La stretta possente di Daniel mi provocò un dolore lancinante. Anche quando mi lasciò andare la pelle pulsava ancora. Mi aveva afferrato così forte che probabilmente non si era accorto di avermi lasciato il segno.
Vidi nei suoi occhi la paura, ma forse, lui non aveva capito i miei di occhi.
Ero decisa a gareggiare sulla moto di Rori.
Immaginavo fosse pericoloso ma non avevo alcuna intenzione di scappare via. Daniel mi aveva insegnato il modo corretto per non cadere, quello per non farmi male e soprattutto il modo corretto per utilizzare il mio peso. Avrei potuto usare queste tattiche nel modo giusto e così fu.
Quando salii su quella moto, il cuore mi martellava nel petto. Ogni cosa parve fredda rispetto al contatto che avevo avuto poco prima con Daniel.
Avrei voluto cercare la sua mano e stringerla con forza, ma mi ero messa io in quella situazione.
Dovevo essere forte.
Afferrai il casco che Rori mi porse e lo allacciai sotto al mento.
Le mani mi tremavano così tanto che ero sicura di aver impiegato almeno dieci secondi in più per agganciarlo.
«Pronta dolcezza? Mi hanno detto che hai già corso, ma ora capirai veramente cosa significa il brivido.»
Sbruffone. Quell'uomo era realmente insopportabile.
E pericoloso. Come lo aveva descritto Daniel.«L'unico brivido che sento è l'irrefrenabile voglia di darti un pugno.» risposi, allacciando poi, le mie braccia attorno al bacino di Rori per potermi sostenere.
«Oh, ecco perché piaci così tanto a Daniel e Luke. Una bella bambolina cazzuta.»
Avrei potuto ribattere ancora? Si. Ma il suono della sua voce mi irritava così tanto che alla fine mi concentrai sul rumore dei motori, mentre si allineavano al punto di partenza.
Io ero al centro tra Daniel, che gareggiava da solo, e Luke che provava a scollarsi Ruby di dosso.
Forse quella era la scena più divertente di quel momento. Ruby provava a toccarlo ovunque e Luke ad ogni movimento la spingeva all'indietro. Se Ruby fosse stata impacciata come me, probabilmente sarebbe caduta all'istante.
Spostai poi lo sguardo verso Daniel. Lui non mi guardava affatto. Era arrabbiato. Lo si notava dal modo in cui le sue mani circondavano i manubri della sua moto e da come la condensa del suo casco sparasse continuamente fumo dalla sua bocca.
Il suo busto saliva e scendeva come se volesse prendere tutta l'aria che aveva attorno a se.
Poi ad un certo punto sentii uno sparo.
La gara cominciò in un batter d'occhio.
Dovetti stringermi ancora di più a Rori per evitare di cadere alla prima accelerata.
Il cuore a mille fu la colonna sonora per quell'ora interminabile. Ad uno ad uno vidi il gruppo di Rori rimanere indietro e la moto su cui correvo essere in testa.
Ma dietro di noi c'erano Luke e Daniel.
Fu per quello che non ebbi più paura. In qualche modo il pensiero costante che mi avrebbero protetta mi tranquillizzò e riuscii a pensare lucidamente.
Anch'io avrei avuto la mia parte in quella storia.
Ormai c'ero dentro fino al collo.
All'ultima curva, la moto di Daniel mi si affiancò.
Lì ci guardammo.
Un attimo che sembrò un interminabile eternità.
Sapevo cosa volesse dirmi così con semplice accenno del capo gli feci capire che lo avrei fatto.
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HEARTS - Quel filo che ci unisce
Teen Fiction[IN REVISIONE] [STORIA IN CORSO] Sophia ha conosciuto Daniel a tredici anni ad una festa. Da quel giorno è diventato il suo migliore amico. Daniel è bello, simpatico, è il ragazzino che vogliono tutte, ma per Sophia è tutt'altra storia. Si sono prom...