Squarcia la notte e fa impallidire la luna

5K 224 6
                                    

Mi scuoto per togliermi di dosso il resto dei vestiti squarciati dalla mia forma completa di lupo. Ringhio contro di lui. << Non ci sto! Non sto giocando!>> cerco di dire, ma ormai mi è impossibile parlare. Riesco solo a lanciare versi gutturali, tuttavia so che lui può capirmi. Non è in grado di battermi. Sarà pure un Back, ma è comunque un nobile, non è abituato a combattere contro un gladiatore degli incontri.

Continuo a muovermi in cerchio, tentando di arrivargli alle spalle, ma non si lascia sorprendere e gira con me, come in una strana coreografia. Fa uno scatto a destra e io mi muovo dalla parte opposta, bloccandomi un secondo dopo. Una finta. Questo demone sta giocando! Ringhio ferocemente, scoprendo i denti. Senza aspettare oltre gli balzo contro e lo graffio al viso con gli artigli. Avrei voluto strappargli gli occhi, ma ha schiavato il mio colpo all'ultimo istante. Ride di nuovo, facendo aumentare la mia rabbia che mi brucia dentro come il fuoco. Si lecca il rivolo di sangue che scivola lungo il mento, piantando gli occhi viola e gialli nei miei, con un sorriso spavaldo. Respiro velocemente e rimango immobile. Attaccarlo direttamente non serve. È rapido e sa come schiavare i miei assalti. Tuttavia io non ho pazienza. Mi muovo verso sinistra, ma all'ultimo scatto verso di lui quando vedo che si sposta dall'altra parte, mostrandomi il fianco. I miei denti riescono ad affondare nel suo braccio e il suo sangue mi si riversa nella bocca, salato e dolce, con quel retrogusto metallico. Caldo mi scivola lungo la gola, facendomi venire l'acquolina. Voglio sbranarlo, strappargli la carne dalle ossa e nutrirmi di lui pezzo per pezzo, lappare il suo sangue dal buco che gli aprirò nel petto, dopo che gli avrò strappato il cuore.

Felan lancia un verso sorpreso e furioso al tempo stesso. Con l'altra mano mi afferra il muso e mi chiude le narici, impedendo all'ossigeno di circolare. Cerco di scuotere il muso per fargli mollare la presa, ma il demone non demorde. Gli lascio il braccio e mi tiro indietro, leccando le tracce del suo sangue bloccate tra i denti e i corti peli.

Il mio nuovo proprietario ride divertito, scrollando il braccio e schizzando altro sangue su di me e tutt'attorno. << Complimenti piccola...ho fatto proprio un'ottima scelta>> osserva, poi il suo sorriso scompare e i suoi occhi diventano gelidi. << Ora basta giocare>> dice con la voce che diventa ancora più profonda, tanto che mi vibra dentro.

Vedo i muscoli del suo petto e delle sue braccia irrigidirsi. Le sue dita si contraggono ad artiglio. La sua pelle si tinge di blu scuro, finché non si copre di un manto ancora più nero del mio, con dei simboli argentati attorno agli occhi e sul petto. Il volto gli si allunga fino ad avere la forma di un muso, più lungo di quello di un comune lupo o del mio. Il suo corpo si piega in due e con un rumore inquietante, come quello della carne che viene aperta, la sua forma diventa quella di un lupo tre volte più grande del normale, con delle grosse ali da pipistrello, ricoperte di piume nere e sanguinanti, spalancate sulla schiena. Il suo ringhio di dolore mi trafigge, facendomi abbassare le orecchie. Poi il demone lupo lancia un ululato che squarcia la notte e fa impallidire quel piccolo spicchio di luna che brilla nel cielo. Sento il terreno tremarmi sotto le zampe e un forte vento inizia a soffiare, penetrando sotto il mio strato di pelliccia e sotto la pelle, fino ad attanagliarmi le ossa e i polmoni.

Gli occhi bicolore di Felan si piantano nei miei, brillanti e spietati. Piega le labbra in quello che so essere un ghigno di scherno. Scopro i denti ringhiando, poi gli balzo contro. Cerco di morderlo ad una zampa, ma le mie zanne si chiudono sull'aria, con uno schiocco metallico. Non riesco a sorprendermi della sua velocità, perché i suoi denti affondano nella pelle della mia collottola, senza sforzo. L'erba scivola via e mi ritrovo per un secondo con lo sguardo puntato al cielo nero, poi la mia schiena sbatte contro ad una roccia e un dolore sordo mi attraversa il corpo, comprimendo l'aria nei polmoni. Scivolo su un fianco, rantolando in cerca di ossigeno. Mi rialzo con fatica, con i muscoli delle gambe che tremano per protesta. L'odore metallico del mio sangue mi riempie le narici e sento il liquido bollente scendere lungo la mia tempia. Devo aver sbattuto la testa senza rendermene conto. Alzo gli occhi e faccio per ringhiare, ma mi blocco ritrovandomi il demone a pochi centimetri. Sento la sua lingua ruvida e bagnata sul muso, poi il suo morso sul collo che libera un uggiolio dalla mia bocca. Mi fa cadere di nuovo a terra e mi blocca con il suo peso. Mi muovo convulsamente, cercando di liberarmi, ma è inutile. Felan spalanca le grandi ali e poi le cala su di me. Due piume affondano nel mio fianco, dure ed affilate come pugnali. Grido senza riuscire a trattenermi. Il demone si rialza e torna nella sua forma umana, ridendo freddamente. Incrocia le braccia al petto nudo e mi osserva divertito. I suoi muscoli tremano ancora leggermente, a causa della trasformazione, ma per il resto sta bene. Non è affaticato, non è ferito. Trattengo su di me la pelle del lupo con tutte le mie forze. Non voglio ritrasformarmi davanti a lui. Nella mia forma umana, ferita e rannicchiata, sono debole, sono vulnerabile.

<< Non ti ho ferita gravemente, sarebbe stato uno spreco. Ma hai capito, spero, che non hai alcuna possibilità di sopraffarmi e che non mi farò scrupoli ad ucciderti se me ne darai l'occasione>> dice Felan, chinandosi su di me e passando le dita lunghe tra il manto del mio collo.

Tremo sotto il suo tocco, chiudendo gli occhi. Sono stata sconfitta. Per la prima volta da quando sono stata gettata negli scontri tra demoni, ho perso.

Questo avversario è più forte di quanto pensassi, mi ha ferita senza che io me ne sia resa conto. Tengo gli occhi chiusi e aspetto. Aspetto che il gelo che ho dentro mi blocchi il sangue e mi fermi il cuore.

<< Ora come stabilito, dovrai stare ai miei ordini senza dire una parola. Non obbligarmi di nuovo a farti del male, non mi piace ferire un bel corpo come il tuo, piccola>> mormora il ragazzo al mio orecchio, continuando a passare la mano sul mio corpo, mentre io consumo il resto delle mie energie nello sforzo di mantenere questa forma, tanto che ogni mia sensazione si fa ovattata.

L'ultima voce che sento chiaramente è una voce stridula, fastidiosa, di ragazza.

<< Padron Felan!>> esclama, con tono quasi adorante.

Zanna BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora