Ragazze

1K 57 4
                                    

♪♫•*¨*•

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

♪♫•*¨*•.¸¸¸¸.•*¨*•♫♪

È pomeriggio inoltrato, e finalmente eravamo riuscite a prenderci un momento di relax. Io, Alessia e Chiara ci eravamo riunite nel giardinetto sul retro con le coperte addosso e qualche snack. Dopo le intense le lezioni queste chiacchiere ci fanno sentire meno pesanti, lontane dalle tensioni.

Parliamo veramente di tutto: la nostra vita fuori, ballo, canto, pettegolezzi ma inevitabilmente il discorso finì anche sui ragazzi.

Alessia si allunga sul divanetto, con il suo sguardo malizioso, tipico di quando sta per sganciare una bomba «Sapete cosa ho scoperto? Ad una persona qua dentro piace Nicolò»

Io rido, cercando di restare disinvolta. Nicolò sta diventando un amico importante qua dentro, tutto qui. L'unica cosa che non vorrei è che si allontanasse per qualche ragazza per questo il suo nome mi fa stringere leggermente le spalle.

Oltretutto con Nicolò mi ero comportata da vera codarda questi ultimi due giorni, mi ero allontanata a causa del bigliettino. O meglio non del biglietto in se. Ma della improvvisa sensazione di disagio che sento ogni volta che mi ronza intorno. Però sotto esortazione dei miei amici mi feci perdonare inventando che ci ero rimasta tanto male per Alena, per quello ero assente.

Chiara si unisce subito con un sorrisone «Si! Ho sentito dire che a Rebecca piace» mi irrigidii ma non lo diedi a notare.

«Rebecca? Davvero?» dico sorpresa «Non lo sapevo»

Chiara annuisce con entusiasmo, come se avesse scoperto un segreto scottante «Oh eccome! L'ho beccata più volte mentre lo guardava con gli occhi a cuoricino. Secondo me potrebbe piacergli»

Alessia, mettendosi sull'attenti, mi guarda con quel sorrisetto furbo «E tu Fra? Stai sempre con lui. Sicura che siete solo amici?»

Rido, trovando assurda la sua domanda. Nicolò è un mio amico, forse il più vicino qua dentro. E quando sei legato a qualcuno è normale sentirsi a disagio se qualcun altro entra in gioco, no? È solamente la paura di perdere un amico. È assurdo pensare sia qualcos'altro.

«Mi dispiace per voi ma siamo solo amici. Nicolò è simpatico e di buona compagnia, niente di più» dissi rompendo le loro fantasie.

Alessia alza un sopracciglio, lancio uno sguardo complice all'altra «Solo amici, eh? Dovresti vederlo, ti osserva sempre quando pensi che nessuno ti stia guardando»

Risi nervosamente. Alessia stava decisamente uscendo di testa, a causa della dipendenza dai gossip. È questa la spiegazione.

Chiara, al mio fianco, mi da una piccola gomitata, sempre ridendo «Sicura non ti dia fastidio? Non si è sempre così vicini per niente»

Scrollai le spalle «Siete ridicole, non c'è davvero niente tra noi. È un amico e non mi interessa se a Rebecca piace, anzi» risposi.

Entrambe scuotono la testa «Come no. Prima amici...poi si sa» disse la bionda ricevendo una cuscinata da parte mia «E comunque Rebecca non mi va molto a genio» ammise, e anche Chiara concordò.

Poi però ripresero a divertirsi facendo le loro teorie complottiste su di me e in seguito riprendemmo a fare pettegolezzi generali.

Con Alessia avevo instaurato un legame fin dal primo secondo. Mi ricordo che ci eravamo avvicinate entrambe prese dal panico e che in poco tempo riuscimmo a dimenticarci per un po' di quel panico scherzando e ridendo insieme. Da quel momento in poi ci siamo incontrate più volte durante i provini e ogni volta iniziammo a scambiarci sempre più parole.

Quando sono entrate in casetta, il legame con Alessia è cresciuto naturalmente. Era come se ci conoscessimo da sempre. Ci ritrovavamo spesso insieme, a parlare delle prove, dei nostri dubbi e delle nostre speranze. Era facile parlare con lei, come se non ci fossero barriere. Non succede spesso che io mi apra così in fretta con qualcuno, ma con Alessia è stato diverso fin dall'inizio.

Chiara, invece, l'ho conosciuta direttamente in casetta. All'inizio pensavo non fossimo compatibili, forse perché era così diversa da me. Ma non ci è voluto molto prima che anche con lei nascesse una sorta di legame. Ricordo una sera, proprio all'inizio, che eravamo tutte sedute sul divano, a chiacchierare dopo una giornata di prove massacranti.

E da lì abbiamo iniziato a parlare di tutto e di niente. Chiara ha un modo di fare che ti coinvolge, ti trascina con la sua energia, e non puoi fare a meno di sentirti parte del suo mondo.

Con il tempo, io, Alessia e Chiara siamo diventate un piccolo trio. Con Chiara, le giornate sono sempre un po' più leggere, lei è capace di rendere divertente anche la situazione più stressante. Alessia, invece, è quella con cui mi confido di più, quella che ascolta senza giudicare e che ha sempre la parola giusta al momento giusto.

Ripensando a tutto questo, mi rendo conto di quanto sia stato strano legarmi così velocemente a queste ragazze. Non capita spesso di incontrare persone con cui ti senti subito connessa, eppure con loro è successo. È come se, anche in mezzo a tutta questa competizione e tensione, avessi trovato una sorta di equilibrio, un supporto che non mi aspettavo.

Una volta rientrata fui fermata dal protagonista della nostra chiacchierata «Francy, hai un minuto?» mi chiede Nicolò passandosi una mano tra i ricci «Avrei bisogno di un consiglio su un pezzo» continuò

Mi sorprese un po' la richiesta ma sorrisi «Certo, dimmi pure» mi conduce fino al pianoforte e inizia a cantarmi qualche nota con esitazione, cercando di mostrare la parte in cui si blocca. È complicata, per questo probabilmente è frustrato.

«È questo passaggio» disse fermandosi, mi metto un attimo a pensare e poi cercai di aiutarlo «Potresti semplificarlo un po'. A volte meno è meglio, specialmente se vuoi che l'emozione emerga senza distrazioni»

Nicolò annuisce, riprovando a cantare di nuovo il pezzo. Il suono risultava leggermente più morbido e notai che si rilassò anche un po'.

« Si, meglio ora» dice con un sorriso sincero «Grazie. Avevo bisogno di un tuo consiglio»

Sto per rispondere, quando vedo Rebecca entrare in salotto. I nostro sguardi si incrociano per un attimo e sento una stretta allo stomaco. Poco prima ho scoperto che le piace Nicolò e non posso fare a meno di sentirmi in colpa nel vederla qua, a pochi passi da lui, e star rubandole anche un'occasione per avvicinarsi.

Si è vero non mi sta simpatica, ma non vuol dire che le intralcerò la vita. Se Nicolò ha scritto quel bigliettino è perché probabilmente le piace.

Nicolò non sembrò nemmeno accorgersene, troppo concentrato sulla musica, ma io mi sentii improvvisamente fuori posto. Non volevo essere un'ostacolo tra di loro e gli sguardi che, ogni tanto, Rebecca mi lanciavano parlavano chiaro. Mi alzo immediatamente dallo sgabello.

«Ehm, Nicolò, scusami» dico cercando di sembrare naturale «Mi sono ricordata di dover fare una cosa. Magari continuiamo più tardi?»

Mi guarda confuso, ma annuisce «Si, ok. Grazie ancora per l'aiuto»

Esco dalla stanza e subito scorsi Rebecca farsi vicina a lui. Mi dirigo verso la mia camera cercando di sciogliere la sensazione di imbarazzo. Quando torno in cucina, li vedo di nuovo. Erano dove eravamo seduti prima e stavano parlando. Rebecca sembrava rilassata, il che mi fece sorridere.

Li osservai per un attimo, poi mi feci di nuovo da parte. Sembra che lei sia presa da lui, almeno da quello che dicono e mostra, e sono felice di poterla aiutare, anche se non mi fa sentire leggera.

𝐒𝐎𝐔𝐋𝐒 | Nicolò FilippucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora