XIV

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Mattheo riddle's pov

Mi svegliai con la testa pesante, come se la notte non fosse bastata a smaltire il malumore. Mi vestii in fretta, cercando di non pensarci troppo. Non avevo voglia di affrontare la giornata, ma sapevo che Draco e Blaise mi avrebbero aspettato giù.

Quando entrai nella Sala Grande, li trovai già seduti. «Sveglio finalmente,» disse Draco, con quel tono mezzo sfottente. Blaise si aggiunse al coro con un mezzo sorriso. «Hai una faccia da funerale, Mattheo. Tutto bene?»

Sospirai, facendo finta di nulla. «Sì, solo un po' stanco.»

Draco mi squadrò, ma non disse altro. La conversazione scivolò su argomenti più leggeri, quando il mio sguardo si fermò su Ellie. Era appena entrata. Qualcosa, però, mi irritò: Cedric Diggory, con quel suo sorriso perfetto, si avvicinò a lei. Ridevano, troppo vicini per i miei gusti.

«Che cazzo...» sibilai senza rendermene conto, stringendo il cucchiaio.

«Problemi, Mattheo?» chiese Draco, ma non lo ascoltavo più. Cedric continuava a ridere con lei, come se avessero tutto il mondo per loro. Mi faceva venire il nervoso.

Mi feci forza, cercando di non lasciarmi prendere dalla rabbia. Ellie non era affar mio, ma vedere Diggory così vicino mi irritava in un modo che non riuscivo a spiegare. Draco e Blaise continuavano a chiacchierare, ma io non li ascoltavo più.

Cedric le disse qualcosa, facendola ridere ancora di più. Mi alzai bruscamente dal tavolo, sentendo il sangue ribollire. «Mattheo?» domandò Blaise, sorpreso dal mio movimento improvviso.

«Vado fuori a prendere aria,» risposi secco, camminando veloce verso l'uscita della Sala Grande. Non potevo restare lì a guardare.

Eleanor Grindelwald's pov

«Ciao, Ellie, giusto?» mi disse, inclinando leggermente la testa. «Ti ho vista ai festeggiamenti di ieri. Complimenti per la vittoria!»

Mi fermai un attimo a guardarlo. Non avevo idea di chi fosse, ma sembrava conoscerci bene, cosa che mi lasciava un po' perplessa.

«Sì, sono Ellie,» risposi incerta, alzando un sopracciglio. «Ehm... ci conosciamo?»

Lui rise, grattandosi la nuca in modo nervoso. «Scusami, no, non ci conosciamo. Io sono Cedric, Cedric Diggory.» Mi tese la mano, e lo guardai un po' stranita prima di stringergliela.

«Piacere,» dissi, cercando di capire perché mi stesse parlando. «Non sei... con i tuoi amici?»

Cedric sorrise, un po' sorpreso dalla mia risposta. «No, non sono con gli altri. Ero curioso di conoscerti... Ho sentito parlare di te, sei nuova, no?»

Annuii, ancora leggermente sospettosa. «Già, sono qui da un mese.»

«Immaginavo,» disse, cercando di essere disinvolto. «Sai, non capita spesso che qualcuno nuovo attiri così tanta attenzione.»

Lo fissai per qualche secondo, senza capire se fosse un complimento o altro. «Attenzione? In che senso?»

«Beh, non in senso negativo,» si affrettò a spiegare. «Mi
chiedevo solo... come ti trovi qui a Hogwarts?»

Lo fissai con più attenzione, cercando di capire dove volesse arrivare. «Sì, diciamo che mi sto adattando. Non è facile.»

Cedric annuì, come se sapesse esattamente cosa intendevo. «Immagino. Hogwarts può essere travolgente, soprattutto all'inizio.»

Non avevo idea di chi fosse questo tipo, ma sembrava genuino. «E tu? Perché hai deciso di venire a parlarmi?»

«Forse per curiosità... o forse perché volevo conoscere la ragazza che tutti sembrano guardare ultimamente,» disse con un sorriso leggermente imbarazzato.

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