VENTUNO

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Alaric

*Sto abbracciato a lui. I pensieri non riescono a fermarsi. Sento di dover scoprire qualcosa, di dover ricordare. E ora rimpiango di essermene andato. Era meglio se restavo lì, nella stanza. Avrei potuto ricordare cose nuove, cose di cui non ricordo niente. Mi sarei chiarito i dubbi.

'O avresti fatto ancora più confusione' sento Laurence dirmi

Lo guardo e sciolgo l'abbraccio. E' strano. E' strano che lui riesca a leggere i miei pensieri. Solo lei ci riusciva. Invece anche lui. Ma perché...

E' c'è un'altra cosa strana. Il mio braccio e le ginocchia. Non sento nessun dolore. E' come dire scomparso. Ma...

-"Senti Laurence, qualunque cosa tu possa pensare sappi che io sono stanco! Sono stanco di voi, di tutti voi che mi guardate con pena come se non riuscissi a decidere niente da solo e dipendessi da voi. Come se fossi inutile. Sei mio amico. Si. Ma devi dirmi la verità. Tutto. Puoi nascondermi cose tue personali, troppo personali, ma non cose mie. Quelli che tu hai sono miei, i miei ricordi. E io li voglio, perchè tutti sembrano conoscermi mentre io no." gli urlò contro alzandomi dal letto mentre lui rimane seduto. Mi guarda senza dire nessuna parola.

-"Ma tu ricordi me Alaric" mi dice calmo.

-"Non è lo stesso. Gli altri non li riconoscono" gli spiego meglio.

-"No." dice sorridendo "Non riconosci lei." mi dice evidenziando l'ultima parola.

Lo guardo per poi girarmi appena si gira verso di me. Non deve vedere la mia reazione.

Sembra che lui mi conosca meglio di quanto io conosca me stesso, ma non so perché non riesco più ad aprirmi con lui. Non è come prima, quando io non la conoscevo. A quei tempi a lui dicevo tutto, più di quello che ho mai detto a mio padre. Lui era lì per me e io ero lì per lui. Invece lei ha cambiato tutto. Lei mi confonde.

-"Lei confonde i tuoi sentimenti Alaric" mi dice Laurence.

-"Voglio andare via" gli dico. So che l'unico che può aiutarmi è lui. Deve riuscire ad aiutarmi anche ora. Come ha sempre fatto.

-"Ti prego" lo supplico quando vedo che non risponde.

-"Non puoi andare via da qui, non ora. Perché sei venuto tu qui, hai scelto tu questo." mi dice e sento tutte le mie speranze svanire "Ma possiamo sempre andare fuori. Non sei costretto a rimanere chiuso dentro" aggiunge sorridendomi.

-"Da quanto tempo sei qui?" gli chiedo. Nessuna risposta. Ma se lui non può dirmi niente a chi devo chiedere?

-"Devi fidarti di me Alaric. Devi. Solo quando saprai tutto capirai come mai non ti raccontano niente. E tu sai bene cosa accade quando cerchi di scoprire qualcosa" mi risponde lui.

Nella mia mente rivivo il ricordo del dolore che ho provato ogni volta. Ogni volta che scoprivo qualcosa.

-"Ma perché? E tu come fai a saperlo?" gli chiedo curioso e ancora più confuso.

-"Shh. Troppe domande. Una alla volta. Prima andiamo." mi dice porgendomi la mano mentre scuote la testa. Prendo la sua mano e va verso la porta. Usciamo e percorriamo il corridoio in fretta. La mia stanza. La apre e va verso la finestra. Cosa...

-"Cosa ci facciamo qui? Dobbiamo uscire dalla finestra?" chiedo incredulo.

-"Esattamente. Stai tranquillo. Non dimenticare che sei un angelo." mi dice sorridendo.

Si ma come? Io ho solo aperto le mie ali senza sapere neanche come l'ho fatto. Come faccio a volare fino a giù?

-"Ma io non so come fare. Mi porti tu giù." gli confesso imbarazzato.

-"Ma non dobbiamo andare giù. Dobbiamo volare." mi dice ridendo.

Volare? Ma io non ne sono capace. Anzi.

-"Non ti preoccupare. Ce la puoi fare eccome. Devi solo volerlo. Chiudi gli occhi. Immagina di aprire le tue ali, di cadere nel vuoto e che tu ti debba salvare. Perchè hai la possibilità per farlo" mi dice mentre io ascolto le sue parole con gli occhi chiusi.

Sento un calore invadermi il corpo riscaldandomi del tutto.

-"Apri gli occhi Alaric" sento Laurence dirmi.

Apro gli occhi e una luce forte illumina la stanza. Lo guardo e lui mi guarda. Sento gli occhi pesanti e i miei pensieri schiarirsi.

-"Però" mi dice meravigliato "Niente male. Non ce la faccio. Uff. Uff." dice imitandomi. Sorrido. Mi sento più... leggero? Leggero e libero. Sento di poter fare qualunque cosa ora. Di poter persino volare. Nessuna paura.

-"Beh sì. Infatti ne sei capace" aggiunge Laurence con la voce di chi sa tutto.

-"E tu?" gli dico senza far caso a quello che ha detto. Lui non ha ancora aperto le sue ali.

-"Andiamo. Dammi la tua mano" mi dice porgendomi la sua mano. Accetto e lui apre la finestra. La luce invade la stanza e sento il mio corpo riscaldarsi.

-"Ti fidi di me?" mi chiede guardandomi.

-"Certo" rispondo sorridendo.

-"Allora salta con me" ride e urla guardando fuori

-"Cosa?" gli chiedo ridendo

-"Al mio tre." mi urla senza rispondere "Uno, due, TRE" urla più forte saltando fuori dalla finestra trascinando anche me.

Sento l'aria investirmi e la sua mano nella mia. Lo guardo.

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Weekend!!

Nuovo capitolo! 21

Grazie <3

The dark angel

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