My Choice

QUATTORDICI

Me

* "Vado a controllare se è sveglio." mi dice Jason ed entra prima che io annuisca.

Restare da sola, qui in mezzo al corridoio non è per niente confortante. Non lo è mai stato. Neanche prima.

Sorrido. I ricordi che ho di Jason... strano come sia cambiato d'un tratto.

Non è da lui lasciarmi da sola, o forse sono io quella che vede le cose in un'altro modo. Sbaglio, è andato a controllare.

Sento la porta aprirsi e lui mi fa cenno di entrare. Non oso alzare la testa. Sarebbe troppo per entrambi. Ferirei Jason ancora una volta.

Sento il suo sguardo su di me, ma è freddo. E' diverso.

L'ho ferito. Non si aspettava quella reazione. Non dopo averlo baciato. Ma devo comportarmi sempre così. Non devo mostrare agli altri quello che provo. Non potevo mettermi a piangere davanti a Jason. Non dopo tutto quello che ho passato.

Lo vedo avanzare e fa sedere Alaric sulla sedia. Punizione peggiore di quella.

'Ma che fa?'

'Fa quello che dice Lui'

Devo farlo, per Lui. MostrarGli che ce la posso fare.

Lo sento sorridere. Mi alza il mento e mi bacia. Vendetta.

Ecco che cosa sta facendo. Si vendica. Sento i pensieri di Alaric ancora più confusi e il cuore battere forte. Non può farlo adesso.

'Non farlo'

Lo sento fermarsi e iniziare a regolare il respiro. Non può fare quello che pensa. Non è una buona idea per lui. Non sa con chi ha a che fare. Non potrà mai vincere. E' sempre meglio crederci, ma non quando è tutto deciso e quando non sai niente.

Lo sento muoversi e ci dividiamo dal bacio. Jason gli prende la mano. E' sorpreso.

'Come ha fatto ad alzarsi dalla sedia?'

E' quello che mi chiedo anch'io. Come ha fatto?

"Dove stai andando?" gli chiede Jason. E' sorpreso. Non avrebbe avuto la possibilità di scappare. Di alzarsi dalla sedia. Non nelle sue condizioni.

'Prima bacia me, poi bacia Lui, chi è il prossimo?'

'Non sono cose che ti riguardano. Ho i miei motivi' gli rispondo appena sento i suoi pensieri.

-"Come puoi dirmi queste cose? Prima baci me, poi baci Lui? Chi credi di essere?! Io non sono venuto qui perchè tu giochi con me. Non so neanche chi tu sia. Mi baci e poi mi dici che non sono affari miei se baci tutti?! Forse no, ma è ben diverso. Bacia chi vuoi, ma non me." mi urla contro con le lacrime che scorrono sulle sue guance. Sta piangendo. Proprio come l'ultima volta.

-"Io me ne voglio andare" aggiunge piano, cercando di asciugarsi le lacrime.

Non può andarsene. Non più. Ma lui non lo sa.

Si gira e cade, senza respiro. Non imparerai mai. Se scappi, accadrà sempre questo.

E' in questi momenti che devo stare lontana dai suoi pensieri. Non potrei accettare di sentire il suo dolore, per colpa mia.

'E' tutto pronto?' chiedo a Jason.

Lui annuisce e vado verso Alaric. Prendo il suo braccio e lo metto sulle mie spalle. Si è fatto male, cadendo. Jason.

-"Torno subito. Aspettami" gli dico sorridendogli. So che è ancora confuso, che non mi crede del tutto. Questa è l'unica cosa che posso dire perchè lui si fidi.

Annuisce e mi fa segno di uscire.

'Vieni subito'

Usciamo dalla porta e ci avviamo verso il corridoio opposto a quello dove c'è la mia cella.

Come fa a non capire che tornerei sempre da Lui. Sempre. L'ho sempre fatto. La presenza di Alaric mi mette dubbi, mi fa sentire a casa, ma non rinuncerei a Jason, mai. Perchè non vuole capirlo?! Come faccio a dimostrarglielo? Ci provo ma sembra non serva a niente. Dovrebbe capire come mi sento. Dovrebbe essere d'accordo con le mie azioni. Anche Lui lo farebbe. Ma perchè ne dubbita così tanto?

-"Dove stiamo andando?" mi chiede d'un tratto Alaric.

Sussulto ricordandomi che lui è ancora qui. Mi giro verso di lui.

-"Vedrai" gli rispondo piano mentre osservo il suo volto. Non riesco ancora a credere che sia qui. Di nuovo insieme a me. E' ancora così giovane, così bello.

-" Perchè riesco a sentire i tuoi pensieri? Perchè sai sempre quello che penso? Perchè mi hai baciato?" mi chiede.

Mi aspettavo tutte queste domande da lui. E' confuso e lo so bene.

''Mi risponderai un giorno?" continua a chiedermi.

Mi guardo intorno per non incontrare il suo sguardo. Non voglio guardarlo e rischiare di vedere il suo sguardo deluso. Sarebbe troppo.

Ancora un po' e arriviamo. Devo andare. Non voglio più parlare con lui. Non ora. Non vorrei dire cose di cui mi possa pentire.

Arrivati cerca di togliere il braccio dalle mie spalle, ma lo rimette subito apposto. Gli sorrido per il suo gesto. Cerca sempre di farcela da solo.

Fa una smorfia.

-"Non pensare che se mi sorridi vada tutto bene." mi dice scontroso.

Ha frainteso la mia espressione, ma non posso biasimarlo. E' arrabbiato con me per quello che è accaduto prima. Ma non può dirmi questo. Perchè lui non può capire?!

-"Non era mia intenzione ferirti, Alaric. Voglio che tu sia libero, ma la tua presenza... non posso starti lontana. Non ci riesco. Ma ci sono molti motivi" gli dico senza pensarci due volte "Proverò a lasciarti libero di scegliere. Tu farai quello che vuoi. Non ti controllerò più. Ti prometto." lo guardo negli occhi per vedere la sua reazione. E' sorpreso.

Mi giro verso la porta davanti a noi. Devo andare via prima che dica qualcos'altro.

-"Questa è la tua stanza. La tua ... nuova stanza." gli dico indicando la porta. L'avrà vista ma non saprà cosa c'entra.

-"Questi numeri hanno un significato?" mi chiede fissando il numero sulla porta.

-"Non per te." gli rispondo, girandomi e andando via. E' vero. Non hanno un significato, per lui.

Lo sento aprire la porta.

-"Stavo andando via. Solo controllando che tutto fosse apposto." sento qualcuno dire. Newt. Cosa ci fa lui lì?

-"Sono Newt." aggiunge, presentandosi.

-"Alaric" gli dice presentandosi a sua volta.

Non ci penso due volte e spalanco le mie ali. Vado verso la finestra del corridoio ed esco fuori, andando fuori dalla finestra della sua camera.

Jason, aspettami. Ancora un po'.

Nello stesso momento del mio arrivo, lui tira le tende.

'Cosa ci faceva lui nella tua stanza?' gli chiedo

'Non lo so' mi risponde guardandomi.

E' riuscito a comunicare con me. Nella sua testa.

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Buon giovedì a todos!!

New part :)

Grazie mille <3

The dark angel