicolò FilippucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora