Alaric
* Quello stupido. Ma perché farmi cadere? Idiota. Lo sa che mi è tutto nuovo. Adesso vedrà.
Lui sta volando, cercando di scappare.
-"Laurence non sento più l'ala sinistra. Aiutami" grido chiamandolo. Che gioco infantile. Spero almeno funzioni.
Lo vedo girarsi e mettersi a ridere.
-"Se ti facesse davvero male non staresti ancora volando perché non puoi volare solo con una. " mi dice continuando a ridere.
-"Va bene mi arrendo. Non mi va di volare. Ho fame." gli dico subito "Vieni qui" concludo.
-"Ti arrendi di già?" mi chiede avvicinandosi " E hai già fame?" continua ridendo.
-"Shh" gli dico senza volere che lui mi ricordi di essermi arreso. Ha ha. "E comunque, sì, ho fame" ripeto.
Mi giro volando giù fino a toccare terra. Lo sento dietro di me.
-"Dove vuoi andare?" mi chiede una volta arrivato accanto a me.
-"Non lo so" rispondo piano. Non so dove voglio andare. Nessun posto mi sembra più sicuro. Non mi sento a casa da nessuna parte. Mio padre. Potrei andare a casa anche se mi è stato detto che dai qui non posso andare via. L'unico che mi fa sentire bene è Laurence, ma qui ci sono anche gli altri. Lei, Lui, il padre di lei, l'amico di Lui di cui non ricordo il nome, persone che non conosco, mio padre che non mi parla. Sto bene e male allo stesso tempo.
-"Andiamo nella mia stanza" mi dice Laurence con una strana voce. Spalanca le ali e vola dirigendosi verso la mia finestra. Mi concentro, apro le ali e lo raggiungo. Entro nella mia stanza, ma lui non c'è.
-"Sono nel corridoio, dai" gli sento dire che mi incita a seguirlo.
Chiudo la finestra, apro la porta e lo vedo. È abbastanza lontano e cammina lungo il corridoio, avvicinandosi sempre di più alla sua stanza.
Guardo i numeri impressi sulla mia porta e sento qualcosa caldo sul petto.
Istintivamente tocco e sento il calore. La collana. Apro i primi bottoni della camicia e la tiro fuori. È bollente. Ma perché? La stringo in pugno e sento un calore invadermi il corpo per poi svanire. Sento il freddo del corridoio e le ginocchia piegarsi. Cado per terra e sento dei passi.
Vorrei urlare e chiamare Laurence. Ma non ci riesco. Sento gli occhi chiudersi e la voce di qualcuno in lontananza.-"Alaric" sento una voce. Chi è?
-"Alaric vieni qui" mi sento dire da un'altra voce. Laurence.
Che cosa sta succedendo?
Cerco di aprire gli occhi ma non ci riesco. Dov'è Laurence? Aiutami, urlo e sento la gola farmi male. Ma non esce nessun suono. Sento le forze che abbandonano il mio corpo e gli occhi che si aprono.
Buio completo. Dove sono? Provo a girare la testa e sento il collo farmi male. C'è una finestra. Sono nella mia stanza. Come ho fatto ad arrivare qui? Laurence.
Sono steso per terra. Mi alzo e vado verso la finestra. C'è qualcosa qui. Qualcosa di strano.
Appena guardo fuori dalla finestra, mi fermo. Dove mi trovo? Non sono nella mia stanza. Mi giro e guardo la stanza. C'è un armadio, una scrivania, un tavolo, due sedie, un comodino e un letto. Sento la paura invadermi. C'è una persona sul letto. Sento la voglia di scappare, ma c'è qualcosa che mi trattiene qui.
Lascio il mio corpo fare quello che vuole. Sento le spalle pesanti. Devo aprire le ali. Ma non ce la faccio. Chiudo gli occhi, ma li riapro di scatto appena sento qualcuno muoversi. La persona si è girata e ora posso vedere il suo volto. Ma...
Sono io.. Com'è possibile?! Devo andare via da qui. Provo a muovermi e vedo che apre gli occhi... che lui, me, apre gli occhi. Sbuffa e si alza dal letto. Si avvicina all'armadio e lo apre. Dentro ci sono cartelle, pennelli, dipinti, disegni, tempere. Ma la cosa che mi attira è un foglio.
Mi avvicino e mi rendo conto che lui non mi vede. Avanzo e guardo meglio.Un foglio. Il me che ho davanti lo prende e sorride. Sento un calore invadermi il corpo e una lacrima sulla guancia. Non so perché lo sto facendo ma questa vista mi fa piangere. Indietreggio, mi siedo per terra appoggiato al muro. Le lacrime continuano a rigarmi le guance mentre sento gli occhi chiudersi.
___________________________________<3
Buon mercoledì!!
Nuovo capitolo! 24
Grazie <3
The dark angel
STAI LEGGENDO
My Choice
Fantasy''Se un uomo non si eleva per diventare un angelo, affonda per diventare un diavolo.'' (Samuel Taylor Coleridge) Vicino a persone che sa di conoscere, altre invece sconosciute, con un solo obiettivo in comune: proteggerlo. Non sapendo quale minaccia...