VENTISETTE

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Me
* 'Non ci penso nemmeno.'
'Sai benissimo che il primo che lo deve venire a sapere è lui.'
'Gli abbiamo detto che andava tutto come doveva. Devo mostrargli di non aver avuto ragione?'

Un silenzio si diffonde tra di noi, mentre lui scuote la testa. Non riesco ancora a credere che sia successo. Quando decidemo di farlo, non avevamo dubbi: avrebbe funzionato, doveva funzinare. Caso mai la paura poteva essere che lui riuscisse a non ricordare.
''Accetta per il bene di tutti'' così mi disse Aldous.
Alzo la testa, incontrando lo sguardo di Laurence, il quale alza la testa al cielo, cercando di trattenere le lacrime.
''Dopo tutto quello che ho fatto'' gli sento dire.
Giro la testa, evitando Jason e andando verso Alaric, che sta ancora dormendo sul letto. Guardandolo sembra che non stia più respirando. Mi avvicino e mi siedo. Gli prendo la mano, cercando di ritrovare il contatto mentale di sempre, che invece ora, nelle sue condizioni, non riesco più a percepire. Chiudo gli occhi e allargo i miei sensi, cercando i suoi, almeno per sapere come sta. Niente.

La porta si apre e lo sento uscire, senza proferire una parola. Non lo fermo, faccia quello che vuole. Sbatte la porta, preparandosi ad incontrarlo, senza pensare alle mie parole. So benissimo che ha ragione. Lo ringrazio mentalmente, anche se non glielo dirò mai esplicitamente.

Appena sento una mano stringere forte la mia, sorrido tristemente pensando che sia quella di Laurence, ma quando il suo respiro strozzato dalle lacrime, è ancora lontano, mi rendo conto che è la mano di Alaric. Sussulto appena vedo un frammento dei suoi ricordi, quelli che non dovrebbero esistere più. Senza dire una parola, apro la mia mente finendo per scontrarmi con le barriere della sua. Non so cosa stia accadendo e preferisco non dirlo all'altro presente nella stanza, visto che non sono sicura se sia pericoloso.

'Guarda che senza rendertene conto, stai facendo lo stesso errore di Laurence. Guarda prima te e poi gli altri' mi sento dire da lui. Senza esitare mi precipito ad entrare nella sua mente, ma è bloccata. Come...
In una frazione di secondo, rendendomi conto della gravità delle sue parole e di cosa sta facendo, provo a liberare la mia mano dalla sua stretta, senza successo. E succede. Sento la sua mente entrare in contatto con la mia e non riesco ad opporre resistenza. Vedo uno susseguersi di ricordi e mi salgono le lacrime agli occhi. Non riesco ad emettere suono. Jason.
Sento due mani poggiarsi sulle mie spalle e il legame si interrompe. Mi sento cadere nel vuoto, ma le due mani fredde mi abbracciano e Alaric grida.
No.
Sento freddo dappertutto e la mia mente si annebbia. *
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The dark angel (is back)






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