Moon's povA volte tutti i giorni sembrano uguali, una serie di eventi che si ripetono per poi essere interrotti solo dalla notte.
A volte invece succede quella piccola cosa che può cambiare quel giorno, e a volte è così grande da farti pensare che anche gli altri giorni erano diversi, ma che non te ne sei accorta... non abbastanza presto.
Sono passati giorni da quella piccola cosa che aveva cambiato quel tramonto, rendendolo diverso e speciale rispetto a ogni altro.
E come giorni settimane, due da quando Francesco è tornato dall'ospedale, ed è come se quei giorni fossero solo un numero in mezzo a tanti altri, come se non fossero importanti.
Ma lo sono.
"Come sta?" chiedo a Kessie, sperando che almeno lei abbia notizie di Francesco.
"non ne ho idea...so solo che l'hanno riportato a casa." È strana, lo è da questa mattina...
È assente, ma in modo diverso, non il suo solito assente mentre pensa a un libro; è più come se non fosse qui fisicamente.
"Va tutto bene?" chiedo, guardandola dall'alto in basso sperando di trovare il segno che possa dirmi cos'ha.
"Sì sì, certo," si attiva subito, come quando nasconde la sua ansia sociale, con un sorriso finto e la voce più alta del suo solito.
Come quando viene scoperta, come quando la svegli dai suoi pensieri.
So che mi nasconde qualcosa, ma so che non è pronta a dirmelo.
Era questa la promessa che c'eravamo fatte.
Una lunga storia, il motivo di questa promessa: quando ero più piccola non le avevo detto una cosa, una cosa che per me pareva stupida e insignificante, o importante e pesante...
Avevamo promesso di non parlarne più, sapendo quanto l'argomento avrebbe ferito entrambe, e riaperto cicatrici che non valeva la pena riaprire.
C'era solo questa promessa, come ricordo di quello che era successo, un segno indelebile che più che un segno era un'ombra.
Quando sentiamo un rumore ci giriamo entrambe di scatto.
"Chi è quello?" chiede Kessie.
"È James Parker... è uno dei ragazzi più popolari della scuola."Si pietrifica; la sento ghiacciarsi dalla testa ai piedi, immobile come se ogni movimento segnasse il suo destino in un tratto rosso.
"Cosa?" mormora, come se avessi detto qualcosa di surreale, qualcosa di quasi spaventoso.
"È il ragazzo più popolare della scuola?" chiedo confusa.
"Che cognome hai detto?!" sembra più agitata.
"Parker..." mormoro in un sussurro preoccupato, mi sta spaventando.
"È il figlio dello sceriffo?!" chiede ancora più impietrita.
"Sì... Kessie, va tutto bene?" aspetto un istante come se ci potesse essere una risposta.
"...Mi stai spaventando..." continuo.
Chiude gli occhi facendo un respiro profondo.
"Sto bene..." mormora.
Sto per ribattere, ma veniamo interrotte da un tonfo; guardiamo in quella direzione giusto in tempo per vedere James afferrare per il colletto della maglia Marcus.
Io e Kessie ci guardiamo confuse.
"Perché se la prende con Marcus?""Non lo sapete? Addison, l'ex di James, l'ha tradito con Marcus a una festa," dice una voce famigliare.
Mi giro di scatto e una ragazza mi sorride. Ha i capelli marrone chiaro, gli occhi verdi e un sorriso amichevole.
"Scusate, non volevo spaventarvi... sono Summer, ho un 'messaggio' da parte di Francesco."
"Oh... ehm io sono Kessie, piacere, lei è Moon." Faccio un cenno con la mano.
Summer... le si addice.
"Comunque, Francesco sta bene ma la madre l'ha chiuso in casa... per un paio di giorni ha giurato di tornare per la partita." Mi soffermo a guardarla... la sua voce... giuro di averla già sentita.
Eppure non ricordo di aver mai incontrato Summer, mi ricorderei una persona con un nome del genere.
Ma giuro che ho sentito quella voce da qualche parte.
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Don't Leave Me Again
Romansa"non credo nel "felice e contenti" a mala pena credo nel vero amore ma è mentre lo guardo ngli occhi che spero che non mi abbandoni di nuovo" Moon Black è una ragazza forte con piccole debolezze. Odia il suo nome, ma non sa ancora il suo significato...