Greta's pov
Mi lasciai andare contro la spalla di Dadda, sentendo il calore del suo abbraccio avvolgermi come una coperta sicura.
Era la fine di una giornata perfetta, una giornata che fino a poco tempo prima non avrei mai creduto possibile.
Eppure, nonostante tutta la felicità, una parte di me non riusciva a non pensare a Luca, a tutto ciò che lui aveva distrutto in me.
Chiusi gli occhi, e per un istante le immagini di quel passato tornarono a bussare nella mia mente: le sue parole fredde, il suo sguardo che mi faceva sentire come se fossi di sua proprietà.
La paura che si insinuava ogni volta che alzava la voce, e quella sensazione costante di non essere mai abbastanza.
Era come un'ombra che, a volte, sembrava voler ricoprire anche i momenti più luminosi della mia vita.
Ma oggi era diverso.
Oggi, con Dadda al mio fianco, quelle immagini mi sembravano solo dei vecchi ricordi sbiaditi, come fantasmi che non avevano più il potere di ferirmi.
Sentivo la mano di Dadda che stringeva la mia, la sua presenza costante, solida, che mi ricordava che ero finalmente al sicuro, e che avevo il diritto di essere felice.
Aprii gli occhi e mi voltai a guardarlo. Lui era lì, attento, come se sentisse che qualcosa dentro di me si stava muovendo, e mi rispose con uno sguardo pieno di comprensione.
Era uno sguardo che diceva tutto, senza bisogno di parole.
Mi sentivo libera di essere me stessa, di lasciarmi andare, senza dover più temere di essere giudicata o ferita.
-Ehi...- sussurrai, stringendo leggermente la sua mano.
-Grazie per avermi dato un giorno come questo. È da tempo che non mi sentivo così... io stessa-
Dadda sorrise, e quel sorriso mi fece sentire finalmente intera.
-Questo è solo l'inizio, Greta. Tu meriti ogni attimo di pace e di gioia. E io ci sarò sempre, per assicurarmi che tu non debba più affrontare niente da sola-
Quelle parole mi colpirono come un'ondata di dolcezza e sicurezza.
E all'improvviso mi resi conto che sì, avevo davvero il diritto di lasciarmi il passato alle spalle, di vivere senza quella paura costante.
Luca non aveva più potere su di me.
Non aveva più il diritto di invadere i miei pensieri, di rovinare i miei momenti.
Non glielo avrei permesso mai più.
Mi abbandonai di nuovo contro il petto di Dadda, chiudendo gli occhi con un sorriso.
Sentivo il battito del suo cuore, forte e costante, come una melodia che mi calmava e mi riportava alla realtà.
In quel momento, sapevo che ero finalmente libera.
Ero pronta a vivere, a costruire un nuovo futuro, fatta di luce, di amore e di serenità.
Dadda's pov
Era una tutto tranquillo,e Greta si era addormentata sul divano dopo la festa.Io ero rimasto alzato, riordinando un po' la stanza, quando il mio telefono vibrò sul tavolo.
Non pensai molto a quel messaggio, ma quando vidi il nome di Luca illuminare lo schermo, una sensazione gelida mi attraversò.
Non c'erano state comunicazioni tra noi fino a quel momento, e sapevo che Greta non aveva avuto contatti con lui da settimane.
Ma ecco lì il messaggio, diretto e apparentemente innocuo, ma carico di minaccia.
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Non lasciarmi qui
General FictionGreta,la sorella di Riccardo Dose, dopo il diploma si è trasferita a Bologna. Lei ha un segreto che da tempo la tormenta:è innamorata del migliore amico di suo fratello. Succederà qualcosa tra i due? Lo scoprirete solo leggendo la storia😇