Alaric
* Mi giro verso di lei a guardarla, cercando di resistere dal tirare un pugno a colui che le stava sussurrando qualcosa nell'orecchio facendola sorridere. D-i-s-g-u-s-t-o-s-o.
Sembra che vada tutto bene, ma non è così. Sono sicuro di aver sentito la sua voce. Sto per girarmi, ma lei alza lo sguardo. Stava sorridendo ma i suoi occhi mi fissavano. Mi aveva parlato lei e mi stavo chiedendo quanto avesse sentito in precedenza? Quanto aveva letto nei miei pensieri prima di bussare o ... forse pensava che la mia camicia fosse carina?
Giro la testa e vedo Laurence guardarmi. Lo guardo confuso cercando di capire, ma lui gira, scuote la testa e riprende a mangiare. Guardo anch'io il mio piatto e faccio lo stesso. Sento le persone intorno a me parlare, ma io mi perdo nei miei pensieri.
Perchè tutto deve andare così? Solo poco tempo fa non sapevo neanche dell'esistenza di questo posto. Sento il desiderio di andare via così mi alzo di colpo ma sento la mano di Laurence sulla mia. Lo guardo male facendo una smorfia.
-"Che vuoi?" gli dico cercando di liberare la mia mano dalla sua stretta, fallendo.
-"Dove vai?" mi chiede senza rispondere alla mia domanda.
Vedendo che non gli rispondo si risiede tirando anche me giù. Mi giro a guardare gli altri. Appena incontrano il mio sguardo si girano. Ma che problemi hanno queste persone? E cosa ci fanno qui? Quando sono arrivato qui, si faceva tutt'altro che festeggiare. Scuoto la testa appena le immagini di bambini e genitori rinchiusi si fanno spazio nella mia mente. Ora invece è tutto così .... bello? Tranquillo. Lei. Era rinchiusa in quella cella, ma ora è libera ed è vestita bene e parla ridendo. Con Lui.
Lui che mi ha chiamato qui e che si prende quello che in realtà è mio. Mio. La fa ridere, la guarda intensamente, sfiora le sue mani, le tocca i capelli mentre tiene una mano sulla sua spalla. Maledico me stesso per non aver fatto la stessa cosa ieri, mentre tenevo il braccio dolorante sulla sua spalla.
D'un tratto si gira verso di me e mi guarda con un sorriso. Si avvicina a lei, le sussurra qualcosa all'orecchio facendola ridere. E senza pensare agli altri, la bacia. Ancora. Distolgo lo sguardo e vedo Laurence sorridere mentre guarda il cibo davanti a lui. Cosa ci trova di divertente? Beh certo lui non può capire come mi sento ora.
Mi sono girato. Proprio quello che Lui voleva. Voleva questa reazione da me. Vorrei tanto avere qualcuno qui da baciare per vedere come si sente!! Ma non avrebbe senso, mi dico mentre rido. Non lo renderei geloso e non voglio farlo, anzi. Voglio solo farGli del male, molto male. FarLo sentire proprio come mi sento io ora. Sgrano gli occhi meravigliandomi di me stesso. Come ho potuto pensare così?
'Non è da te Alaric, anzi.' sento Laurence pensare, per poi sentirlo ridere accanto a me 'Non vorrai mica fare la mia stessa fine, rischiando di assaggiare per davvero questo tavolo' mi dice ridendo ancora più forte e io mi unisco a lui. Lo guardo. Ha le lacrime agli occhi e mi viene da ridere ancora più forte quando vedo la sua faccia. Perchè rido? Non lo so. Non so neanche di cosa sta parlando.
-"Possiamo andare via?" gli chiedo avvicinandomi a lui, senza farmi sentire dagli altri.
Si ferma dal ridere ma mi sorride.
-"Io sono d'accordo" mi dice guardando il cibo che ha nel piatto. Inizio a ridere di nuovo. Che problemi ha? E' solo cibo, niente di che. Stiamo per alzarci quando dalla porta entra qualcuno.
Il ragazzo di ieri. Come si chiamava? Odio non riuscire a ricordare mai il nome di una persona. Mi succede sempre e non posso cambiare questo. Quando conosco una persona sono troppo concentrato a guardarla senza ascoltare veramente quello che dice. Eppure con lei non è successo questo... è stato diverso. So il suo nome, ma non lo ricordo.
Lo vedo avvicinarsi al nostro tavolo. Sia io che Laurence ci guardiamo confusi prima di tornare a guardare il ragazzo, dire qualcosa all'orecchio di Lui. Vedo quest'ultimo alzarsi di colpo guardandola. Lei si alza in tempo perché poco dopo qualcuno entra dalla porta insieme ad altre due persone.
Mi fermo senza riuscire a dire niente. Mi abbandono sulla sedia appena individuo le persone. In mezzo c'è un uomo elegante, fin troppo. L'uomo che ho visto nel sogno fatto di recente.
Ma la cosa a sorprendermi di più è chi lo accompagna. Alla sua destra c'è la persona migliore del mondo, la persona che nonostante tutto ha sempre avuto cura di me. Mi ha supportato e mi è stata vicina nei momenti peggiori.
Mio padre. *
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Salve!!
Nuovo capitolo!
Grazie <3
The dark angel
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Fantasy''Se un uomo non si eleva per diventare un angelo, affonda per diventare un diavolo.'' (Samuel Taylor Coleridge) Vicino a persone che sa di conoscere, altre invece sconosciute, con un solo obiettivo in comune: proteggerlo. Non sapendo quale minaccia...