Alaric
*Non so perché ho paura. Lei è rinchiusa in questa cella e non può uscire.
Ma ho paura.
In un modo diverso dal solito.Non ho paura che mi faccia del male. È semplicemente paura.
Ride.
In questo posto, senza vita, c'è veramente qualcuno che non ha perso la ragione?
Come fa? Cosa la tiene in vita?
La sento mentre sta cercando di alzarsi in piedi.
Panico.
Ma sento un tonfo. È caduta. Sembra che la sua forza fisica sia esaurita.
Da quanto tempo è qui?
Cerco di ricordare quello che mi disse Lui.
-"Chiedo il tuo aiuto perché ho bisogno di lei. " mi spiegò Lui.
-" Cosa dovrei fare? " chiesi io confuso.
-" Devi capire cosa vuole " rispose con tranquillità.
-" Come faccio? " chiesi, più a me che a Lui.
-" Questo dovresti saperlo tu! " mi urlò contro disperato.
-" F-faro' del mio meglio " aggiungi in fretta, spaventato dalla sua reazione.
-" Perfetto " sorrise " ma stai attento ".
Volevo chiedere il perché ma non lo feci. Il suo sguardo disperato mi fece capire che dovevo cavarmela da solo.
Non me l'aveva detto. Non so da quanto tempo sia qui.
Per la millesima volta cerca di alzarsi,ma fallisce miseramente.
E si rimette a ridere.
Non ce la posso fare.
È terrificante stare in questo posto con una persona del genere.
Ci riprova.
Che vuole fare? Mostrarmi che ce la può fare?
Che intenzioni ha?
Perché vuole alzarsi?
Intravedo qualcosa nell'oscurità.
C'è una ciotola, piena. Non mangia. Ecco perché è così debole.
D'istinto le parlo.
-"Guarda che se non mangi, non hai forze. "
Perché le sto dicendo questo?! Lei vuole alzarsi. Una volta recuperate le forze necessarie, potrebbe fare,anzi farmi, qualsiasi cosa.
Rimpiansi subito di aver aperto bocca.
Immaginavo che avrebbe iniziato a mangiare, ma non lo fece.
Semplicemente si mise a ridere, parlando con se stessa.
-" Ma che... come può dirmi questo ora che è finalmente qui? " ride finendo col sedersi per terra, appoggiata al muro.
Non avrebbe mangiato neanche se glielo avessi detto io.
-" Devi capire cosa vuole. "
Mi ritorna in mente la ragione per la quale sono qui.
Ma come faccio?
Perché mi ha mandato qui? Con chi dovrei parlare?
Lei non parla. E se parla, lo fa con sé stessa. Questo è..
-" Proprio come tutti quanti! " mi interrompe lei.
Mi ha letto nel pensiero?
Non ci penso neanche a chiederglielo.
Ho paura della risposta.
Qualunque cosa faccia o dica, lei sa sempre come rispondere .
Sono ancora qui. Voglio andarmene ma sembra che non possa muovermi.
Sto sudando.
Ho i pugni stretti.Il foglio. C'era un numero sopra che mi sarebbe servito, ma a cosa?
Immaginavo dei nomi su ogni cella, ma non è così.
È un numero.
Ha sicuramente a che fare con la cella.
Dovrei guardare più attentamente la cella, ma ho paura di avvicinarmi.Mi faccio coraggio, ma proprio quando sto per avvicinarmi, la sento muoversi nella cella.
Per poi sentire un respiro dietro di me.
-"Sapevo che avrebbero mandato qualcuno" sussurra al mio orecchio"ma non immaginavo te."
Questa voce.*
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Fantasy''Se un uomo non si eleva per diventare un angelo, affonda per diventare un diavolo.'' (Samuel Taylor Coleridge) Vicino a persone che sa di conoscere, altre invece sconosciute, con un solo obiettivo in comune: proteggerlo. Non sapendo quale minaccia...