CINQUE

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Alaric

*Sentite le sue parole, mi fermo di colpo.

Sto tremando.

Questa voce.

Sono terrorizzato.

E senza rendermene conto, mi accorgo di averlo pensato ad alta voce.

Questa voce terrificante che mi manda brividi in tutto il corpo.

L'ho già sentita prima d'ora, ma non riesco a ricordare.

"Non girarti, non girarti." mi dico.

Ma chi è? Mi ha mandato qui per prendersi gioco di me?

Mi faccio coraggio e mi giro, spalancando gli occhi.

Non c'è nessuno dietro di me eppure...

Che mi succede!? Sono certo che prima fosse dietro di me.

La stessa persona che ora è dentro la cella.

Perché solo ora mi è sembrata famigliare la sua voce?

-"Chi sei tu e cosa stai facendo?" chiesi spaventato, senza riuscire a trattenermi.

Nessuna risposta.

Fa finta di non sentirmi?

Sembra sia passata un'eternità, quando finalmente mi dice quello che non mi sarei mai aspettato.

-"Vai via" mi supplica, piangendo.

Sta piangendo.

L'ho fatta piangere. E non me ne sono reso conto fino ad ora.

Sto pensando di acconsentire alla sua richiesta, ma il senso di colpa mi uccide.

Non posso lasciarla.

Così anziché andarmene, avanzo verso la sua cella.

Cosa sto facendo? Perché?

Quando sono vicino alla cella, vedo una cosa che non avrei mai immaginato.

Non c'è la serratura, ma una tastiera.

Quindi per aprirla mi serve un codice.

Il foglio. C'e il codice scritto sopra.

È a questo che serve?

Lui vuole che la liberi, quando in realtà potrebbe farlo anche Lui?!

A che gioco sta giocando?

Senza rendermene conto, apro il foglio.

Voglio davvero liberarla? Rischiare di perderla?

Perché queste domande?!

D'un tratto sento un dolore al cuore, cadendo sul pavimento con gli occhi serrati per il dolore.

Apro gli occhi sentendo il suo sguardo su di me.

Mi rialzo e guardo il foglio.

24563

Inizio a digitare.

Mi fermo di colpo, spalancando gli occhi.

Scritta la prima cifra, quest'ultima si trasforma in una lettera.

Cos'è successo?

Resto in ascolto. Lei non si muove.

Alzo la mano tremante e continuo a digitare.

Mi allontano di colpo appena vedo il tabellone bruciare.

Brucia, per poi spegnersi di colpo.

Mi avvicino e guardo le lettere scritte, in oro.

Chloe

Apro la cella e vado verso di lei.

In una frazione di secondo, la avvicino a me, mettendo le mie braccia intorno alla sua vita, mentre le sue sono dietro il mio collo.

L'unica cosa che riesco a sentire sono le sue lacrime sulla mia spalla.

Quando mi rendo conto che anch'io sto piangendo. *

_____________________________________<3

Ehiii!!!

Ma in quanti siete?!

Sono passati cinque giorni dalla prima pubblicazione e voi siete così tanti.

Questo mi rende felice.

Grazie ancora di cuore.

Al prossimo capitolo.

The dark angel

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