𝟑𝟔.

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SILVJA'S POV

Lo stadio è un tripudio di colori e voci, le luci della sera illuminano ogni angolo, e l'energia è alle stelle.

Sono seduta in tribuna, avvolta nel mio cappotto mentre stringo tra le mani una sciarpa bianconera.

Ogni volta che guardo una partita di Chico, l'emozione è sempre la stessa, come se fosse la prima.

Stasera la Juventus gioca contro il Cagliari in Coppa Italia, una sfida che Dusan e gli altri ragazzi hanno preparato con attenzione.

Accanto a me ci sono altre famiglie e tifosi, ma io resto concentrata su di lui, su Francisco.

Il primo tempo inizia con una grinta impressionante.

La Juve attacca con determinazione, e al venticinquesimo minuto succede quello che speravo: Dusan riceve un assist perfetto da Kenzy e con un tiro potente insacca il pallone in rete.

Urlo, alzandomi in piedi mentre l'intero stadio esplode in un boato.

Mio fratello alza le braccia al cielo, e io sorrido fiera di lui.

La partita prosegue intensa, con azioni continue da entrambe le parti.

Poco prima della fine del primo tempo, arriva un altro momento che mi fa saltare di nuovo sulla sedia.

Koop riceve palla al limite dell'area e con un tiro preciso trova l'angolo basso della porta.

"KOOP!" sento urlare ovunque.

Anche questa volta la rete si gonfia, e la squadra esulta.

Respiro profondamente durante l'intervallo.

Siamo in vantaggio, ma la partita non è finita.

Mi guardo intorno e penso a quanto Chico ami questi momenti, quanto si sia impegnato per arrivare fin qui.

Il secondo tempo riparte con un'intensità ancora maggiore.

Sento il mio cuore accelerare ogni volta che Chico tocca palla.

È ovunque, concentrato, grintoso.

Poi, accade quello che aspetto con ansia da inizio partita.

Chico riceve un cross perfetto, anticipa il difensore e colpisce al volo.

La palla finisce in rete con un suono che sembra quasi musica.

Lo stadio esplode in un coro di esultanza, e il mio respiro si blocca per un istante.

Il mio sguardo lo segue mentre corre verso l'Hospitality.

Si ferma, sorride, quel sorriso che mi fa battere il cuore, e con le mani forma un cuore, guardando verso la tribuna.

Verso di me.

Le lacrime minacciano di rigarmi il viso mentre stringo la sciarpa.

Mi siedo, respirando a fondo, perché il momento mi travolge.

Poco dopo, quando la partita sembra ormai chiusa, Nico riesce a infilarsi tra due difensori e con un tiro preciso segna il quarto gol.

La squadra esulta, lo stadio è in delirio, e io mi sento come se stessi vivendo un sogno.

Quando l'arbitro fischia la fine, mi alzo insieme a tutti gli altri.

La Juventus ha vinto, dominando la partita.

Mentre osservo Chico festeggiare con i compagni, il mio cuore si riempie di orgoglio.

Un paio di minuti dopo dell'entrata dei ragazzi negli spogliatoi, mi arriva un messaggio sul telefono.

𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐥𝐞𝐬𝐬||francisco conceiçãoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora