La mattina mi sveglio nel dormitorio, la luce filtra dalle tende, illuminando la stanza. Astoria è ancora nel suo letto, il suo volto riflette una tristezza che persiste. Mi alzo, cercando di non far rumore per non svegliare Pansy e Daphne, che dormono ancora. «Buongiorno, Astoria,» dico, cercando di infondere un po' di positività nella situazione.
«Buongiorno,» risponde lei, con un tono che tradisce la sua malinconia. Sento il peso delle parole non dette e delle emozioni inespresse. Decido di lasciarla in pace per un po' e di dirigermi verso la sala da pranzo.
Arrivata in mensa, mi unisco a Lorenzo e Theo, che discutono animatamente di Quidditch. «Ehi, Ellie! Finalmente sei qui!» esclamano entrambi in coro, con un sorriso. Saluto Draco e Blaise, che stanno seduti più in là, immersi in una conversazione seria.
«Pronti per la lezione di oggi?» chiedo, sedendomi accanto a loro.
«Se con 'pronti' intendi che siamo già in ritardo, allora sì!» ride Theo, mentre Lorenzo scuote la testa.
Ora, mentre ci prepariamo per la prossima ora, mi sento piuttosto carica.Dopo un po', Hermione si avvicina a noi, il suo viso illuminato da un'idea. «Ellie, che ne dici di andare a Hogsmeade nel pomeriggio?»
Mi fermo un attimo. Hogsmeade... suona familiare, ma non ricordo di averne mai sentito parlare. «Hogsmeade? Cos'è?»
«È un villaggio vicino a Hogwarts, pieno di negozi e posti carini dove andare a mangiare,» spiega Hermione, sorridendo. «Ci sono anche dei pub e un sacco di dolci da assaggiare. È un'ottima occasione per divertirci!»
Annuisco, entusiasta all'idea di visitare il villaggio. «Sì, mi sembra una buona idea!»
In prima ora avevo erbologia con Mattheo. quest'ultimo è già visibilmente annoiato mentre il professore si ostina a ripetere l'incantesimo del fuoco. Sbuffa, e gli leggo in faccia tutta la sua frustrazione.
«Ma seriamente, Ellie, 'sta roba la facevamo in primo anno. Che cazzo ci facciamo ancora qua?» borbotta, scuotendo la testa.
Io, invece, cerco di seguire. Per me, che non ho frequentato il primo anno qui, tutto 'sto ripasso ha un senso. «Guarda, a me non dispiace, eh. Non ho mai fatto ste robe, mi sa che mi serve.»
Lui mi lancia un'occhiata scettica, alzando un sopracciglio. «Sì, vabbè, te sì... ma per noi è una perdita di tempo totale.»
Gli do una spallata leggera. «Aò, magari fa bene pure a te, va'! Un ripassino non ammazza nessuno.»
«Sì, certo... come no,» ride, ma poi torna serio.
Cerco di cambiare argomento. «Oh, senti, ti volevo parlà de Astoria.»
Mattheo si ferma, solleva lo sguardo su di me con un'espressione più seria. «Che c'è?»
«L'ho trovata in camera ieri sera... stava piangendo,» gli dico, abbassando la voce. «Mi ha detto che si sente una merda per come m'ha trattata tutto 'sto tempo.»
Mattheo si incrocia le braccia, le sue sopracciglia si inarcano. «E tu che le hai detto?»
«Le ho detto che non la posso perdonà così su due piedi,» sbuffo, giocherellando con la bacchetta. «Ma che se davvero ci tiene e vuole cambià, col tempo se vede.»
«Hmm,» borbotta lui, pensieroso. «Almeno ha capito che è stata una stronza.»
Faccio un cenno col capo, ma dentro me sto ancora a rimuginà. «Sì... però, cazzo, è difficile credere che cambi tutto così. M'ha trattata di merda per giorni.»
Mattheo non dice nulla per un attimo, poi sospira. «Oh, alla fine, Ellie, dipende da te. Se pensi che ne valga la pena, magari falla rientrare. Ma non farti mette i piedi in testa.»
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spectre
FanfictionEleanor Grindelwald, figlia del temuto Gellert Grindelwald, si unisce a Hogwarts con l'intento di superare il peso del suo retaggio. Qui incontra Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, entrambi segnati dalle ombre delle loro famiglie. Ellie scopr...