Ammissione

697 45 8
                                    

♪♫•*¨*•

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

♪♫•*¨*•.¸¸¸¸.•*¨*•♫♪

Il giorno dopo il bacio con Nicolò, il nervosismo nell'aria era palpabile. Non ci eravamo più incontrati, e ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, sentivo una strana miscela di imbarazzo e desiderio. Mi sentivo come se un muro invisibile si fosse alzato tra di noi, e l'idea di affrontarlo mi rendeva nervosa.

Durante la pausa pranzo, mentre gli altri chiacchieravano e mangiavano, decisi di cercare Ilan. Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, qualcuno che potesse darmi un po' di chiarezza. Non volevo rimanere intrappolata in questa confusione e sapevo che Ilan, con la sua capacità di vedere oltre le cose, sarebbe stato in grado di aiutarmi.

«Ehi, Lan! Possiamo parlare un attimo in camera?» dissi, avvicinandomi a lui mentre stava per sedersi a tavola. Ilan alzò lo sguardo, notando l'urgenza nei miei occhi, e annuì.

«Certo, andiamo» rispose, seguendomi verso la mia stanza.

Una volta dentro, chiusi la porta e mi girai verso di lui, il cuore che batteva forte nel petto. «Non so da dove cominciare» iniziai a camminare avanti e indietro, cercando di raccogliere i pensieri. «Ieri è successo qualcosa con Nicolò...»

Ilan si sedette sul letto, incoraggiandomi a continuare con un semplice gesto della mano. «Vai avanti. Cosa è successo?»

«Ci siamo baciati» confessai lasciandolo di stucco e sentendo il calore affluire alle guance. «Ma ora... ora è tutto strano. Non abbiamo parlato da ieri e non so cosa fare. Mi sento confusa.»

«Un bacio è una cosa grossa, Franci. Come ti senti?» chiese Ilan, inclinando leggermente la testa, come se cercasse di leggere i miei pensieri.

«È complicato» risposi «Da un lato, sono felice, perché Nicolò è speciale per me. Ma dall'altro, ho paura. Ho paura di rovinare la nostra amicizia. Ho paura che sia tutto un sogno, che non sia reale.»

Ilan mi guardò con attenzione. «Hai mai pensato a cosa vuoi davvero?»

«Sì» dissi, fermandomi per un attimo. «Ma è difficile. Non voglio che le cose diventino strane tra di noi. Voglio che tutto torni alla normalità, ma non so se posso farlo dopo ciò che è successo.»

«Piccolina, a volte le cose cambiano e non possiamo tornare indietro. Devi capire cosa vuoi e se quello che provi per lui è reale. Ma ti dico solo che ogni volta che parli di lui o sei con lui hai una luce diversa negli occhi. Quindi se il tuo cuore dice qualcosa, dovresti ascoltarlo»

Le sue parole mi colpirono. Non avevo mai pensato di affrontare la situazione in questo modo. Eppure, sapevo che Ilan aveva ragione.

«Ma cosa faccio adesso? Dovrei parlargli? Dovrei dirgli come mi sento?» chiesi, ansiosa.

«Credo che sia l'unica cosa da fare. Non puoi nascondere i tuoi sentimenti, Fra. Non è giusto né per te né per lui. Parlagli, digli quello che provi» disse Ilan, un sorriso incoraggiante sulle labbra.

𝐒𝐎𝐔𝐋𝐒 | Nicolò FilippucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora